WWE 2K19

di Roberto Vicario

Mentre ormai solamente un mese ci separa dall’ultimo big four dei PPV made in WWE (Survivor Series, quest’anno allo Staple Center di L.A.! ) 2K ci propone l’ormai annuale capitolo della serie che riproduce sulle nostre console le gesta delle Superstar WWE.

Ancora una volta nelle mani della collaborazione tra Yuke’s e Visual Concepts, WWE 2K19 sembra fare un passo indietro rispetto allo scorso anno, tornando a proporre una serie di contenuti sostanziosi e variegati, tra cui un graditissimo ritorno per i fan.

TRUST THE BEARD

Una delle mancanze più importanti e lamentate dai fan è stata sicuramente la modalità showcase. Una serie di match che, inframezzati da contenuti video, raccontano personaggi e momenti salienti della storia della WWE.

Dopo un anno di pausa, torna questa variante interamente dedicata ad una delle icone moderne di questa federazione: Daniel Bryan. Chiamata “Presentazione” (si poteva fare decisamente meglio!) rivivremo tutta la carriera di Bryan raccontata da lui stesso. Dal debutto a velocity, passando per Wrestelmania fino ad arrivare al possibile ritiro definitivo, con un match finale di assoluto gusto nonché una bella sorpresa per i fan!

Una modalità ben raccontata, curata nei dettagli di costumi, arene e colori dell’epoca in cui si incastra il match che si sta giocando. La struttura è quella che tutti abbiamo imparato a conoscere: nel corso del match dovremo cercare di portare a compimento alcune richieste, scelta tattica per poter così rivivere alcuni momenti salienti dei vari match.

A corredo di questo grande ritorno troviamo invece due capisaldi del franchise: “La mia carriera” e il “WWE Universe”. Nel primo caso ci troveremo ancora una volta a vivere la storia del nostro alter ego, passando da una vita di stenti e privazioni all'interno della sgangherata federazione indipendente della BCW, fino ad arrivare all'esordio nel main show della WWE e l’arrivo di una cintura.

Una storia più ricca e credibile rispetto allo scorso anno, che abbandona la parte “free-roaming” per abbracciare una struttura più lineare ma anche decisamente più ricca di cut scene, momenti di incontro e dialogo e, sopratutto, la presenza delle voci originali dei wrestler. Paragonata a quello dello scorso anno, sicuramente un netto passo avanti.

Carriera che ci servirà anche per far salire le statiche del nostro personaggio, creato all'interno di un editor davvero impressionante: ricco, profondo e variegato. Oltre alla componente estetica e alla classe che sceglieremo di dare al nostro wrestler (brawler, cruiser, gigante ecc.) potremo ovviamente personalizzare l'entrata, le movenze ma soprattutto il move set.

Ancora una volta tutto sarà relegato alla presenza dei VC, crediti virtuali che guadagneremo all'interno delle varie modalità e che ci permetteranno di sbloccare nuovi contenuti (wrestler e arene) ma soprattutto abilità per il nostro personaggio, attraverso anche (anzi, soprattutto) due nuove skill personalizzabili che potremo attivare all'interno della nostra disputa sul ring per trarre validi benefici.

Entrando più nel dettaglio, l’evoluzione del wrestler personale passa attraverso degli skill tree che determinano la nostra inclinazione (hell/face), il nostro stile di combattimento e molto altro ancora. Purtroppo la crescita e il guadagno di VC è fattibile ma il farming è comunque molto lungo e lento, cosa che potrebbero far desistere molti alle microtransazioni.

WWE UNIVERSE!

Altra modalità che segna il ritorno di un classico è sicuramente il WWE Universe. Sebbene qualche cambiamento è stato notato all'interno della variante (come ad esempio la quantità di cinture), ci troviamo ancora una volta davanti ad una modalità pensata per i super fan, in grado di mettervi completamente al timone di tutti gli show targati WWE.

Grande novità è sicuramente la voce “Torri 2K” una struttura che riprende le classiche torri viste in Mortal Kombat e Injustice, e le riadatta al mondo del wrestling. Lo scopo sarà quello visto negli altri giochi, scalare la torre. Torri che saranno variabili in base alla loro natura. Le gauntlet andranno sfidate tutte d’un fiato, gestendo in maniera intelligente la stamina; quelle a gradini saranno invece più facili, potendo fermarci tra un avversario e l’altro; le sfide giornaliere o settimanali invece ci offriranno sfide sempre diverse. Tutto questo sarà focalizzato alle torri che contano davvero, quelle PPV. Vincendo quest’ultime guadagneremo un sacco di trofei interessanti, utili anche per il nostro PG virtuale.

UN RING CHE RISPLENDE

Tutte queste varianti si incastrano all'interno di un gameplay che, seppure reso più fluido e ritmato rispetto al passato, resta ancora ad una struttura che inizia davvero a sentire il peso degli anni sulle spalle. Ed è proprio in questo elemento che si raccolgono i principali mugugni della comunità.

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In un anno che vede numeri davvero ricchi e validi (il roster dei lottatori tra moderni e classici è davvero ricchissimo!) trovarsi di fronte ad un gameplay così poco evoluto, potrebbe davvero far storcere il naso. Intendiamoci, non è che non funziona, anzi, il divertimento c’è sempre e per coloro che cercano un’esperienza profonda ma allo stesso tempo accessibile è davvero tutto perfetto. Ci sono però limiti che si sono già ampiamente captati in passato e che Yuke’s sembra non voler sistemare. L’unica soluzione però, è rifondare, e questo vorrebbe dire partire nuovamente da zero. Avranno il coraggio di farlo?

Sotto l’aspetto tecnico invece il passo avanti c’è stato. Il pubblico è più coerente e reagisce in maniera più realistica all'andamento dell’incontro, i modelli poligonali sono buoni e più dettagliati mentre le entrate dei vari wrestler sono praticamente perfette, da sempre uno dei marchi di fabbrica della serie.

Purtroppo non possiamo dire lo stesso della componente audio, scialba e piuttosto ripetitiva, mentre come dicevamo poco fa, ottimo il ritorno delle voci originali dei wrestler.