Zombie Revenge

di Redazione Gamesurf
I personaggi sono realizzati discretamente, molto dettagliati ma con delle animazioni un po' legnose. In linea di massima le ambientazioni in cui ci si troverà a gironzolare sono comunque molto ben fatte e, soprattutto, parecchio varie. Si va dalla città iniziale a un treno in corsa, da un bosco infestato alla villa del primo House Of The Dead. Questa varietà di ambientazioni oltre che di situazioni di gioco (si veda ad esempio la fase finale del livello ambientato sul treno) aiuta sicuramente a mantenere alto il livello d'interesse del giocatore e, quindi, la longevità. Proprio a proposito di longevità, ci terrei a fare un discorsetto: nel menu delle opzioni é possibile settare il livello di difficoltà (da very easy a very hard) e il numero di crediti a disposizione (da 1 a 9, più la possibilità di metterli infiniti). Ovvio che se giocate a livello very easy con crediti illimitati ci metterete veramente poco a portare a termine il tutto. Ma poi non lamentatevi della scarsa longevità. Il mio consiglio é di giocare da soli a livello hard o in due a livello normal (le cose diventano molto più complicate quando si gioca in due, con nemici molto più resistenti e numero di crediti da dividere fra i giocatori). Per il numero di crediti, eliminando dalla vostra mente l'opzione unlimited, regolatevi a piacimento, ma tenete conto che nove non sono certo troppi. In questo modo il gioco diventa discretamente difficile e impegnativo, offrendo la classica sfida da gioco arcade: quella che ad ogni partita vi permette di andare un po' più avanti, di conquistare qualche metro in più e di sudarvi ben bene la sequenza finale e la conseguente massima soddisfazione. Poi ognuno faccia quel che vuole

Prima di chiudere mi sento in dovere di parlare abbastanza ampiamente del sistema di controllo che mostra una certa intenzione dei programmatori di portare una certo livello di innovazione del genere (pur senza operare chissà quale rivoluzione) anche a scapito di un po' di immediatezza. Fondamentalmente, oltre ovviamente alla croce direzionale (o allo stick analogico, come vi pare), si utilizzano tre tasti. Uno per correre e parare i ceffoni avversari e due per colpire. Questi due tasti sono assegnati rispettivamente alla mano sinistra e a quella destra del personaggio. Nella destra tenete la pistola, la sinistra é invece libera per sferrar ceffoni, agitare oggetti contundenti e imbracciare armi da fuoco secondarie. Alternando i tre tasti potrete effettuare le poche combo che avete a disposizione (tutte comunque molto semplici da eseguire) che vi permetteranno di alternare l'uso di calci e pugni di destro e sinistro o realizzare mosse particolari (come la classica super mossa drena-energia presente in ogni picchiaduro che si rispetti dai tempi di Final Fight). Mantenendo a lungo la pressione su uno dei due tasti di attacco si possono realizzare le varie prese (ogni personaggio ne ha più di una) che, oltretutto, in alcune situazioni cambiano ulteriormente