XG3 Extreme G Racing
di
Redazione Gamesurf
WIPEOUT SU DUE RUOTE
Prendere confidenza con il sistema di guida di XG3 Extreme G Racing é cosa praticamente immediata. I controlli sono infatti molto elementari e lineari: il pulsante X o lo stick analogico di destra servono a regolare l'accelerazione della moto, mentre lo stick sinistro (o lo sconsigliatissimo pad digitale) serve per modificarne la direzione. I pulsanti L2 ed R2 attivano due aerofreni posti sui due lati della moto, utili (ma non troppo) per modificare repentinamente la direzione di marcia e, utilizzati contemporaneamente, servono a frenare. Ultima finezza relativa al sistema di controllo consiste nel comodo turbo, disponibile in quantità limitata e attivabile tramite il pulsante Cerchio
Chiaramente quella descritta é la configurazione base dei pulsanti, riadattabile a piacimento tramite il menu delle opzioni. In dotazione alla moto c'é anche una mitragliatrice a corto raggio, utile per infastidire i nemici che osano sorpassarci, sebbene effettivamente poco efficace (meglio sostituirla al più presto con qualcosa di più letale, insomma). Sia il turbo sia le armi possono essere ricaricati durante le gare passando su sezioni elettrificate della pista di colore verde o viola, proprio come avveniva per gli scudi in WipEout. Chiaramente ciascuna moto ha una quantità di energia limitata, che viene ridotta a mano a mano dagli attacchi nemici e dagli urti con i bordi della pista o con le moto avversarie: un numero eccessivo di danni può portare a una prematura fine della gara per il proprio pilota
A seconda del piazzamento nelle gare si ottengono dei preziosi crediti che possono essere spesi nell'apposito negozio (XG Mall): missili, mine, cannoni posteriori e scudi extra solo solo alcuni dei simpatici gadget a disposizione dei giocatori, sebbene la moto possa montare solamente tre sistemi di armamento contemporaneamente, ciclabili attraverso la pressione dei tasti L1 ed R1
CURVE, DOSSI E SPIRALI
Chiaramente il design delle piste del gioco si adatta alla particolare natura delle moto, capaci persino di percorrere tratti di circuito "sottosopra" e di sopportare dei salti senza eccessivi problemi. Consci di questo, i programmatori si sono sbizzarriti per creare percorsi godibili e stimolanti, dotati di alcune sezioni particolarmente divertenti da percorrere. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle prime tre piste diponibili nella lega iniziale (chiaramente dedicate ai principianti): é affrontando i circuiti avanzati che si apprezza davvero il lavoro svolto dai designer, anche grazie alla superiori prestazioni dei motori avanzati. Purtroppo gran parte del godimento di guida é frenato dal sistema di controllo del gioco, che appare piuttosto piatto e che non permette un gran numero di finezze
Prendere confidenza con il sistema di guida di XG3 Extreme G Racing é cosa praticamente immediata. I controlli sono infatti molto elementari e lineari: il pulsante X o lo stick analogico di destra servono a regolare l'accelerazione della moto, mentre lo stick sinistro (o lo sconsigliatissimo pad digitale) serve per modificarne la direzione. I pulsanti L2 ed R2 attivano due aerofreni posti sui due lati della moto, utili (ma non troppo) per modificare repentinamente la direzione di marcia e, utilizzati contemporaneamente, servono a frenare. Ultima finezza relativa al sistema di controllo consiste nel comodo turbo, disponibile in quantità limitata e attivabile tramite il pulsante Cerchio
Chiaramente quella descritta é la configurazione base dei pulsanti, riadattabile a piacimento tramite il menu delle opzioni. In dotazione alla moto c'é anche una mitragliatrice a corto raggio, utile per infastidire i nemici che osano sorpassarci, sebbene effettivamente poco efficace (meglio sostituirla al più presto con qualcosa di più letale, insomma). Sia il turbo sia le armi possono essere ricaricati durante le gare passando su sezioni elettrificate della pista di colore verde o viola, proprio come avveniva per gli scudi in WipEout. Chiaramente ciascuna moto ha una quantità di energia limitata, che viene ridotta a mano a mano dagli attacchi nemici e dagli urti con i bordi della pista o con le moto avversarie: un numero eccessivo di danni può portare a una prematura fine della gara per il proprio pilota
A seconda del piazzamento nelle gare si ottengono dei preziosi crediti che possono essere spesi nell'apposito negozio (XG Mall): missili, mine, cannoni posteriori e scudi extra solo solo alcuni dei simpatici gadget a disposizione dei giocatori, sebbene la moto possa montare solamente tre sistemi di armamento contemporaneamente, ciclabili attraverso la pressione dei tasti L1 ed R1
CURVE, DOSSI E SPIRALI
Chiaramente il design delle piste del gioco si adatta alla particolare natura delle moto, capaci persino di percorrere tratti di circuito "sottosopra" e di sopportare dei salti senza eccessivi problemi. Consci di questo, i programmatori si sono sbizzarriti per creare percorsi godibili e stimolanti, dotati di alcune sezioni particolarmente divertenti da percorrere. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle prime tre piste diponibili nella lega iniziale (chiaramente dedicate ai principianti): é affrontando i circuiti avanzati che si apprezza davvero il lavoro svolto dai designer, anche grazie alla superiori prestazioni dei motori avanzati. Purtroppo gran parte del godimento di guida é frenato dal sistema di controllo del gioco, che appare piuttosto piatto e che non permette un gran numero di finezze
XG3 Extreme G Racing
XG3 Extreme G Racing
Gli amanti dei giochi di corse futuristiche si facciano pure avanti: XG3 Extreme G Racing è un videogame che potrebbe piacere molto ai patiti del genere. La giocabilità tutto sommato discreta affiancata a una buona realizzazione tecnica rendono il gioco abbastanza valido da giustificarne un acquisto. Purtroppo la longevità piuttosto bassa e i problemi evidenziati nella recensione ne limitano in gran parte il valore, relegandolo al ruolo di videogame "di passaggio", in attesa di titoli ben più profondi (qualcuno ha detto Wipeout Fusion?). Discreto, ma con un poco di lavoro aggiuntivo sarebbe potuto essere molto più valido e, soprattutto, divertente.