XIII

XIII
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XIII

Ancora Ubisoft. La piccola Hollywood del campo videoludico, sperduta tra i meandri di una Francia che si affaccia sempre più prepotentemente in questo oceano di squali, propone l'ennesimo gioco da tenere sotto osservazione. Che a poco a poco stia diventando un punto di riferimento per tutti gli appassionati è palese, che continui a riconfermarsi prodotto dopo prodotto, è una piacevole constatazione. Speriamo che anche l'Italia in futuro possa vantare simili software house, ma realtà quali Milestone sono un ben sperare.


Dalle vignette di Van Hamme prende forma quello che milioni di videogiocatori hanno atteso calorosamente, XIII, un fps "insolito" per la sua cosmesi visiva. Il cell shading, un vezzo snobistico, affiancato a onomatopee che si animano su schermo, fossili del passato. Strano il destino? No, beffardo. Se il videogioco trova sempre più punti di contatto col cinema, stavolta cambia rotta e li trova con i fumetti. Con l'opera di Van Hamme, XIII per la precisione. Non più il fumetto raccontato attraverso le vie del videogioco, ma il videogioco raccontato attraverso le vie del fumetto. Qua non parliamo di background, di storia presa e riciclata o di altro, il nostro è un discorso più articolato: è lo stravolgimento dei canoni espressivi del videogioco, che lasciano la scena a quelli del fumetto, e insieme si fondono armoniosamente. Un'unione dal quale scaturisce un fumetto interattivo?

Vagamente lo si potrebbe definire così, pochi storcerebbero il naso dinnanzi a tale affermazione. Il punto che molti non colgono è il lucchetto tolto ad una porta serrata, che conduce a una nuova strada finora poco percorsa, finora poco battuta. Non siamo visionari e non crediamo che quella adottata da Ubisoft sia una rivoluzione copernicana del mondo dei videogiochi, giammai, ma un qualcosa da cui prendere spunto. E in questo mercato multimiliardario, quel che c'è di buono viene sempre copiato, riciclato e riproposto in milioni di salse. Se XIII sarà un successone, prepariamoci a titoli che sfrutteranno le sue caratteristiche salienti, le sue onomatopee che si animano su schermo e i riquadri, che ora ci avvisano della presenza di un nemico, ora ci esplicano la sua morte.

XIII
7.5

Voto

Redazione

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XIII

XIII corre il rischio di diventare una vuota esercitazione di stile, un'esaltazione delle capacità tecniche dei programmatori, abili a ricreare un fumetto interattivo di rara bellezza ed eleganza formale. Una piccola perla dove i canoni del fumetto stesso rubano il posto a quelli del videogioco. Il risultato finale è innovazione: un fumetto digitale che non rinnega la sua anima di videogioco, a cui però da un peso poco notevole. Peccato, altrimenti si sarebbe parlato di capolavoro. Si tratta invece di un gioco divertente, ma che incolla lo spettatore alla sedia solo grazie alla trama, solo grazie alla simbiosi pseudo-cartacea\visiva che si viene a creare.

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