WRC 2010
di
Francesco Romagnoli
E' proprio questa piattezza delle superfici, la mancanza di un'adeguata fisica dell'aderenza delle ruote, a rappresentare uno dei principali limiti dell'engine del gioco.
Eppure non abbiamo una grafica spacca mascella, non abbiamo tante auto su schermo o altri aspetti del genere in grado di mettere in crisi la cpu e non permettere un approfondimento fisico del gioco. E non si tratta nemmeno di alterare un equilibrio arcade che altre serie hanno dimostrato poter essere perfettamente compatibile con una fisica coerente ed accurata.
Anche se il gioco non é sempre così, anche se ci sono delle parti in cui i difetti si sentono meno (ad esempio con le WRC rispetto alle 2 ruote motrici), non possiamo dimostrare una certa delusione nel complesso.
WRC di Milestone é si giocabile, non si tratta di un prodotto intrattabile. Solo non rappresenta un'esperienza di gioco totalmente soddisfacente per l'appassionato che aspettava da tempo una riproposizione curata della disciplina rallystica per eccellenza.
Ciò che salva il gioco infatti, é proprio la fame dei videogiocatori di giochi di rally vecchio stile.
Il che significa una licenza completa, curata nei dettagli e completa con tutte le squadre ed i rally ufficiali della stagione 2010(ma va segnalato il ridotto numero di piste su cui sfrecciare, 3 per ambientazione, più le stesse al contrario), ma anche lo sfruttamento di questa per lo sviluppo di modalità di gioco ben strutturate.
Infatti i game designer hanno ben pensato di creare una sorta di carriera “mista”. Ovvero di non prendere una fredda sequela di stagioni, fatta di escalation di squadre e categorie senz'anima, e nemmeno stravolgere tutta la licenza con una modalità estremamente arcade che nulla avesse a che spartire con i rally, bensì di unire assieme le due cose e creare così un ibrido in cui si parte effettivamente dalle serie inferiori, ma dove non ci si trova incastonati in schematici ed infiniti campionati o stagioni, ma si partecipa ad eventi variegati (e qui se si deve prendere un esempio da cui si é attinto evidentemente é proprio quello di Codemasters) e ci si gestisce il proprio parco auto, decidendo gli acquisti dei mezzi necessari a partecipare agli eventi successivi a proprio piacimento, sino ad arrivare al tanto agognato campionato WRC.
Per chi invece desiderasse un approccio più “pro” c'é comunque la possibilità di affrontare i campionati completi per tutte le categorie, fatto questo che consente di apprezzare ancor più una disposizione logistica -ampia- del gameplay, capace di prendere in considerazione le esigenze di tutti.
Da applaudire anche la possibilità di interagire e definire nel dettaglio (in qualsiasi momento della carriera) la bravura degli avversari, intervenendo su una lunga serie di parametri in grado di adattare le prestazioni "degli altri" alle proprie.
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Se la sfida proposta dalla cpu non ci sembrerà abbastanza, avremo a disposizione una modalità multiplayer interessante, perfezionata per un gioco di questa fattura.
Infatti, non potendo gareggiare assieme ad altri sullo stesso tracciato (anche se l'idea di partire scaglionati, come nella realtà, poteva rappresentare un'alternativa a cui pensare), potremo scegliere di visualizzare i ghost degli avversari (ma solo una manciata, per non compromettere la visibilità), e confrontarci con questi in stanze che possono comprendere sino a 16 giocatori.
Lo studio della modalità e del matchmaking é abbastanza buono, quello che ad oggi manca é una folta community che supporti il gioco e permetta di trovare molti utenti disponibili. Noi, nelle nostre sessioni di prova, ne abbiamo trovati pochini.
Pensando agli stimoli che WRC ci ha prodotto, possiamo definirlo tutto sommato un titolo in fin dei conti giocabile, naturalmente mantenendo bassissime aspettative grafiche. Ma non é dal comparto grafico che ci si aspettavano miracoli o qualità d'eccellenza. La parte che in fondo ha deluso di più é stata quella del gameplay, ovvero della guida, e del motore fisico.
Per digerire un gioco di rally con feedback pressoché nullo, e che non consente di giocare in base alla sensibilità del giocatore pad alla mano, bisogna davvero avere una grossa fame di gomme tassellate e prove speciali.
Il gioco pertanto rimane consigliabile solamente a chi possiede un simile stomaco ed a chi non ha una marcata sensibilità grafica.
Eppure non abbiamo una grafica spacca mascella, non abbiamo tante auto su schermo o altri aspetti del genere in grado di mettere in crisi la cpu e non permettere un approfondimento fisico del gioco. E non si tratta nemmeno di alterare un equilibrio arcade che altre serie hanno dimostrato poter essere perfettamente compatibile con una fisica coerente ed accurata.
