Zone of the enders: The 2nd Runner
di
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Quando nel lontano 2001 fu presentato il primo ZOE, lo stupore per un titolo di siffatta natura fu pari solamente alla delusione per una longevità ridotta ai minimi termini. Ora, a distanza di qualche anno, il maestro Hideo Kojima ha deciso, come sua abitudine, di stupire ancora una volta il popolo videoludico presentando al mondo il nuovo ZOE 2 , titolo che si pone come il nuovo punto di riferimento per gli action game ispirati ai mech.
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Un po' di storia
2174 AD. Sono passati quattro anni dal conflitto per il possesso dell'Orbital Frame Jeuthy e del suo alterego Anubis (due potenti mech da battaglia in grado di utilizzare l'incredibile potenza di cui dispone il minerale Metatron) tra le forze di BARHAM e quelle terrestri della Special Force svoltosi sulla colonia spaziale di Antilia. Un nuovo esercito di Orbital Frames sotto il commando delle forze di BAHRAM e sviluppato usando il design di base di Anubis, ha ormai messo in ginocchio le forze di difesa terresti e tenta con tutti i mezzi di impossessarsi del secondo Orbital Frame nascosto dal giovane Leo, pilota del Jeyuthy, in una landa desolata sulla luna gioviana Callisto . Per la realizzazione del progetto Aumaan (un'arma in gradi di spazzare via un intero pianeta con un solo colpo) il comandare delle forze BAHRAM Nohman ha infatti bisogno di poter disporre della potenza combinata dei due Orbital Frame e del Metatron.
Anubis, Jeuthy, il progetto Aumaan. La battaglia per il destino di Marte sta per iniziare.
Un titolo più maturo
I detrattori del primo ZOE, concentrarono parte delle critiche sulla mancanza di un protagonista di un certo spessore. Il giovanissimo Leo era ritenuto dai più come un personaggio troppo fragile per poter contrastare la potenza del Jeuthy,. Kojima ha quindi deciso di eseguire un brusco cambio di rotta, inserendo in ZOE 2 un protagonista molto più in linea con un titolo di questo calibro. Il giovanissimo Leo ha infatti lasciato il posto a Dingo Egret, un ex pilota delle forze di BAHRAM coinvolto suo malgrado in una guerra che non considera più un problema suo. Dingo è un tipo rude e schivo, noncurante del mondo che lo circonda, irruente quanto basta per pilotare e gestire al meglio il Jeuthy, un arma dall'inaudita potenza. Sarà lui l'ago della bilancia del destino del mondo, una responsabilità che solo un uomo del suo carisma sarebbe in grado di sopportare.
Cosa c'è di nuovo
Il periodo intercorso tra il primo ed il secondo capitolo della saga, ha permesso al team di sviluppo di inserire una lunga serie di features pensate inizialmente per il prequel e che per motivi di tempo non furono messe in pratica. L'orbital Frame può finalmente disporre di un arsenale bellico decisamente rinnovato, in cui si segnala l'introduzione del nuovo sistema di gestione delle armi secondarie. Fruibile attraverso la semplice pressione di un tasto ( tanto pratico quanto rapido ed adatto per un gioco frenetico di questa portata), tale sistema offre la possibilità di avere un approccio più vario alle differenti missioni che vi troverete ad affrontare.
Quando nel lontano 2001 fu presentato il primo ZOE, lo stupore per un titolo di siffatta natura fu pari solamente alla delusione per una longevità ridotta ai minimi termini. Ora, a distanza di qualche anno, il maestro Hideo Kojima ha deciso, come sua abitudine, di stupire ancora una volta il popolo videoludico presentando al mondo il nuovo ZOE 2 , titolo che si pone come il nuovo punto di riferimento per gli action game ispirati ai mech.
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Un po' di storia
2174 AD. Sono passati quattro anni dal conflitto per il possesso dell'Orbital Frame Jeuthy e del suo alterego Anubis (due potenti mech da battaglia in grado di utilizzare l'incredibile potenza di cui dispone il minerale Metatron) tra le forze di BARHAM e quelle terrestri della Special Force svoltosi sulla colonia spaziale di Antilia. Un nuovo esercito di Orbital Frames sotto il commando delle forze di BAHRAM e sviluppato usando il design di base di Anubis, ha ormai messo in ginocchio le forze di difesa terresti e tenta con tutti i mezzi di impossessarsi del secondo Orbital Frame nascosto dal giovane Leo, pilota del Jeyuthy, in una landa desolata sulla luna gioviana Callisto . Per la realizzazione del progetto Aumaan (un'arma in gradi di spazzare via un intero pianeta con un solo colpo) il comandare delle forze BAHRAM Nohman ha infatti bisogno di poter disporre della potenza combinata dei due Orbital Frame e del Metatron.
Anubis, Jeuthy, il progetto Aumaan. La battaglia per il destino di Marte sta per iniziare.
Un titolo più maturo
I detrattori del primo ZOE, concentrarono parte delle critiche sulla mancanza di un protagonista di un certo spessore. Il giovanissimo Leo era ritenuto dai più come un personaggio troppo fragile per poter contrastare la potenza del Jeuthy,. Kojima ha quindi deciso di eseguire un brusco cambio di rotta, inserendo in ZOE 2 un protagonista molto più in linea con un titolo di questo calibro. Il giovanissimo Leo ha infatti lasciato il posto a Dingo Egret, un ex pilota delle forze di BAHRAM coinvolto suo malgrado in una guerra che non considera più un problema suo. Dingo è un tipo rude e schivo, noncurante del mondo che lo circonda, irruente quanto basta per pilotare e gestire al meglio il Jeuthy, un arma dall'inaudita potenza. Sarà lui l'ago della bilancia del destino del mondo, una responsabilità che solo un uomo del suo carisma sarebbe in grado di sopportare.
Cosa c'è di nuovo
Il periodo intercorso tra il primo ed il secondo capitolo della saga, ha permesso al team di sviluppo di inserire una lunga serie di features pensate inizialmente per il prequel e che per motivi di tempo non furono messe in pratica. L'orbital Frame può finalmente disporre di un arsenale bellico decisamente rinnovato, in cui si segnala l'introduzione del nuovo sistema di gestione delle armi secondarie. Fruibile attraverso la semplice pressione di un tasto ( tanto pratico quanto rapido ed adatto per un gioco frenetico di questa portata), tale sistema offre la possibilità di avere un approccio più vario alle differenti missioni che vi troverete ad affrontare.