X-Squad

di Redazione Gamesurf
LIVELLI, STRUTTURE E INTELLIGENZE ARTIFICIALI
Rimanendo in ambito "nemici", occorre obbligatoriamente sottolineare una certa deficienza congenita che sembra caratterizzare, magari in diversa misura, tutti gli avversari della strampalata Squadra Omicidi (e questa volta Thomas Milian non c'entra davvero nulla, forse). Gli scagnozzi che si parano davanti ai protagonisti soffrono spesso e volentieri di quella che può tranquillamente essere definibile come "protensione spiccata al suicidio": sparano poco e in maniera piuttosto confusa, fuggono offrendo al giocatore le spalle (il migliore campo in cui infilare una sventagliata di mitra) e in generale riescono a organizzare un gran can-can che si risolve in un medikit usato in più dal giocatore e null'altro, con una massa di bietoloni ormai privi di vita a riempire i pavimenti e quant'altro. Si comportano leggermente meglio alcuni semi-boss di fine livello, ma la sensazione generale é che la comparsa dell'amata scritta Game Over provenga principalmente dall'inesperienza del giocatore, o comunque da una gestione poco oculata di qualche kit medico e via di questo passo

Passando invece alla struttura dei livelli la situazione migliora leggermente, ma senza riuscire a risollevare quello che, finora, é un panorama piuttosto piatto. Le basi nemiche e in generale le mappe in cui la nostra X-Squad deve portare morte e distruzione (e se possibile "salvare il mondo") risultano quasi sempre articolate, con qualche bella stanza da scoprire, qualche passaggio spettacolare (o perlomeno riuscito, se proprio non spettacolare), alcuni punti studiati appositamente per imboscate et similia, ma in generale il tutto lascia ben poco spazio all'avventura e all'esplorazione, la via maestra da seguire é sempre una e appare sinceramente difficile perdersi tra pulsanti per aprire portoni elettronici e corridoi con ben poche divagazioni. Intendiamoci, la lamentela non é diretta verso l'impossibilità di "perdersi", ci mancherebbe, quanto in una scarsa sensazione di libertà e in generale verso un concepì dei livelli troppo approssimativo e poco approfondito