Zombi U
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Tra i titoli di lancio del Wii U un ruolo di primo piano spetta certamente a ZombiU. Il gioco Ubisoft fin dalla sua presentazione all'E3 2012 é stato quello che più di tutti gli altri é riuscito nel concreto a farci capire e scoprire alcune delle interessanti caratteristiche del GamePad della nuova console di Nintendo. ZombiU é stato quindi insignito dagli addetti ai lavori come il manifesto stesso della portata (si spera) rivoluzionaria del tablet controller.
Un grande onore dunque, ancor più per un titolo prodotto da terze parti, che ha generato attorno a sé aspettative decisamente alte. Abbiamo tante volte parlato della convergenza dei generi, un processo che ha riguardato anche la stragrande maggioranza dei survival horror prodotti negli ultimi anni che strizzavano spesso un occhio ai titoli d'azione ed un altro agli sparatutto, relegando invece tanti degli aspetti un tempo caratterizzanti del genere ad un ruolo marginale. A dispetto di una visuale in prima persona che può trarre in inganno, ZombiU può invece essere definito come il survival horror per antonomasia, dove la trama é solo accessoria (Londra é infestata da orde di zombie infetti), e dove i protagonisti non vogliono sventare nessun complotto ma unicamente sopravvivere.
Parliamo di protagonisti al plurale perché nella campagna principale é inevitabile dover controllare dei personaggi differenti, dato che in caso di morte (e state tranquilli, capiterà anche a voi), bisognerà riprendere l'avventura con un nuovo personaggio. Di questi sapremo di volta in volta soltanto nome, cognome e professione, ma é proprio la sensazione di guidare delle persone comuni disperate a infondere al gioco un'atmosfera cupa ed avvolgente. Quando si riparte i progressi nel gioco rimarranno per fortuna salvati, ma le statistiche risulteranno azzerate e tutti gli oggetti recuperati resteranno nello zaino del nostro “predecessore” ormai tramutatosi in zombie. Se si vuole dunque riprenderne il possesso bisognerà, dunque, tornare sui propri passi e mandare a miglior vita il nostro passato.
Nonostante in molte occasioni non si faccia neppure in tempo ad affezionarsi al malcapitato di turno, si rimane comunque incollati a seguire l'evolversi delle vicende grazie a Prepper, un misterioso individuo di cui possiamo soltanto udire la voce, che per certi versi può essere considerato il vero protagonista del gioco dato che la sua é l'unica presenza costante all'interno del gioco (zombie a parte). Attraverso il GamePad, Prepper proverà a guidarci a distanza nei vicoli bui di Londra e negli intricati cunicoli dell'underground, dandoci di volta in volta dei nuovi obiettivi e dei preziosi consigli per sopravvivere.
La sua voce esce direttamente dal GamePad contribuendo notevolmente all'immersione nel gioco, ma questo é soltanto uno degli innovativi utilizzi del controller. In primis il GamePad può essere utilizzato per effettuare degli scan nell'ambiente circostante, alla ricerca di elementi con cui interagire o oggetti da recuperare; soprattutto negli ambienti più scuri diventa quasi d'obbligo rivolgere spesso lo sguardo verso il secondo schermo per poter capire come avanzare.
Inoltre il touch screen viene utilizzato costantemente anche per mostrare una mappa dell'area, ed attivando il radar si potrà avere una percezione migliore sulla posizione dei nemici.
In altre circostanze però, l'utilizzo del GamePad non ci é parso così logico, mostrando il fianco a diverse critiche per quel che riguarda alcuni tipi d'interazione. Aprire un tombino, rimuovere delle assi di legno o fare una puntura con una siringa sono tre azioni che richiederanno al giocatore lo stesso tipo di movimento, una banale sequenza di colpetti sullo schermo.
