Zombi
di
Luca Gambino
Probabilmente molti di voi si ricorderanno di Zombi U, il titolo Ubisoft proposto come vertice della lineup iniziale di WiiU. Probabilmente lo ricorderete perché anche a fronte di un titolo tutto sommato gradevole, ma non eccezionale, ebbe un riscontro di vendite a dir poco disastroso, tanto da instillare in Ubisoft la volontà di abbondanare, e di corsa, le pubblicazioni esclusive sulla nuova console Nintendo.
Eppure il titolo non era tutto questo disastro, anzi. Se volete farvi un'idea del nostro pensiero, potete leggervi la recensione del nostro Paolo Mulas che, in soldoni, ci racconta di un gioco capace di sfruttare a dovere il nuovo sistema di controllo del WiiU, anche se da un punto di vista tecnologico, il prodotto Ubisoft pagava già lo scotto di non essere all'altezza di quanto da lì a poco si sarebbe visto sulle console next gen.
Quello che ci troviamo di fronte, inutile girarci intorno, é un tentativo da parte di Ubisoft, di saggiare il polso dell'utenza next gen per capire se Zombi (ovviamente nel passaggio di generazione la "U" é andata perduta), può trovare spazio in un mercato che nel frattempo ha visto l'arrivo di autentici mostri sacri come Dying Light.
Il tentativo é di per sé apprezzabile, anche perché al prezzo di 19€ sul mercato digitale, vi potete portare a casa un First Person Survival Horror di discreta caratura, impegnativo e cattivo quanto basta per tenervi impegnati per un bel pò di tempo. Il problema, tralasciando l'impari confronto proprio Dying Light, é che nel frattempo Ubisoft non si é impegnata nemmeno un pò a dare una rinfrescata all'aspetto tecnico del gioco, lasciandolo quindi nelle identiche condizioni con cui si é presentato su WiiU, risultando quindi davvero poco appetibile a livello estetico.
Certo, non sarà un polygon count poverissimo e texture slavate e prive di dettagli ad allontanare i fan dei survival horror. Il problema più importante, a nostro giudizio, é vengono a mancare proprio quei meccanismi legati al sistema di controllo (sviluppato attorno al pad del WiiU) che vengono proprio a mancare e di cui si sente la necessità praticamente fin dal primo momento. Certo, le funzioni più importanti sono state riproposte rimappando adeguatamente il pad Ps4 o One, ma utilizzare il tablet WiiU come schermo per lo scanner, o gestire in maniera dinamica l'inventario é un'esperienza che non é stata adeguatamente riproposta sulle console next gen.
E sono proprio queste operazioni che rappresentano il vero tallone d'Achille dell'intera produzione, dal momento che aggiungono lentezza e macchinosità ad un titolo che già di per sé non si dimostra per niente agile. Anzi. L'introduzione di animazioni ad hoc per il looting dei cadaveri o la gestione dell'inventario, rappresentano rallentamenti non necessari all'interno di una dinamica di gioco già di per sé non velocissima.
RImane inalterato invece il gameplay, che ci vuole attenti osservatori ed esploratori degli ambienti circostanti, alla continua ricerca di elementi utili per eliminare nemici via via sempre più coriacei, centellinando preziosi proiettili per le poche armi a disposizione. In particolare é rimasta inalterata la caratteristica che ci vuole ricominciare daccapo la nostra avventura, nei panni di un nuovo personaggio, nel momento in cui saremo uccisi dal nemico.
Esistono, ovviamente, dei punti di salvataggio (dove, di norma, troveremo anche dei tavoli da lavoro per l'upgrade delle armi), ma se saremo sopraffatti dagli avversari, dovremo riniziare direttamente dal punto d'origine del gioco. Anche se troveremo diversi punti di “fast travel”, sparsi per la mappa, riniziare praticamente daccapo non é per niente piacevole, ragion per cui l'approccio al gioco dev'essere visto in ottica molto conservativa e ponderata.
Conservare gelosamente le munizioni, upgradare le armi quando possibile e, cosa consentita dal gioco, cercare un approccio stealth quando possibile saranno pratiche altamente consigliate se non volete risvegliarvi continuamente nel vostro compound originale.
Tutti questi elementi fanno di Zombi un titolo impegnativo, non banale e che richiederà il vostro impegno per essere portato a compimento. Resta il fatto che, rispetto a ZombiU, il lavoro di adattamento alle console nextgen tradisce un impegno non adeguato, limitandosi a convertire il titolo originale senza apportare nessun miglioramento apprezzabile sotto il profilo tecnico/estetico o relativo al gameplay. Anzi, la mancanza del controller originale del WiiU, attorno a cui era stato concepito il gioco, aggrava sul titolo una certa macchinosità nelle operazioni che di sicuro non lo avvantaggiano.
Insomma, Zombi é un esperimento riuscitò a metà, che da una parte propone un titolo capace comunque di appassionare e impegnare, ma che risente di un adattamento tecnico non all'altezza e un gameplay che sente la mancanza del sistema di controllo originale. Certo é che per 19€ su PSN o Live, si può anche correre il rischio e magari ritrovarsi un titolo capace di fare compagnia in questo ultimo scorcio d'estate, in attesa di titoli ben più importanti.