Anche se il gioco non é sempre così, anche se ci sono delle parti in cui i difetti si sentono meno (ad esempio con le WRC rispetto alle 2 ruote motrici), non possiamo dimostrare una certa delusione nel complesso.
WRC di Milestone é si giocabile, non si tratta di un prodotto intrattabile. Solo non rappresenta un'esperienza di gioco totalmente soddisfacente per l'appassionato che aspettava da tempo una riproposizione curata della disciplina rallystica per eccellenza.
Ciò che salva il gioco infatti, é proprio la fame dei videogiocatori di giochi di rally vecchio stile.
Il che significa una licenza completa, curata nei dettagli e completa con tutte le squadre ed i rally ufficiali della stagione 2010(ma va segnalato il ridotto numero di piste su cui sfrecciare, 3 per ambientazione, più le stesse al contrario), ma anche lo sfruttamento di questa per lo sviluppo di modalità di gioco ben strutturate.
Infatti i game designer hanno ben pensato di creare una sorta di carriera “mista”. Ovvero di non prendere una fredda sequela di stagioni, fatta di escalation di squadre e categorie senz'anima, e nemmeno stravolgere tutta la licenza con una modalità estremamente arcade che nulla avesse a che spartire con i rally, bensì di unire assieme le due cose e creare così un ibrido in cui si parte effettivamente dalle serie inferiori, ma dove non ci si trova incastonati in schematici ed infiniti campionati o stagioni, ma si partecipa ad eventi variegati (e qui se si deve prendere un esempio da cui si é attinto evidentemente é proprio quello di Codemasters) e ci si gestisce il proprio parco auto, decidendo gli acquisti dei mezzi necessari a partecipare agli eventi successivi a proprio piacimento, sino ad arrivare al tanto agognato campionato WRC.
Per chi invece desiderasse un approccio più “pro” c'é comunque la possibilità di affrontare i campionati completi per tutte le categorie, fatto questo che consente di apprezzare ancor più una disposizione logistica -ampia- del gameplay, capace di prendere in considerazione le esigenze di tutti.
Da applaudire anche la possibilità di interagire e definire nel dettaglio (in qualsiasi momento della carriera) la bravura degli avversari, intervenendo su una lunga serie di parametri in grado di adattare le prestazioni "degli altri" alle proprie.
Se la sfida proposta dalla cpu non ci sembrerà abbastanza, avremo a disposizione una modalità multiplayer interessante, perfezionata per un gioco di questa fattura.
Infatti, non potendo gareggiare assieme ad altri sullo stesso tracciato (anche se l'idea di partire scaglionati, come nella realtà, poteva rappresentare un'alternativa a cui pensare), potremo scegliere di visualizzare i ghost degli avversari (ma solo una manciata, per non compromettere la visibilità), e confrontarci con questi in stanze che possono comprendere sino a 16 giocatori.
Lo studio della modalità e del matchmaking é abbastanza buono, quello che ad oggi manca é una folta community che supporti il gioco e permetta di trovare molti utenti disponibili. Noi, nelle nostre sessioni di prova, ne abbiamo trovati pochini.
Pensando agli stimoli che WRC ci ha prodotto, possiamo definirlo tutto sommato un titolo in fin dei conti giocabile, naturalmente mantenendo bassissime aspettative grafiche. Ma non é dal comparto grafico che ci si aspettavano miracoli o qualità d'eccellenza. La parte che in fondo ha deluso di più é stata quella del gameplay, ovvero della guida, e del motore fisico.
Per digerire un gioco di rally con feedback pressoché nullo, e che non consente di giocare in base alla sensibilità del giocatore pad alla mano, bisogna davvero avere una grossa fame di gomme tassellate e prove speciali.
Il gioco pertanto rimane consigliabile solamente a chi possiede un simile stomaco ed a chi non ha una marcata sensibilità grafica.
WRC 2010
6
Voto
Redazione
WRC 2010
Si può parlare di WRC come di un titoloin fin dei conti giocabile, naturalmente mantenendo bassissime leaspettative grafiche. Ma non é dal comparto grafico che ci si aspettavano miracoli o qualità d'eccellenza. La parte che in fondo risulta più maggiormente deludente (rispetto alle aspettative) é quella del gameplay, ovvero della guida, e del motore fisico.
Per digerire un gioco di rally con feedback pressoché nullo, e che non consente di giocare in base alla sensibilità del giocatore pad alla mano, bisogna davvero avere una grossa fame di gomme tassellate e prove speciali.
Il gioco pertanto rimane consigliabile solamente a chi possiede un simile stomaco ed a chi non ha una marcata sensibilità grafica.
Per digerire un gioco di rally con feedback pressoché nullo, e che non consente di giocare in base alla sensibilità del giocatore pad alla mano, bisogna davvero avere una grossa fame di gomme tassellate e prove speciali.
Il gioco pertanto rimane consigliabile solamente a chi possiede un simile stomaco ed a chi non ha una marcata sensibilità grafica.