Niente di drammatico ovviamente, che però fa storcere un po' il naso in un gioco votato ad un certo tipo di realismo. Uno degli aspetti maggiormente caratterizzanti del gameplay é dato dall'elevato livello di difficoltà dell'avventura, persino se settata al minimo. Morire in ZombiU é dannatamente facile, ed anche se in molti frangenti delle nostre peregrinazioni saremo soli, gli zombie potranno spuntare -spesso in gruppo- da un momento all'altro.
Un grande onore dunque, ancor più per un titolo prodotto da terze parti, che ha generato attorno a sé aspettative decisamente alte. Abbiamo tante volte parlato della convergenza dei generi, un processo che ha riguardato anche la stragrande maggioranza dei survival horror prodotti negli ultimi anni che strizzavano spesso un occhio ai titoli d'azione ed un altro agli sparatutto, relegando invece tanti degli aspetti un tempo caratterizzanti del genere ad un ruolo marginale. A dispetto di una visuale in prima persona che può trarre in inganno, ZombiU può invece essere definito come il survival horror per antonomasia, dove la trama é solo accessoria (Londra é infestata da orde di zombie infetti), e dove i protagonisti non vogliono sventare nessun complotto ma unicamente sopravvivere.
Parliamo di protagonisti al plurale perché nella campagna principale é inevitabile dover controllare dei personaggi differenti, dato che in caso di morte (e state tranquilli, capiterà anche a voi), bisognerà riprendere l'avventura con un nuovo personaggio. Di questi sapremo di volta in volta soltanto nome, cognome e professione, ma é proprio la sensazione di guidare delle persone comuni disperate a infondere al gioco un'atmosfera cupa ed avvolgente. Quando si riparte i progressi nel gioco rimarranno per fortuna salvati, ma le statistiche risulteranno azzerate e tutti gli oggetti recuperati resteranno nello zaino del nostro “predecessore” ormai tramutatosi in zombie. Se si vuole dunque riprenderne il possesso bisognerà, dunque, tornare sui propri passi e mandare a miglior vita il nostro passato.
Nonostante in molte occasioni non si faccia neppure in tempo ad affezionarsi al malcapitato di turno, si rimane comunque incollati a seguire l'evolversi delle vicende grazie a Prepper, un misterioso individuo di cui possiamo soltanto udire la voce, che per certi versi può essere considerato il vero protagonista del gioco dato che la sua é l'unica presenza costante all'interno del gioco (zombie a parte). Attraverso il GamePad, Prepper proverà a guidarci a distanza nei vicoli bui di Londra e negli intricati cunicoli dell'underground, dandoci di volta in volta dei nuovi obiettivi e dei preziosi consigli per sopravvivere.
La sua voce esce direttamente dal GamePad contribuendo notevolmente all'immersione nel gioco, ma questo é soltanto uno degli innovativi utilizzi del controller. In primis il GamePad può essere utilizzato per effettuare degli scan nell'ambiente circostante, alla ricerca di elementi con cui interagire o oggetti da recuperare; soprattutto negli ambienti più scuri diventa quasi d'obbligo rivolgere spesso lo sguardo verso il secondo schermo per poter capire come avanzare.
Inoltre il touch screen viene utilizzato costantemente anche per mostrare una mappa dell'area, ed attivando il radar si potrà avere una percezione migliore sulla posizione dei nemici.
In altre circostanze però, l'utilizzo del GamePad non ci é parso così logico, mostrando il fianco a diverse critiche per quel che riguarda alcuni tipi d'interazione. Aprire un tombino, rimuovere delle assi di legno o fare una puntura con una siringa sono tre azioni che richiederanno al giocatore lo stesso tipo di movimento, una banale sequenza di colpetti sullo schermo.
Niente di drammatico ovviamente, che però fa storcere un po' il naso in un gioco votato ad un certo tipo di realismo. Uno degli aspetti maggiormente caratterizzanti del gameplay é dato dall'elevato livello di difficoltà dell'avventura, persino se settata al minimo. Morire in ZombiU é dannatamente facile, ed anche se in molti frangenti delle nostre peregrinazioni saremo soli, gli zombie potranno spuntare -spesso in gruppo- da un momento all'altro.