Yu-Gi-Oh! 5DS Tag Force 4

di Tommaso Alisonno
Il fenomeno Yu-Gi-Oh!, l'arcinoto gioco di carte collezionabili prodotto da Konami, si espande nel tempo coinvolgendo sempre più appassionati, e come sempre succede in questi casi (già Magic the Gathering fu sintomatico) non mancano volta per volta le espansioni di mazzi e regole. Nel caso di Yu-Gi-Oh!, inoltre, ciascuna di queste corrisponde alla nascita di una nuova serie anime: arriviamo così alla serie 5D'S, in cui tra le vicende di Yusei Fudo e compagni schierati contro gli “oscuri” nella città satellite vengono introdotti i mostri Synchro.

Ma andiamo con ordine: come nei precedenti Tag Force, il protagonista della storia non sarà lo stesso della serie animata, ma un personaggio anonimo col berretto rosso perennemente calato sul viso (in verità molto poco differente dai suoi predecessori, per non dire identico a parte il simbolo sul berretto). Lo scopo del gioco sarà quello di incontrarsi con gli altri abitanti della città satellite, siano essi personaggi della saga o comuni cittadini, e di cercare di migliorare il vostro rapporto nei loro confronti.



Per fare ciò avrete essenzialmente due sistemi: il dialogo e il duello.
Il dialogo si esplica in tre sottogiochi, il più classico dei quali sarà il quiz a risposta multipla in cui vi verrà posta una domanda su una carta di cui vi verrà presentato il disegno, ad esempio il nome o l'attributo. Il sottogioco sull'andamento dei duelli é una sorta di morra cinese in cui dovremo azzeccare l'atteggiamento corretto con cui reagire alla frase dell'interlocutore, ad esempio gioendo per un suo periodo fortunato o arrabbiandoci per la sua demotivazione. Il terzo sottogioco prevede di dare un consiglio all'interlocutore: per fare ciò dovremo “riordinare” le idee collegando tra loro i concetti “buoni” e “molto buoni” e cercando lievitare quelli “cattivi” e “malvagi”, ovviamente in un tempo limitato.

Le ultime possibilità di dialogo prevedono la possibilità di offrire un regalo all'interlocutore, in modo da migliorare (sempre se azzeccheremo i suoi gusti) la sua predisposizione nei nostri confronti, nonché quella di proporgli di seguirci come partner per il resto della giornata, in modo da poter partecipare a duelli in Tag. Avere un partner é un ottimo modo anche per incrementare la sua stima nei vostri confronti, visto che otterrà gli stessi incrementi di tutte le persone con cui parlerete mentre ve lo porterete appresso.

Il metodo migliore per incrementare la stima rimane comunque quello di vincere dei duelli, anche perché dopotutto é di un card-game che stiamo parlando. Per chi non fosse esperto nel gioco di Yu-Gi-Oh! possiamo provare a fare un piccolo ripasso, ma per i dettagli sarà necessario fare riferimento al tutorial, oltre che alle singole carte. Diciamo pertanto che i duellanti partiranno con 8000 Life Points e avranno a disposizione un mazzo di 40-60 carte, da posizionare (di norma a turno) nel “terreno” di fronte a loro, diviso in cinque spazi per i mostri e cinque per le magie e le trappole, più uno spazio extra per le carte che modificano l'intero campo di gioco.

Al proprio turno, salvo effetti particolari delle carte (che non mancheranno assolutamente di verificarsi), il giocatore potrà calare un singolo mostro e quante magie e trappole vuole. I mostri, manco a dirlo, sono necessari per abbattere i mostri nemici e per infliggere danno ai Life Points dell'avversario; alcuni mostri, più grossi e potenti, necessiteranno di “tributi”, ossia di mostri già in gioco da sacrificare per permetterne l'evocazione, quando non siamo al cospetto di veri e propri mostri “fusione”, calabili solo quando ci sono specifiche carte sul terreno.



La novità della serie, come accennato, sono i mostri Synchro: si tratta di una variazione sul tema dei mostri fusione, decisamente più elastici ma forse meno potenti (sono comunque Mostri con la M maiuscola). I Synchro stanno in un mazzo a parte (denominato Extra Deck) e possono essere calati tributando un mostro di tipo “tuner” più uno o più altri mostri, fino al raggiungimento del livello totale del Synchro (ok, se non siete esperti del gioco dovrete provarlo per capirlo bene...): anche se spesso esistono delle limitazioni, di norma i Synchro sono decisamente più flessibili dei mostri fusione. Le carte magia e trappola, ovviamente, sono necessarie per inserire nel gioco effetti particolari o, viceversa, ostacolare quelli del nemico: nella composizione di un mazzo, di norma circa la metà delle carte rientrano in questa categoria.

Interessante anche l'introduzione della cosiddetta “pesca del destino”: quando un giocatore si ritrova in svantaggio e con meno della metà dei life points, una volta per duello può pescare da una ristretta cerchia di carte specifiche. Questa regola (opzionale) permette di salvarsi da una situazione critica, e rende i duelli meno scontati sul finale. Nei duelli Tag la procedura di gioco é la medesima, coi due partners che condividono il terreno di gioco (e quindi mostri e magie calate) ed il cimitero, alternandosi al tavolo all'inizio di ogni loro turno.

La realizzazione tecnica é piuttosto elementare in tutta la fase esplorativa, visto che tutti gli ambienti sono in 2d Super-Deformed, e gran parte degli elementi sono riciclati dai precedenti Tag Force. Anche l'ambiente di duello é spudoratamente riciclato, anche se naturalmente le animazioni dei personaggi sono nuove in quanto relative alla serie 5D'S. Il risultato é comune gradevole e funzionale. Discreto anche il sonoro, con musiche sempre presenti e mai invasive, sebbene alla lunga i temi tendenti al Techno e all'House possano essere un po' assillanti. Totalmente assente il doppiaggio, i testi sono tradotti in Italiano in maniera corretta e fluente.

Il sistema di gioco non si apprende in un paio di partite: a meno che non siate già competenti nel regolamento di Yu-Gi-Oh! avrete bisogno di diverse mazzate prima di riuscire a districarvi tra i cavilli, senza contare che dovrete spendere svariati deck-point prima di poter realizzare un mazzo che differisca seriamente da quello di default. Oltretutto, il fatto che tutti gli avversari con cui avrete a che fare abbiano dei mazzi “settatissimi” (ossia con le carte esatte e precise per fare quello che vogliono) renderà a volte frustrante l'esperienza: vi sembrerà proprio che a voi non esca mai la carta che vi serve, mentre all'avversario arrivi regolarmente.

Le cose migliorano sensibilmente in Tag, visto che associandovi con un partner già “settato” potrete dedicarvi al ruolo del “gregario di supporto” e vincere così qualche sfida, anche contro nemici impegnativi. Insomma: all'inizio é probabilmente conveniente realizzare un mazzo da supporto per giocare in Tag e guadagnare i punti necessari per comprare le carte e realizzare un mazzo come si deve. In tutto questo, ciò che ci guadagna é senza dubbio la longevità, anche perché quando finalmente sarete pronti alle sfide serie, scoprirete che sono veramente tante, e portare tutte le relazioni al massimo é tutt'altro che breve.
In conclusione, un titolo funzionalmente ben fatto, anche se tecnicamente molto riciclato, che non mancherà di attirare i fan del card game, e magari incuriosirà i non addetti ai lavori, con l'innegabile vantaggio di non dover spendere soldini veri per l'acquisto di ogni mazzo di carte...