Zombi U

di Paolo Mulas
Le munizioni per le varie armi da fuoco (ma sarà difficile trovarne o riuscire a conservarne più di un paio) sono merce rara e per cercare di centellinarle dovremo quando possibile farci strada a colpi di mazza da cricket, l'arma bianca che avremo di default.
Peccato però che i combattimenti ravvicinati siano piuttosto elementari e limitati, dato che gli attacchi a disposizione sono soltanto due più un terzo per finire i non morti una volta sbattuti a terra. Questo ovviamente si ripercuote anche sulla varietà dei combattimenti stessi, che tendono in molti casi a ripetersi anche per le poche tipologie di nemici presenti.


La difficoltà é legata anche alla gestione dell'inventario (rappresentato sempre dal touch screen) volutamente realistica tanto che anche quando dovremo selezionare qualcosa dal menù potremo fatalmente distrarci interagendo sul secondo schermo senza accorgerci di eventuale attacchi. Questa poca accessibilità del gioco ne limita certamente il bacino di utenza, ma va vista più come una libera (seppur a tratti estrema) scelta degli sviluppatori che come difetto.
ZombiU é un titolo difficile dunque, a tratti claustrofobico, dove nonostante la linearità dell'incedere e delle missioni (generalmente limitate al raggiungimento di un determinato luogo o al recupero di un particolare oggetto), é comunque facile perdere l'orientamento in alcuni frangenti. Per poter avanzare é sicuramente necessario armarsi di pazienza nei momenti più frustranti spesso legati ad una morte che ci costringerà nuovamente a lunghe scarpinate per le strade di una Londra mai così cupa, dove avremo modo di riconoscere con facilità alcuni dei luoghi più famosi della città.

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Il gioco ha comunque del fascino, dettato anche dall'ambientazione, che vi spingerà ad andare avanti (soprattutto nella speranza di scoprire qualcosa su Prepper), e tra una ri partenza e l'altra occorreranno almeno una quindicina di ore per poter arrivare agli agognati titoli di coda. In alternativa alla modalità principale il gioco offre una vera e propria sfida di sopravvivenza dove se si muore bisogna ricominciare il gioco da capo ( si vocifera che nemmeno gli sviluppatori di Ubisoft Montreal siano usciti indenni da questa opzione), mentre é possibile anche giocare contro ad un amico (armato di Controller Pro o Wii Mote e nunchuk) in un alternativo gioco al massacro, buono per qualche pomeriggio. Se ZombiU può comunque essere considerato il portabandiera di alcune delle più interessanti potenzialità del GamePad, lo stesso non si può dire per quel che riguarda la potenza grafica del Wii U. Il design in generale può anche essere apprezzato, ma le texture ed i modelli poligonali avrebbero sicuramente beneficiato di maggior attenzione, ed in questo caso siamo ad un livello sotto standard anche per un titolo che si può definire di primissima generazione. Più che altro deludono le limitatissime possibilità d'interazione con l'ambiente circostante, dove non si può rompere (giusto a titolo d'esempio) praticamente nulla. Sul lato tecnico decisamente meglio il sonoro; ottima la scelta di dividere gli effetti tra televisore e GamePad, inoltre il gioco é completamente localizzato in italiano.

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ZombiU é un titolo sicuramente coraggioso, coinvolgente, pieno di trovate interessanti e di spunti innovativi che fanno ben sperare sulle prossime iterazioni del GamePad. Il gioco é anche volutamente molto ostico (che beninteso non é un difetto) ma dà purtroppo in alcuni frangenti l'impressione di essere stato realizzato un po' frettolosamente (soprattutto la realizzazione tecnica e per alcune idee che appaiono quantomeno monche) per non mancare al debutto del Wii U.