X-Men: Destiny
di
Roberto Vicario
UN PASSATO PESANTE
Se pensiamo solamente alla generazione passata, abbiamo un ricordo più che glorioso di Silicon Knights, software house che ha dato i natali a titoli come Eternal Darkness o Metal Gear Solid: Twin snake, giochi che sono diventati vere e proprie pietre miliari meritandosi di stare nell'Olimpo dei videogiochi e, cosa ancora più importante nel cuore dei videogiocatori. Gli sviluppatori devo però aver mal digerito il passaggio all'attuale generazione, con un titolo come Too Human che é stato uno dei più grandi flop della console Microsoft. Per riscattarsi i ragazzi di Ontario hanno deciso di lavorare a un progetto che avesse come protagonisti i supereroi della Marvel, mettendoci però nei panni di nuovi e sconosciuti mutanti alle prese con la scoperta dei loro, nuovi, super poteri e soprattutto con la scelta della fazione alla quale aggregarsi.
MUTANTI SI NASCE...
La storia si posiziona cronologicamente, all'interno del vasto e complicato universo Marvel ,subito dopo la morte del fondatore degli X-Men Charles Xavier. Durante una commemorazione nel pieno centro di San Francisco un attacco portato da un entità sconosciuta seminerà il panico tra la folla. In mezzo a quello sciame di persone ci saranno i tre personaggi da noi selezionabili, ognuno con il proprio background storico: Grant Alexander, astro nascente del football. Aimi Yoshida, rifugiata giapponese e Adrian Luca figlio del leader del “puristi” una setta anti mutanti con lo scopo finale di rapirli e studiarne i poteri ( oppure semplicemente ucciderli).
Oltre alla scelta dei personaggi nei primi istanti di gioco dovremo scegliere anche il potere da attribuire al personaggio stesso, anch'essi saranno 3: “Density controll”, “Shadow matter” e “Energy protection”. Ognuno di questi poteri avrà particolarità e attributi unici. Il primo ad esempio più per chi ama andarci più pesante, il secondo per chi ama uno stile di lotta più rapido l'ultimo invece é per chi proprio non riesce a fare a meno della categoria “mago” nemmeno in questo tipo di giochi. Una volta selezionato un super potere non si potrà più tornare indietro, e in base alla scelta che avremo fatto nel corso dell'avventura acquisiremo esperienza e potremo potenziare intensamente il nostro potere.
UN FINTO RPG
Fin dal suo annuncio X-Men: destiny é stato catalogato come Action RPG e le premesse fatte qui sopra potrebbero anche far pensare ad una scelta supportata pesantemente dai fatti. Purtroppo però il titolo sembra soltanto scalfire la superficie di questo genere senza mai penetrarlo in profondità, riducendolo al fine dei conti ad un classico “bottom smashing” con qualche elemento da gioco di ruolo. Man mano che procederemo nel corso della storia incontreremo personaggi più e meno famosi dell'universo Marvel sia buoni che cattivi come Ciclope, Wolverine, Nigthcrawler, Pyro, Surge e tanti altri. Ognuno di essi ci racconterà qualcosa di quello che sta succedendo intorno a noi grazie ad un sistema di dialogo a scelte multiple. Inoltre, é presente all'interno del titolo un sistema di giudizio che nel mentre della lotta al gruppo di puristi, in base alle scelte che faremo e alla fazione che decideremo di aiutare, ci farà prendere la parte dei buoni aiutando quindi Ciclope oppure dei cattivi rimpolpando i ranghi dei cattivi.Tutto questo però si riduce a mere scelte di dialogo senza andare ad influire direttamente nella trama modificandola, lasciando anche in questo caso un senso di incompletezza e ancora peggio di inutilità. Le stesse missioni sono direttamente influenzata da questa piattezza generale con scopi che tenderanno ad essere ridondanti e noioso, riducendosi il più delle volte a uccidere ondate di puristi talvolta da soli altre con il supporto di un NPC in base alla fazione da noi scelta.
SPEZZIAMO LA MONOTONIA
A cercare di variare un po lo schema di gioco ci pensano le “challenge arena” particolari sfide che troveremo all'interno dei livelli che ci chiederanno di compiere determinate azioni in un limitato numero di tempo. Se l'esito sarà positivo verremo ricompensati con punti esperienza che serviranno per farci salire di livello e potenziare il nostro personaggio e i nostri poteri. A questo si aggiungo anche del collezionabili nascosti qua e là, che una volta raccolti sbloccheranno la biografia di tutti i supereroi inseriti nel gioco. Vera e proprio chicca per i super fan della casa delle idee. Tolte queste due piacevoli varianti però ci troviamo davanti ad un titolo che per tutta la durata della storia, settata sulle 5-6 ore di gioco, non regala nessun particolare punto di stupore, portando il giocatore ad annoiarsi abbastanza velocemente. Inoltre la totale assenza di una modalità multiplayer o quantomeno di una modalità cooperativa sia on che offline, riduce drasticamente la durabilità del titolo e uno volta finito ( se le porterete a termine!) difficilmente lo riprenderete in mano.
