Xenoblade Chronicles X Definitive Edition: Recensione del ritorno su Mira su Nintendo Switch

Da Xenoblade all'infinito

In tantissimi abbiamo iniziato ad amare la serie Xenoblade Chronicles, sviluppata da Monolith Soft e pubblicata da Nintendo, già dal primo, incredibile, capitolo per Wii nel 2010. La serie è conosciuta per i suoi open world, storie estremamente coinvolgenti, una colonna sonora epica, ma soprattutto un sistema di combattimento atipico e molto particolare, non sempre apprezzato, ma d'altra parte particolarmente innovativo e molto piacevole ancora oggi. Il primo gioco ha avuto un buon successo - tra critica e pubblico -, portando alla creazione di diversi sequel e spin-off. Giusto per sciorinare un po' di dati, considerate che la serie ha venduto oltre 8,74 milioni di copie in tutto il mondo.

Su Nintendo Switch, la serie ha visto un notevole successo - e con il capitolo di questa recensione, potreste anche fregiarvi di averla tutta su una sola console -, è uscito Xenoblade Chronicles: Definitive Edition nel 2020; Xenoblade Chronicles 2, uscito nel 2017, ha introdotto nuovi personaggi e una storia completamente nuova; Xenoblade Chronicles 3, rilasciato nel 2022, ha continuato a espandere l'universo della serie, collegando le trame dei giochi precedenti e aggiungendo nuove meccaniche di gioco.
Xenoblade Chronicles X, rilasciato per Wii U nel 2015, è uno spin-off della serie principale. Nonostante le vendite della sfortunata piattaforma siano state relativamente basse rispetto ad altre console Nintendo, XCX ha ricevuto tutto l'affetto di critica e pubblico.

Gli alieni… siamo noi!

Il gioco è ambientato su un pianeta alieno chiamato Mira, dove l'umanità si è rifugiata dopo la distruzione della Terra. I giocatori assumono il ruolo di un membro del gruppo BLADE, un'organizzazione dedicata all'esplorazione dello stesso Mira e alla protezione dei sopravvissuti umani. La trama principale ruota attorno alla ricerca di risorse vitali e alla scoperta dei misteri di questo nuovo mondo, mentre si affrontano varie creature aliene e si esplorano ambienti vasti e diversificati. Considerando che il primo capitolo non ha raggiunto il milione di copie e se state leggendo queste righe è perché probabilmente non lo avete giocato al tempo, vi posso garantire che la trama merita ogni minuto speso su questo gioco. Non solo la storia di fondo, ma anche le relazioni tra i personaggi, gli approfondimenti, la diplomazia che gioca un ruolo fondamentale in un pianeta alieno in cui tutto sembra contro gli ultimi scampoli di umanità, mentre nella realtà ci può essere convivenza e mutua assistenza, anche se il prezzo da pagare è molto alto. La fauna locale infatti è una minaccia per la propria natura intrinseca ed istintiva, ma non lo è meno la popolazione autoctona che mette subito a ferro e fuoco gli umani-alieni che incontra e dovremo quindi mediare, combattere e capire come proseguire per avere la meglio.

Xenoblade Chronicles X Definitive Edition, mira e spara!

Una delle caratteristiche peculiari è l'uso delle Arti, abilità speciali che possono essere attivate durante il combattimento. Ogni personaggio ha un set unico di Arti che possono infliggere danni, curare alleati o applicare effetti di stato ai nemici. Le Arti hanno un tempo di ricarica, quindi è importante usarle strategicamente.

Il gioco introduce anche gli Skell, enormi mech che i giocatori possono pilotare. Gli Skell offrono un vantaggio significativo in combattimento grazie alla loro potenza di fuoco e alla capacità di volare, permettendo ai giocatori di affrontare nemici più grandi e potenti. Tuttavia, gli Skell richiedono risorse per essere mantenuti e riparati, aggiungendo un ulteriore livello di gestione strategica.

Il gameplay di Xenoblade Chronicles X si concentra molto sull'esplorazione. Mira è un mondo vasto e diversificato, con numerosi biomi e creature uniche. I giocatori possono esplorare liberamente, raccogliere risorse, completare missioni e scoprire segreti nascosti. La progressione del personaggio è legata sia al combattimento che all'esplorazione, incentivando i giocatori a esplorare ogni angolo del mondo di gioco.

Il gameplay è assolutamente particolare, un autobattler prima che questo termine fosse usato e abusato da tanti titoli, ma nella pratica non potete lasciare i vostri eroi da soli nella mischia, senza spostare un personaggio e direzionarlo in una specifica zona affinché si trovi nelle vicinanze di una o più vulnerabilità del nemico, così come scegliere quali abilitare lanciare manualmente, al momento giusto, quali far ricaricare più rapidamente o quali alternare sulla base del nemico che si ha di fronte. Non è quindi poca cosa da gestire, ma è allo stesso tempo sufficientemente action, ma anche vario, da innescare piacevoli sensazioni di avere il controllo della situazione, ma anche di essere molto più dinamico rispetto ai classici JRPG dello scorso secolo.

Recensione Xenoblade Chronicles X Definitive Edition: effetto Switch

Il gioco, rispetto all'originale, è stato pesantemente rivisto, anche se alcuni dei difetti, legati ai limiti di Wii U, sono stati trascinati anche in questa versione. Uno di questi è il pop-up di elementi visivi che camminando compaiono all'ultimo momento, ovviamente anche la parte di modellazione poligonale, per quanto piacevole e visivamente bella ancora oggi, mostra il fianco del passaggio temporale e l'uso di hardware non propriamente al passo con i tempi.

Di sicuro ciò che ha giovato il nuovo lavoro di restyling è il cambio di texture molto più dettagliato, che non si può estendere a tutto quello che vedete a schermo, alcune zone sono palesemente low-res, ma in definitiva vi dà comunque l'illusione che possa quasi essere stato sviluppato nativamente per Switch. Considerate che non è solamente, comunque, un gioco portato 1:1 e migliorato là dove si possa e basta, che comunque già basterebbe a farvi passare alla cassa, dato che è davvero molto divertente da giocare, ma trovate pure un'area inedita denominata "Le Profondità di Mira" che mira (scusate il gioco di parole... anzi, no, è voluto) ad aggiungere oltre dieci ore di gameplay e oltre.