Zone Of the Enders
di
Redazione Gamesurf
Dopo una breve, ma coreografica e spettacolare introduzione il nome di Hideo Kojima (Mr. Metal Gear Solid) fa la sua trionfale entrata in scena, sotto la pomposa dicitura "producedy by". Obiettivo pienamente centrato per Konami: ormai anche le piastrelle pensano che Zone Of the Enders (Z.O.E. per gli amici) sia "il nuovo gioco di quello che ha fatto Metal Gear Solid". Per dovere di cronaca e di verità riportiamo la situazione alla sua naturale posizione: Hideo Kojima ha supervisionato la lavorazione di Z.O.E., si é offerto quale "produttore" (in un senso quasi musicale del termine), ma non ha effettivamente messo poi particolare parola sullo sviluppo reale del gioco (per ulteriori delucidazioni fate pure riferimento a Noriaki Okamura, game designer in capo di Z.O.E., già al lavoro su Policeanuts)
La stessa schermata dei titoli, la gestione e la presentazione dei menu, la musica che fa da sottofondo alla schermata d'apertura del gioco, tutto richiama alla mente Metal Gear Solid. Konami sta evidentemente cercando di capitalizzare al massimo quella che si é rivelata la sua gallina dalle uova d'oro negli ultimi anni, assieme al sempre intoccabile Winning Eleven/ISS Pro. Il rischio, ora come ora, é che la casa della piccola onda non si fossilizzi su se stessa, chiudendosi a riccio sul meritatissimo successo di Metal Gear Solid, dato che Z.O.E. appare (in questo senso) quasi una grossa estensione commerciale del chiacchieratissimo Metal Gear Solid 2, si veda anche la validissima demo del suddetto gioco inclusa nella confezione. Ma siamo qui convenuti per parlare di Zone Of the Enders. E così sia
I TRE GRANDI COLOSSI
Avete provato, anche vostor malgrado, a rivolgere la parola a qualche "utente-PS2" negli ultimi tempi? Con buona probabilità l'argomento tipico della conversazione (la cronica mancanza di reali "Killer Application" per il 128 bit Sony) é stato immediatamente distrutto con tre cannonate, in ordine cronologico di pubblicazione: Z.O.E., Gran Turismo 3, Metal Gear Solid 2
La stessa schermata dei titoli, la gestione e la presentazione dei menu, la musica che fa da sottofondo alla schermata d'apertura del gioco, tutto richiama alla mente Metal Gear Solid. Konami sta evidentemente cercando di capitalizzare al massimo quella che si é rivelata la sua gallina dalle uova d'oro negli ultimi anni, assieme al sempre intoccabile Winning Eleven/ISS Pro. Il rischio, ora come ora, é che la casa della piccola onda non si fossilizzi su se stessa, chiudendosi a riccio sul meritatissimo successo di Metal Gear Solid, dato che Z.O.E. appare (in questo senso) quasi una grossa estensione commerciale del chiacchieratissimo Metal Gear Solid 2, si veda anche la validissima demo del suddetto gioco inclusa nella confezione. Ma siamo qui convenuti per parlare di Zone Of the Enders. E così sia
I TRE GRANDI COLOSSI
Avete provato, anche vostor malgrado, a rivolgere la parola a qualche "utente-PS2" negli ultimi tempi? Con buona probabilità l'argomento tipico della conversazione (la cronica mancanza di reali "Killer Application" per il 128 bit Sony) é stato immediatamente distrutto con tre cannonate, in ordine cronologico di pubblicazione: Z.O.E., Gran Turismo 3, Metal Gear Solid 2
Zone Of the Enders
8
Voto
Redazione
Zone Of the Enders
Zone Of the Enders è innegabilmente un buon gioco. La padronanza da parte di Konami dell'hardware Sony viene evidenziata dall'ottimo aspetto grafico, capace di offrire momenti di rara intensità e spettacolarità. Purtroppo non si può considerare Z.O.E. il gioco che lancerà ufficialmente la PS2 nell'olimpo delle console (perlomeno non per meriti puramente "giocosi"), dato che manca di varietà e longevità per riuscire a rappresentare un acquisto consigliato indistintamente a tutti i giocatori. Ma d'altro canto se adorate robottoni, manga e OAV in generale Z.O.E. è probabilmente l'acquisto che dovete fare: il titolo Konami offre un ottimo studio dei mecha protagonisti, degli scontri degni dei migliori cartoni anni '80 e un'azione generalmente davvero di ottima fattura, un gioco d'azione che "finché dura" sa dare discrete soddisfazioni.
Non è un gioco consigliato senza riserve, non è forse quello che tutti si aspettavano, ma rimane sicuramente un buon acquisto per la vostra ludoteca.
Non è un gioco consigliato senza riserve, non è forse quello che tutti si aspettavano, ma rimane sicuramente un buon acquisto per la vostra ludoteca.