WWE 2K16

di Roberto Vicario
Lo scorso anno WWE 2K15 aveva rappresentato un netto passo indietro in termini di qualità e quantità. Uno scotto che i fan non hanno mancato di far sentire, chiedendo una maggiore attenzione e una quantità di contenuti quantomeno paragonabile a quella dei capitoli visti sulla precedente generazione.


2K ha deciso di non deludere per il secondo anno di seguito gi appassionati di Wrestling, e con WWE2K16 promette di far ricredere anche i fan più scettici. Abbiamo giocato un cospicuo numero di ore al titolo e siamo pronti a raccontarvi qual'é il nostro giudizio.

Un gameplay rinnovato


Ne avevamo avuto una percepibile sensazione già durante il nostro hands on effettuato in quel di Londra, ma dopo aver finalmente ricevuto e consumato la versione completa di WWE 2K16 possiamo tranquillamente affermare che il lavoro svolto dagli sviluppatori é davvero valido.

La strada che é stata scelta non é quella della totale rivoluzione. Di fatto, gran parte di quello che avevate già assimilato nei precedenti anni, qui verrà per larga parte riproposto. A cambiare però sono diverse limature che vanno a colpire e migliorare alcuni degli aspetti maggiormente criticati negli anni scorsi.

Partiamo dal ritmo di gioco, uno degli argomenti che solitamente sta più a cuore agli appassionati di questo brand. Esattamente come lo scorso anno il ritmo é piuttosto compassato, lento, ragionato. La frenesia legata al button smashing, lascia spazio ad una serie di elementi che rendono la gestione della stamina dei wrestler decisamente più importante. Questa sarà, infatti, gestita su più livelli (realizzati con differenti colori) e una volta che saremo scesi sotto una determinata soglia, non potremo più recuperare la barra precedente. Questo farà si che, come nella realtà, più il match si protrarrà, maggiore sarà il tempo che impiegheremo a salire sul paletto del ring, effettuare manovre impegnative, correre o più semplicemente parare.

Sistema di block e counter che inoltre é stato completamente rivisto, rappresentando in termini di gameplay anche l'integrazione migliore. Di fatto le counter pur avvenendo sempre con il tasto R2 (versione PS4) questa volta non potranno essere effettuate a raffica, ma andranno ad esaurimento. In base al wrestler selezionato, avremo un differente quantitativo di contromosse da poter utilizzare, se dovessimo esaurirle dovremo aspettare che una venga ricaricata, sempre attraverso una barra. Il tutto si trasforma quindi in un gioco di decisioni molto interessanti all'interno dell'economia del match. Scegliere di bloccare un pugno oppure aspettare una presa? Tutte scelte che spetteranno noi.


Ovviamente oltre al lato “strategico” le contromosse avranno anche una componente di tempismo (esattamente come i capitoli passati) in parte modifica. Oltre alla counter classica ne avremo altre due, una contornata di verde e una di rosso che si attiveranno in determinati momenti dell'incontro o durante specifiche prese o mosse effettuate dal nostro avversario. Anche in questo caso, se riusciremo a schiacciare il tasto al momento giusto, gireremo la manovra a nostro favore, infliggendo un quantitativo di danni decisamente maggiore.

A convincerci di meno é invece il nuovo mini gioco dedicato alle mosse di sottomissione. In questo caso dovremo cercare di sovrapporre la nostra barra a quella dell'avversario mentre entrambe si muovono all'interno di un cerchio (un sistema più o meno simile a quello di UFC). Tuttavia questa scelta degli sviluppatori l'abbiamo trovata poco efficace e a volte alquanto confusionaria. Infine, giusto per non farsi mancare nulla, é stato ridisegnato anche il sistema di pin. Quando verremo schienati, avremo tre chance (l'1, il 2 e il 3 del conteggio) per schiacciare il tasto corretto all'interno di una determinata sezione. Sezione, che più danni subiremo e più andrà a ridursi aumentano così la difficoltà di uscire dallo schienamento.
Tutte queste novità rendono il match estremamente interessante e soprattutto con un andamento che rispecchia in tutto e per tutto le dinamiche che realmente possiamo ammirare nei match mandati in onda durante le puntate televisive e i PPV.
A questi elementi sono inoltre state affiancate ulteriori novità che aumentato l'atmosfera e la somiglianza alla controparte reale di questo sport entertainment, come ad esempio i run in che interrompono l'entrata di un wrestler, oppure la possibilità di attaccare direttamente qualcuno sul titantron, facendo iniziare così la disputa fuori dal ring.

Modalità per tutti i gusti


Oltre alla componete puramente ludica, tantissima attenzione é stata riposta anche sulla parte contenutistica del titolo. Rispetto all'anno scorso avremo un sacco di elementi in più da tenere in considerazione a partire da un roster mai visto in precedenza, con oltre cento wrestler assortiti tra attuali superstar, divas, giovani NXT, leggende e hall of fame. Ognuno di questi perfettamente caratterizzato e con (quasi) tutti i singoli attire indossati nel corso della carriera.


