Xena - Talisman of Fate

di Redazione Gamesurf
SI OK... MA IL GIOCO
Il gioco inizia proprio qui (sorpresi?). Dopo aver selezionato uno dei dieci eroi già menzionati, dovrete affrontare i restanti in scontri uno contro uno e, dopo averli battuti tutti, vi guadagnerete il diritto di sfidare Despair per il possesso del talismano del fato. Oltre a ciò, potrete decidere di esibirvi in un duello con un secondo avversario umano o, se proprio siete amanti della rissa grezza, contro altri tre giocatori assatanati

Purtroppo, nonostante le buone premesse, la Titus non ha saputo fornire ai possessori di Nintendo 64 il beat'em up che stavano attendendo da anni (e che ormai attenderanno fino alla fine, mi sa) realizzando un gioco decisamente mediocre
Graficamente, mi spiace dirlo, proprio non ci siamo: i personaggi denotano una penuria di poligoni e di animazioni che li fa sembrare tutto tranne che esseri umani impegnati in un combattimento e i fondali sono forse quanto di più orripilante mi sia mai capitato di vedere in un gioco di questo tipo (ah no, in effetti ho visto anche i giochi tratti da Dragonball...) e, se proprio volessimo salvare qualcosa dal mucchio, dovremmo scegliere le scie colorate delle armi e gli effetti speciali di alcuni dei colpi più potenti. Non é che siano "belli", sia chiaro, sono solo un pochino meglio del resto
Decisamente migliori sono parse le musiche, anche se essendo direttamente ispirate a quelle della serie televisiva non é che si possano attribuire particolari meriti ai programmatori, ai quali si può però imputare la scarsa qualità degli effetti sonori e soprattutto l'orrida giocabilità
Giocabilità. Ecco la parolina magica sulla quale si vanno ad infrangere la maggior parte dei giochi tratti da prodotti di successo e, come anticipato un paio di righe sopra, questo Xena: Talisman of Fate non é certo un eccezione alla regola
Innanzi tutto verrebbe voglia di chiedere ai programmatori perché mai si siano sforzati per implementare nel proprio prodotto ben dodici lottatori diversi quando poi, provandoli sul campo, si scopre che scegliere Xena piuttosto che Marte, o Cesare piuttosto che Callisto non porta a nessuna differenza sostanziale. Tutte le mosse che potrete eseguire, pur differenziandosi dal punto di vista estetico, sono più o meno identiche e lo stile di combattimento rimane sempre lo stesso, qualsiasi sia l'arma impugnata o la presunta personalità del proprio alter ego digitale. Vengono ovviamente in soccorso al gioco le modalità multiplayer, una delle quali, lo scontro tra quattro giocatori, può anche garantire qualche ora di gioco assolutamente insensato e frenetico in compagnia dei propri amici, ma credo che non basti questo a giustificare l'acquisto di questa cartuccia.