MUTANTI NON PROPRIO SPLENDENTI
Nemmeno sotto il profilo tecnico il titolo riesce ad emettere qualche acuto che lo faccia risaltare nella marea di titoli mediocri presenti sul mercato. Sebbene non si possa dire che sia brutto, il lavoro svolto da grafici canadesi manca totalmente di rifiniture. Texture in bassa definizione, effetti particellari e visivi particolarmente brutti e un frame rate decisamente ballerino sono alcuni dei problemi che affliggo il gioco. Inoltre, il level design degli schemi di gioco non é dei più ispirati e il più delle volte ci troveremo ad esplorare ambienti davvero troppo piccoli e poveri di particolari. L'unica cosa che sembra salvarsi é una più che discreta reattività dei comandi a schermo impartiti dal joystick, che aiuta non poco la fluidità delle combo, delle parate e delle contromosse. Niente da segnalare sotto il profilo audio con musiche e campionature senza infamia e senza lode ma abbastanza funzionali. Unico limite potrebbe essere dato dalla totale assenza di una localizzazione in italiano con voce e sottotitoli esclusivamente in lingua inglese, cosa che potrebbe scoraggiare i meno anglofoni all'acquisto del titolo.
TUTTO IL RESTO E' NOIA?
In definita quindi non é difficile intuire che ci troviamo davanti ad un titolo insufficiente non tanto per la qualità generale, quanto per le promesse fatte e non mantenute nei mesi antecedenti all'uscita del gioco. Tuttavia, se siete spassionatamente amanti dell'universo Marvel e sentite la necessità di menar le mani con il vostro super eroe preferito, spogliato di tutta la sua componente ruolistica il titolo Activision potrebbe anche essere un ottimo picchiaduro a scorrimento per passare il tempo, a patto ovviamente che riusciate a chiudere non uno, ma due occhi sui difetti che lo attanagliano.
Se pensiamo solamente alla generazione passata, abbiamo un ricordo più che glorioso di Silicon Knights, software house che ha dato i natali a titoli come Eternal Darkness o Metal Gear Solid: Twin snake, giochi che sono diventati vere e proprie pietre miliari meritandosi di stare nell'Olimpo dei videogiochi e, cosa ancora più importante nel cuore dei videogiocatori. Gli sviluppatori devo però aver mal digerito il passaggio all'attuale generazione, con un titolo come Too Human che é stato uno dei più grandi flop della console Microsoft. Per riscattarsi i ragazzi di Ontario hanno deciso di lavorare a un progetto che avesse come protagonisti i supereroi della Marvel, mettendoci però nei panni di nuovi e sconosciuti mutanti alle prese con la scoperta dei loro, nuovi, super poteri e soprattutto con la scelta della fazione alla quale aggregarsi.
MUTANTI SI NASCE...
La storia si posiziona cronologicamente, all'interno del vasto e complicato universo Marvel ,subito dopo la morte del fondatore degli X-Men Charles Xavier. Durante una commemorazione nel pieno centro di San Francisco un attacco portato da un entità sconosciuta seminerà il panico tra la folla. In mezzo a quello sciame di persone ci saranno i tre personaggi da noi selezionabili, ognuno con il proprio background storico: Grant Alexander, astro nascente del football. Aimi Yoshida, rifugiata giapponese e Adrian Luca figlio del leader del “puristi” una setta anti mutanti con lo scopo finale di rapirli e studiarne i poteri ( oppure semplicemente ucciderli).
Oltre alla scelta dei personaggi nei primi istanti di gioco dovremo scegliere anche il potere da attribuire al personaggio stesso, anch'essi saranno 3: “Density controll”, “Shadow matter” e “Energy protection”. Ognuno di questi poteri avrà particolarità e attributi unici. Il primo ad esempio più per chi ama andarci più pesante, il secondo per chi ama uno stile di lotta più rapido l'ultimo invece é per chi proprio non riesce a fare a meno della categoria “mago” nemmeno in questo tipo di giochi. Una volta selezionato un super potere non si potrà più tornare indietro, e in base alla scelta che avremo fatto nel corso dell'avventura acquisiremo esperienza e potremo potenziare intensamente il nostro potere.