Eppure il titolo non era tutto questo disastro, anzi. Se volete farvi un'idea del nostro pensiero, potete leggervi la recensione del nostro Paolo Mulas che, in soldoni, ci racconta di un gioco capace di sfruttare a dovere il nuovo sistema di controllo del WiiU, anche se da un punto di vista tecnologico, il prodotto Ubisoft pagava già lo scotto di non essere all'altezza di quanto da lì a poco si sarebbe visto sulle console next gen.
Quello che ci troviamo di fronte, inutile girarci intorno, é un tentativo da parte di Ubisoft, di saggiare il polso dell'utenza next gen per capire se Zombi (ovviamente nel passaggio di generazione la "U" é andata perduta), può trovare spazio in un mercato che nel frattempo ha visto l'arrivo di autentici mostri sacri come Dying Light.
Il tentativo é di per sé apprezzabile, anche perché al prezzo di 19€ sul mercato digitale, vi potete portare a casa un First Person Survival Horror di discreta caratura, impegnativo e cattivo quanto basta per tenervi impegnati per un bel pò di tempo. Il problema, tralasciando l'impari confronto proprio Dying Light, é che nel frattempo Ubisoft non si é impegnata nemmeno un pò a dare una rinfrescata all'aspetto tecnico del gioco, lasciandolo quindi nelle identiche condizioni con cui si é presentato su WiiU, risultando quindi davvero poco appetibile a livello estetico.
Certo, non sarà un polygon count poverissimo e texture slavate e prive di dettagli ad allontanare i fan dei survival horror. Il problema più importante, a nostro giudizio, é vengono a mancare proprio quei meccanismi legati al sistema di controllo (sviluppato attorno al pad del WiiU) che vengono proprio a mancare e di cui si sente la necessità praticamente fin dal primo momento. Certo, le funzioni più importanti sono state riproposte rimappando adeguatamente il pad Ps4 o One, ma utilizzare il tablet WiiU come schermo per lo scanner, o gestire in maniera dinamica l'inventario é un'esperienza che non é stata adeguatamente riproposta sulle console next gen.
E sono proprio queste operazioni che rappresentano il vero tallone d'Achille dell'intera produzione, dal momento che aggiungono lentezza e macchinosità ad un titolo che già di per sé non si dimostra per niente agile. Anzi. L'introduzione di animazioni ad hoc per il looting dei cadaveri o la gestione dell'inventario, rappresentano rallentamenti non necessari all'interno di una dinamica di gioco già di per sé non velocissima.
RImane inalterato invece il gameplay, che ci vuole attenti osservatori ed esploratori degli ambienti circostanti, alla continua ricerca di elementi utili per eliminare nemici via via sempre più coriacei, centellinando preziosi proiettili per le poche armi a disposizione. In particolare é rimasta inalterata la caratteristica che ci vuole ricominciare daccapo la nostra avventura, nei panni di un nuovo personaggio, nel momento in cui saremo uccisi dal nemico.
Esistono, ovviamente, dei punti di salvataggio (dove, di norma, troveremo anche dei tavoli da lavoro per l'upgrade delle armi), ma se saremo sopraffatti dagli avversari, dovremo riniziare direttamente dal punto d'origine del gioco. Anche se troveremo diversi punti di “fast travel”, sparsi per la mappa, riniziare praticamente daccapo non é per niente piacevole, ragion per cui l'approccio al gioco dev'essere visto in ottica molto conservativa e ponderata.
Conservare gelosamente le munizioni, upgradare le armi quando possibile e, cosa consentita dal gioco, cercare un approccio stealth quando possibile saranno pratiche altamente consigliate se non volete risvegliarvi continuamente nel vostro compound originale.
Tutti questi elementi fanno di Zombi un titolo impegnativo, non banale e che richiederà il vostro impegno per essere portato a compimento. Resta il fatto che, rispetto a ZombiU, il lavoro di adattamento alle console nextgen tradisce un impegno non adeguato, limitandosi a convertire il titolo originale senza apportare nessun miglioramento apprezzabile sotto il profilo tecnico/estetico o relativo al gameplay. Anzi, la mancanza del controller originale del WiiU, attorno a cui era stato concepito il gioco, aggrava sul titolo una certa macchinosità nelle operazioni che di sicuro non lo avvantaggiano.
Insomma, Zombi é un esperimento riuscitò a metà, che da una parte propone un titolo capace comunque di appassionare e impegnare, ma che risente di un adattamento tecnico non all'altezza e un gameplay che sente la mancanza del sistema di controllo originale. Certo é che per 19€ su PSN o Live, si può anche correre il rischio e magari ritrovarsi un titolo capace di fare compagnia in questo ultimo scorcio d'estate, in attesa di titoli ben più importanti.
Zombi
6.5
Voto
Redazione
Zombi
Quello di Zombi é un esperimento riuscito a metà. Da una parte c'é sicuramente un titolo che aveva lasciato un buon ricordo negli utenti WiiU, grazie ad un gameplay ben congegnato e perfettamente integrato con il peculiare sistema di controllo Nintendo, ma che qui risente invece di una standardizzazione nei comandi che lo penalizza. Dall'altra c'é una conversione tecnica 1:1 che stona enormemente con le produzioni attuali e che ovviamente risulta meno attrattivo. Soprattutto, con offerte come Dying Light sul mercato (e con l'espansione in arrivo), Zombi rischia di rimanere schiacciato sotto il peso di una produzione sicuramente non all'altezza. Se avete 20€ per una scommessa, allora provatelo. Potrebbe anche piacervi, alla fine.