Worms 4: Mayhem
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In SinglePlayer, addirittura, verremo chiamati spesso ad affrontare sfide ancora più selettive: si va dalla gara di tiro col fucile da cecchino, alla raccolta delle casse con la superpecora, o ancora alla modalità "storia", ovverosia una sequela di scenari con regole autonome e disparità di forze in campo.
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Tecnicamente parlando, Worms 4 fa di tutto per migliorarsi dall'ultimo episodio. Oltre al graditissimo ritorno degli scenari devastabili, salta subito all'occhio il fatto che la personalizzazione estetica dei vermi non si fermi più al solo copricapo, ma che adesso si possano selezionare da un elenco i baffi, gli occhiali e le mani dei simpatici invertebrati. I modelli dei lombriconi sono ancora più "arrotondati" e "morbidosi", e si esibiscono in una sequela di animazioni estremamente divertenti, che vanno dai sorrisi a 32 denti quando si mette a segno un buon colpo, alle incitazioni quando si passa vicino ad un verme alleato, agli insulti contro i vermi avversari ed infine alle espressioni di sconforto e terrore quando vedono "la morte in faccia": è veramente troppo bello vederli coprirsi inutilmente con le mani quando gli puntate addosso il bazooka, oppure vederli indicare il compagno nel vano tentativo di salvarsi la pelle.
Per il resto, il motore grafico è fluido e dettagliato, ed arranca solo occasionalmente quando si verificano esplosioni di notevoli dimensioni, che coinvolgano numerosi vermi e soprattutto una grossa fetta dello scenario; si tratta comunque di lievi rallentamenti, oltretutto in situazioni durante le quali non è possibile interagire, con la conseguenza che il gameplaying non ne viene mai danneggiato. L'unica cosa che talvolta sfavorisce il gioco è invece la gestione delle inquadrature, che spesse volte si rifiuta di posizionarsi dietro al verme (causa ostacoli che non vengono fatti saprire) o peggio ancora si "incanta" incastrandosi tra un paio di ostacoli: niente a cui il cambio di visuale o il leggero spostamento del verme non possano ovviare, ma in un gioco in cui il tempo di azione e la precisione di spostamento la fanno da padroni, queste cose risultano perlomeno spiacevoli. Niente da eccepire per quanto concerne il sonoro, che a musichette leggere, semplici e di compagnia, sebbene forse un po' anonime, associa ancora una volta un parco doppiaggi divertentissimo.
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In un gioco come questo, è indiscutibile che la giocabilità sia ai massimi livelli: il concetto di "scegli un'arma e cerca di infliggere il massimo danno all'avversario" è vecchio come il mondo, ma funziona sempre. Soprattutto in multiplayer, il gioco dimostra di saper portare allegria e divertimento per ore a interi gruppi di persone, con insulti scherzosi che non si limitano alle boccacce scambiate tra i vermi. Anche in singleplayer, con le molteplici sfide disponibili, il gioco ha un suo notevole fascino, per quanto forse alcuni scenari "snaturino" un po' troppo il concept, obbligandoci a manovre scomode o limitando l'uso delle armi ad alcune piuttosto che ad altre, non sempre secondo i nostri gusti. C'è da dire inoltre che l'interfaccia 3D non è immediata come quella originale in 2D, ed anche a questo problema si ovvia con un minimo di pratica, è purtroppo vero che chi non ha mai giocato si trova sommamente svantaggiato nei confronti di chi ha giocato anche solo un paio di volte.
A prescindere da questi difetti, comunque, Worms4 E' Worms, senza per forza aggiunte strane, fronzoli inutili, o elementi strategici alieni: siamo tornato al caro buon vecchio Worms, con un lavoro gradevole, vario, scenari generati casualmente da affiancare a quelli preimpostati, e in sostanza tutto, e solo, quello che abbiamo sempre chiesto al Team17. Ed è più che sufficiente per divertirsi a lungo!
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Tecnicamente parlando, Worms 4 fa di tutto per migliorarsi dall'ultimo episodio. Oltre al graditissimo ritorno degli scenari devastabili, salta subito all'occhio il fatto che la personalizzazione estetica dei vermi non si fermi più al solo copricapo, ma che adesso si possano selezionare da un elenco i baffi, gli occhiali e le mani dei simpatici invertebrati. I modelli dei lombriconi sono ancora più "arrotondati" e "morbidosi", e si esibiscono in una sequela di animazioni estremamente divertenti, che vanno dai sorrisi a 32 denti quando si mette a segno un buon colpo, alle incitazioni quando si passa vicino ad un verme alleato, agli insulti contro i vermi avversari ed infine alle espressioni di sconforto e terrore quando vedono "la morte in faccia": è veramente troppo bello vederli coprirsi inutilmente con le mani quando gli puntate addosso il bazooka, oppure vederli indicare il compagno nel vano tentativo di salvarsi la pelle.
Per il resto, il motore grafico è fluido e dettagliato, ed arranca solo occasionalmente quando si verificano esplosioni di notevoli dimensioni, che coinvolgano numerosi vermi e soprattutto una grossa fetta dello scenario; si tratta comunque di lievi rallentamenti, oltretutto in situazioni durante le quali non è possibile interagire, con la conseguenza che il gameplaying non ne viene mai danneggiato. L'unica cosa che talvolta sfavorisce il gioco è invece la gestione delle inquadrature, che spesse volte si rifiuta di posizionarsi dietro al verme (causa ostacoli che non vengono fatti saprire) o peggio ancora si "incanta" incastrandosi tra un paio di ostacoli: niente a cui il cambio di visuale o il leggero spostamento del verme non possano ovviare, ma in un gioco in cui il tempo di azione e la precisione di spostamento la fanno da padroni, queste cose risultano perlomeno spiacevoli. Niente da eccepire per quanto concerne il sonoro, che a musichette leggere, semplici e di compagnia, sebbene forse un po' anonime, associa ancora una volta un parco doppiaggi divertentissimo.
In un gioco come questo, è indiscutibile che la giocabilità sia ai massimi livelli: il concetto di "scegli un'arma e cerca di infliggere il massimo danno all'avversario" è vecchio come il mondo, ma funziona sempre. Soprattutto in multiplayer, il gioco dimostra di saper portare allegria e divertimento per ore a interi gruppi di persone, con insulti scherzosi che non si limitano alle boccacce scambiate tra i vermi. Anche in singleplayer, con le molteplici sfide disponibili, il gioco ha un suo notevole fascino, per quanto forse alcuni scenari "snaturino" un po' troppo il concept, obbligandoci a manovre scomode o limitando l'uso delle armi ad alcune piuttosto che ad altre, non sempre secondo i nostri gusti. C'è da dire inoltre che l'interfaccia 3D non è immediata come quella originale in 2D, ed anche a questo problema si ovvia con un minimo di pratica, è purtroppo vero che chi non ha mai giocato si trova sommamente svantaggiato nei confronti di chi ha giocato anche solo un paio di volte.
A prescindere da questi difetti, comunque, Worms4 E' Worms, senza per forza aggiunte strane, fronzoli inutili, o elementi strategici alieni: siamo tornato al caro buon vecchio Worms, con un lavoro gradevole, vario, scenari generati casualmente da affiancare a quelli preimpostati, e in sostanza tutto, e solo, quello che abbiamo sempre chiesto al Team17. Ed è più che sufficiente per divertirsi a lungo!