Questi lottatori potranno essere sfruttati all'interno dei match singoli (con tutte le varianti del caso), di coppia, nella Royal Rumble e ovviamente nella spettacolare stipulazione dell'elimination chamber. Manca ancora qualche stipulazione più "coreografica", ma nel complesso possiamo dire che all'interno di WWE 2K16 si tova una discreta varietà.
Parlando invece di modalità di gioco, dobbiamo ammettere di essere rimasti particolarmente colpiti dalla carriera, ora più completa, ricca e interessante da giocare, con addirittura la presenza della Authority. Nel corso della nostra carriera ad un certo punto dovremo decidere se supportarla oppure combatterla, con conseguenze diametralmente opposte. Oltre a questo ci sarà una maggiore importanza nella crescita heel o face del wrestler, veicolata (ma non solo) da una serie di interviste a cui ci dovremo sottoporre in pieno stile NBA 2K.

Decisamente imponente si é invece rivelato il creation suite che quest'anno é stato messo a disposizione dei giocatori. Oltre alla possibilità di creare il nostro wrestler da zero, con una facilità e un'immediatezza decisamene più gradita, e una serie di novità tra cui la possibilità di ossigenare i capelli o utilizzare diversi tipi di tessuti per l'abito di entrata e di combattimento, ci saranno molte altre cose da poter costruire. Show, cinture, Divas, e arene giusto per citare alcune voci velocemente. Finalmente molti degli elementi che avevano caratterizzato i capitoli passati e che lo scorso anno mancavano, ora sono stati reinseriti rendono questa opzione decisamente più corposa e completa. Inoltre non é da sottovalutare la possibilità di utilizzare sia lo scanning facciale che l'importazione di nostre immagini all'interno dell'editor. Tutte opzioni che ci serviranno per rendere ancora più personali i nostri alter ego o i nostri show.

Infine vi parliamo della modalità Showcase e dell'online. La prima dopo aver esplorato in passato l'era attitude e i match che hanno segnato le varie edizioni di Wrestlemania, questa volta si concentrerà sulla carriera di Stone Cold Steve Austin, una delle icone di questa compagnia. La struttura di gioco é quella ormai classica, una serie di incontri che ci chiederanno di portare a termine determinati obiettivi per vincere il match e sbloccare contenuti inediti. Nonostante la profondità e la bellezza di rivivere match significativi ed iconici, avremmo apprezzato almeno la presenza di qualche altra storia oltre a quelle di Austin, anche se la visione della voce "store" all'interno di questa modalità ci fa supporre che in futuro vedremo molto altro, sebbene a pagamento.
L'online invece ci offre la possibilità di scontrarci contro altri giocatori sparsi per il mondo all'interno di svariate modalità che come sempre saranno divise in libere oppure classificate. Nonostante la quantità di problemi rispetto agli anni passati sia decisamente minore, purtroppo non possiamo ancora dirvi quanto effettivamente siano stabili i server, anche se le partite giocate ci lasciano ben sperare e pensare positivo.

WWE in alta definizione


Chiudiamo ovviamente analizzando la componente tecnica che, rispetto alla prova effettuata qualche settimana fa a Londra su un codice non completo, sembra sia stata ripulita in maniera più convincente.

Le animazioni e i modelli poligonali dei vari wrestler sono più credibili e perfettamente paragonali alle controparti reali. Anche sul ring nelle fasi di transizione da una mossa all'altra o da una mossa ad una contromossa, tutto funziona in maniera decisamente piacevole, senza particolari problemi di compenetrazioni poligonali. Il frame rate é solidissimo, e durante la nostra prova su strada non abbiamo praticamente mai vissuto momenti di incertezza. Apprezzabile anche il lavoro fatto sul pubblico, finalmente dotato di più modelli poligonali e di routine di movimento e reazione che lo fanno sembrare più reale e convincente.


Da segnalare, invece, per quanto riguarda la componente audio, il ritorno di una voce storica come quella di Jim Ross, che verrà affiancata da tutto il team di commento della WWE che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni, JBL compreso. Per coloro che non hanno particolare dimestichezza con la lingua inglese gran parte dei commenti, soprattutto nelle scene di intermezzo, saranno comunque opportunamente sottotitolati in italiano.

Dopo un anno quasi a vuoto, con WWE 2K16, 2K si riprende definitivamente lo scettro dei giochi dedicati al wrestling. La qualità del gameplay ci ha pienamente convinto, così come la quantità di contenuti. Manca ancora qualcosina tra cui la possibilità di avere un online solido sin dal lancio del gioco e una modalità showcase più corposa, ma rispetto all'anno scorso possiamo affermare che finalmente abbiamo il miglior gioco di wrestling di questa generazione. Enjoy!