XIII

di Luca 'Lord Axl' Gambino

Un uomo si risveglia frastornato su una spiaggia. Non ricorda niente, il suo passato è stato annullato. Viene raccolto da un bagnina che lo porta al sicuro. Fa' in tempo a consegnargli una chiave che ha ritrovato in una delle tasche, prima che la stessa venga freddata da una scarica di mitra. Da quel momento in poi, l'uomo dovrà cavarsela da solo, ricostruendo la sua identità da zero, fuggendo da chi lo vuole morto a tutti i costi e da chi lo accusa di aver commesso un terribile omicidio.



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E' da questi presupposti che parte e si dipana XIII, il nuovo shooter di casa Ubisoft, di cui si legge e si parla da più di un anno e che ha avuto quindi modo di farsi attendere come pochi altri titoli nel suo genere. Quella appena raccontata è solo la punta di un iceberg che vede coinvolto il nostro protagonista, "incastrato" tra l'FBI, che lo accusa di avere assassinato nientemeno che il Presidente degli Stati Uniti e una misteriosa organizzazione segreta che lo vorrebbe vedere morto, probabilmente perché la sua mente cela segreti che tali devono rimanere.
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L'impostazione classica dell'fps, con la tipica visuale in prima persona, viene quindi impreziosita da una trama tanto classica quanto intrigante, che ruota e coinvolge il nostro XIII in un evolversi degli eventi a metà tra l'omicidio del presidente JF Kennedy (Ricordate Lee Harvey Oswald che continuava a professarsi innocente?), e "Il Prigioniero", dove i membri di una fantomatica società segreta erano soliti chiamarsi non per nome, ma per numero. Dicevamo dell'impostazione di gioco, che ben si adatta a quelle che sono le "esigenze di copione", aggiungendo a quelle che sono le normali dinamiche degli shooter in prima persona, alcune nuove features studiata ad hoc per l'occasione. Ecco quindi che il nostro personaggio potrà non solo utilizzare alcuni oggetti della normale mobilia per stordire o eliminare i suoi nemici, ma potrà prendere alcuni ostaggi da usare come scudo umano, o prendersi in spalla gli avversari abbattuti per nasconderli agli occhi degli altri e organizzare al meglio agguati o tranelli. Non mancherà ovviamente l'utilizzo di particolari ammennicoli, tipici dell'arsenale del perfetto agente segreto e troveremo quindi modo di utilizzare particolari grimaldelli per scassinare le serrature più ostiche e rampini che ci porteranno in alcune situazioni, in zone altrimenti inaccessibili.

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