UN FINTO RPG
Fin dal suo annuncio X-Men: destiny é stato catalogato come Action RPG e le premesse fatte qui sopra potrebbero anche far pensare ad una scelta supportata pesantemente dai fatti. Purtroppo però il titolo sembra soltanto scalfire la superficie di questo genere senza mai penetrarlo in profondità, riducendolo al fine dei conti ad un classico “bottom smashing” con qualche elemento da gioco di ruolo. Man mano che procederemo nel corso della storia incontreremo personaggi più e meno famosi dell'universo Marvel sia buoni che cattivi come Ciclope, Wolverine, Nigthcrawler, Pyro, Surge e tanti altri. Ognuno di essi ci racconterà qualcosa di quello che sta succedendo intorno a noi grazie ad un sistema di dialogo a scelte multiple. Inoltre, é presente all'interno del titolo un sistema di giudizio che nel mentre della lotta al gruppo di puristi, in base alle scelte che faremo e alla fazione che decideremo di aiutare, ci farà prendere la parte dei buoni aiutando quindi Ciclope oppure dei cattivi rimpolpando i ranghi dei cattivi.Tutto questo però si riduce a mere scelte di dialogo senza andare ad influire direttamente nella trama modificandola, lasciando anche in questo caso un senso di incompletezza e ancora peggio di inutilità. Le stesse missioni sono direttamente influenzata da questa piattezza generale con scopi che tenderanno ad essere ridondanti e noioso, riducendosi il più delle volte a uccidere ondate di puristi talvolta da soli altre con il supporto di un NPC in base alla fazione da noi scelta.
SPEZZIAMO LA MONOTONIA
A cercare di variare un po lo schema di gioco ci pensano le “challenge arena” particolari sfide che troveremo all'interno dei livelli che ci chiederanno di compiere determinate azioni in un limitato numero di tempo. Se l'esito sarà positivo verremo ricompensati con punti esperienza che serviranno per farci salire di livello e potenziare il nostro personaggio e i nostri poteri. A questo si aggiungo anche del collezionabili nascosti qua e là, che una volta raccolti sbloccheranno la biografia di tutti i supereroi inseriti nel gioco. Vera e proprio chicca per i super fan della casa delle idee. Tolte queste due piacevoli varianti però ci troviamo davanti ad un titolo che per tutta la durata della storia, settata sulle 5-6 ore di gioco, non regala nessun particolare punto di stupore, portando il giocatore ad annoiarsi abbastanza velocemente. Inoltre la totale assenza di una modalità multiplayer o quantomeno di una modalità cooperativa sia on che offline, riduce drasticamente la durabilità del titolo e uno volta finito ( se le porterete a termine!) difficilmente lo riprenderete in mano.
MUTANTI NON PROPRIO SPLENDENTI
Nemmeno sotto il profilo tecnico il titolo riesce ad emettere qualche acuto che lo faccia risaltare nella marea di titoli mediocri presenti sul mercato. Sebbene non si possa dire che sia brutto, il lavoro svolto da grafici canadesi manca totalmente di rifiniture. Texture in bassa definizione, effetti particellari e visivi particolarmente brutti e un frame rate decisamente ballerino sono alcuni dei problemi che affliggo il gioco. Inoltre, il level design degli schemi di gioco non é dei più ispirati e il più delle volte ci troveremo ad esplorare ambienti davvero troppo piccoli e poveri di particolari. L'unica cosa che sembra salvarsi é una più che discreta reattività dei comandi a schermo impartiti dal joystick, che aiuta non poco la fluidità delle combo, delle parate e delle contromosse. Niente da segnalare sotto il profilo audio con musiche e campionature senza infamia e senza lode ma abbastanza funzionali. Unico limite potrebbe essere dato dalla totale assenza di una localizzazione in italiano con voce e sottotitoli esclusivamente in lingua inglese, cosa che potrebbe scoraggiare i meno anglofoni all'acquisto del titolo.
TUTTO IL RESTO E' NOIA?
In definita quindi non é difficile intuire che ci troviamo davanti ad un titolo insufficiente non tanto per la qualità generale, quanto per le promesse fatte e non mantenute nei mesi antecedenti all'uscita del gioco. Tuttavia, se siete spassionatamente amanti dell'universo Marvel e sentite la necessità di menar le mani con il vostro super eroe preferito, spogliato di tutta la sua componente ruolistica il titolo Activision potrebbe anche essere un ottimo picchiaduro a scorrimento per passare il tempo, a patto ovviamente che riusciate a chiudere non uno, ma due occhi sui difetti che lo attanagliano.
X-Men: Destiny
5
Voto
Redazione
X-Men: Destiny
Ennesimo buco nell'acqua per Silicon Knights che sembra non riuscire più ad esprimersi come in passato. Un action-RPG con scarsi contenuti RPG, troppo lineare e con difetti grafici non può essere promosso. Consigliato solamente, ed esclusivamente, ai super fan degli x-men a patto che prima lo provino per sapere a cosa vanno in contro.