X-Men: Reign of Apocalypse

di Redazione Gamesurf
UN TUFFO NEL PASSATO
Quella che sembrerebbe essere una trama interessante cela però un gioco che non brilla di certo per innovazione e originalità. Infatti, benché alla sua prima comparsa sulla piccola e potente console Nintendo, X-Men: Reign of Apocalypse rappresenta, sotto alcuni punti di vista, un vero e proprio tuffo nel passato, ricalcando fedelmente il modello del suo "antenato" da sala giochi firmato Konami senza tuttavia averne ripreso interamente lo spessore tecnico. La prima grande differenza che può essere evidenziata é la presenza di soli quattro personaggi selezionabili (Wolverine, Rogue, Storm e Cyclops appunto) che, se paragonati nel numero anche solo a quelli della versione da sala (che ne aveva sei), risultano limitanti anche per il giocatore meno esigente. Un ulteriore problema é rappresentato dalla caratterizzazione dei protagonisti, che i programmatori hanno reso troppo simili per permettere ai giocatori di trovare uno stile di combattimento adatto alle proprie esigenze e per evitare di costringerli ad accontentarsi del personaggio esteticamente più accattivante o dotato di maggiore forza. Naturalmente, fedeli alla tradizione Marvel, i personaggi si distinguono fra loro per la tipologia degli attacchi (laser e pugni per Cyclops, raffiche di vento per Storm, artigliate per Wolverine ed infine pugni per Rogue), ma la scarsa varietà di questi rende l'intera avventura col passar del tempo una monotona ripetizione della medesima sequenza di combattimento. Nonostante questo, la scelta del personaggio rimane comunque abbastanza importante dal momento che, una volta iniziata la partita, non si avrà più la possibilità di cambiarlo. Infatti, per ovviare all'inevitabile incremento della difficoltà, al termine di ogni livello il giocatore avrà a disposizione due punti esperienza da distribuire a piacere nelle caratteristiche principali (potere mutante, vitalità e forza) del protagonista che in questo modo diventerà sempre più potente

UNO SGUARDO SEMPRE VIGILE
Un aspetto che risulta particolarmente gradevole é quello dei controlli che si mostrano, fin dal primo approccio con X-Men: Reign of Apocalypse, estremamente semplici e immediati. Attraverso l'utilizzo della croce direzionale é possibile far muovere il personaggio nella direzione desiderata all'interno dell'area di gioco, mentre al tasto R é affidato il compito di farlo saltare. Fra i controlli di movimento é presente inoltre un balzo avanti, effettuabile con una doppia pressione della freccia direzionale destra o sinistra, che però non risulta troppo utile se posta in relazione con la velocità degli attacchi dei nemici. Pessima poi l'idea di non legare a questa "rincorsa" un qualche tipo di attacco extra (una spallata, una scivolata, o qualcosa di simile), che avrebbe reso l'azione più varia, garantendo diversi approcci allo scontro. Leggermente più complesso il sistema di combattimento: con la pressione dei tasti A e B é possibile effettuare rispettivamente un attacco normale e uno pesante, una pressione simultanea degli stessi pulsanti permette invece di ottenere un "attacco dirompente", capace di colpire i nemici su entrambi i lati del personaggio, a discapito però di una piccola parte della sua energia vitale. Per eseguire un "attacco proiettile" (e colpire così numerosi avversari in fila) é sufficiente premere Giù-Destra o Giù-Sinistra (a seconda della direzione desiderata) sulla croce direzionale e subito dopo A, mentre per afferrare e lanciare via il nemico é necessario dirigersi verso di lui e attaccarlo con A senza rilasciare la freccia direzionale. Purtroppo una volta afferrato un nemico non sarà possibile fare altro che colpirlo e lanciarlo via, senza la possibilità di trascinarlo lungo i livelli come avveniva in altri giochi simili. L'ultima arma é rappresentata da un "attacco furioso" che, effettuabile con il tasto L al riempimento della barra che indica l'energia mutante posseduta dal personaggio, si comporta esattamente come una piccola supermossa