XIII
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L'armamentario che Steve Roland (Ups, mi sono lasciato scappare il vero nome di XIII), porterà con sé durante l'arco del gioco spazia dalla classica pistola (con o senza silenziatore), all'immancabile bazooka con cui eliminare ingenti quantità di avversari, passando per fucili d'assalto e balestre di precisione (apprezzabile il non essersi appoggiati al banale fucile da cecchino). Non mancheranno anche gli assalti all'arma bianca, dimostrando il talento del nostro Steve come lanciatore di coltelli, così come ci sarà spazio per utilizzare alcune postazioni da fuoco fisse dei nostri avversari, rispettando il cliché imposto dalle ultime produzioni del genere.
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Durante il nostro percorso verso la verità, XIII verrà aiutato da alcuni personaggi che incontrerà durante il suo cammino e che gli forniranno indizi utili a raccogliere le prove della sua innocenza e, soprattutto, frammenti del suo passato (XIII vivrà alcuni flashback che chiarificheranno alcuni punti della trama), in una serie di colpi di scena e ribaltoni degni delle migliori spy story hollywoodiane. Ma così come si confà ad un vero agente segreto, il nostro eroe migliorerà le sua abilità con l'andare del tempo e delle azioni portate a termine, diventando via via sempre più agile, preciso e silenzioso, facilitando (alcune volte anche troppo), la soluzione delle missioni. Queste ultime risultano essere di varia natura e spaziano dalla semplice eliminazione fisica degli avversari, al piazzare una cimice in un telefono "avversario" con conseguente origliata (un classico), alla fuga da una base a dir poco "ermetica". Anche le missioni, quindi vengono impreziosite dalla varietà imposta dalla trama, seguendone quindi i repentini cambi di ritmo e narrazione.
XIII, il videogame, è liberamente tratto da un fumetto di produzione francese, che porta lo stesso nome e che condivide con il titolo Ubisoft le linee guida della trama. Per mantenere la stessa impostazione grafica e rappresentare quindi una sorta di "estensione" dello stesso fumetto, i grafici della Software house d'oltrealpe hanno quindi deciso di utilizzare la tecnica tanto usata (e in alcuni casi abusata) del cell shading che dona a XIII la classica impostazione fumettistica, impreziosita poi dal largo uso del linguaggio onomatopeico che regalerà ai giocatori l'impressione di essere all'interno del fumetto stesso. Il motore grafico utilizzato, quello di Unreal 2 per la cronaca, svolge egregiamente il suo compito, regalando una fluidità eccellente, senza mai cali significativi di frame rate, aiutato anche dall'impostazione grafica che "sgrava" dal calcolo effetti grafici come bump mapping o altri artifici tecnici che in alcuni casi regalano gioie per gli occhi e dolori per la giocabilità (Perché state pensando ad Halo, in questo momento?). Le ambientazioni di gioco, specie quelle in esterni, sono incredibilmente dettagliate malgrado "l'appiattimento" delle texture di gioco, risultando essere particolarmente d'impatto (date un occhiata al livello sulle montagne rocciose e mi darete ragione.)