The Boys 3: da grandi poteri derivano grandi eccessi
I ragazzi sono tornati, più crudeli e più spietati! (cit.)
Che il mercato delle serie tv sia estremamente florido e sempre più affollato non è un mistero, e in mezzo ai vari cataloghi ci sono titoli che hanno saputo spiccare riuscendo a conquistarsi un posto nell'olimpo dei canali on demand. Tra questi c’è sicuramente The Boys, serie tratta dall’omonimo fumetto americano che ci trasporta in un mondo alternativo identico al nostro, dove però esistono supereroi con superpoteri. Nulla che non ci sia in tante altre produzioni, direte voi, ma in The Boys i supereroi non sono propriamente quel mix di forza, talento e buoni propositi che abbiamo imparato a conoscere, ma persone normali al soldo della Vought International, una multinazionale che sfrutta i propri campioni per mantenere un impero economico che tende i propri tentacoli sulla politica per avere un controllo sempre più capillare della società.
Così ci sono gruppi di super pronti a intervenire per sventare rapine, attentati e ogni tipo di nefandezza, soprattutto se in giro ci sono le telecamere delle televisioni, per mostrare all’America quanto sono necessari i loro servizi. Ma, appunto, i super hanno di super solo i poteri, mentre sentimenti, pulsioni, egoismi e desideri sono identici a quelli di ognuno di noi. Come saremmo se avessimo poteri incredibili, fama, soldi, un pubblico che ci crede infallibili e un'enorme azienda alle nostre spalle pronta a difenderci in qualsiasi occasione? Molto probabilmente perderemmo il senso della realtà e inizieremmo a lasciarci andare a qualsiasi nefandezza, consci che l’unico prezzo da pagare è la fedeltà alla Vought e fare un bel sorriso davanti ai fan alla prima cinematografica del nostro nuovo film.
The Boys racconta questo mondo e come molti di voi sapranno già, punta l’obiettivo sui Boys da cui la serie prende il nome, un gruppo di persone “normali” (parliamone…) che ha deciso di dedicare la propria vita a combattere i soprusi dei super. Ognuno di questi ha un motivo per cercare di far venire a galla tutto il marcio attorno ai super, la cui punta dell’iceberg è il gruppo dei Sette, il team di eroi più famoso al mondo capitanato da Patriota, tanto bello e virtuoso agli occhi della folla, quanto perverso e crudele nella realtà. Billy Butcher, Hughie, Latte Materno, Frenchie e Kimiko: i Boys, appunto, dopo la fine della seconda stagione sembrano aver raggiunto un certo grado di stabilità, trovando un posto nella CIA e riuscendo a passare qualche giorno tranquillo, ma sappiamo bene che tutto questo non può durare, tanto per il desiderio di vendetta che brucia l’anima di Butcher quanto per la follia megalomane di Patriota, che tra un finto sorriso e l’altro tesse le fila per stringere nella sua morsa i Sette e tutto quello che lo circonda. Ancora una volta abbiamo assistito al dualismo tra loro, con Butcher sempre più vicino a rinunciare a qualsiasi cosa per cercare la sua interpretazione di giustizia e Patriota saldamente convinto che il suo fine giustifica ogni suo mezzo. Due personalità incredibilmente forti, ma allo stesso tempo vittime di se stessi: Butcher continua la sua strada verso un inferno che sembra consumarlo un fotogramma alla volta, mentre Patriota è tanto potente quanto schiavo dei più bassi istinti umani.
Da grandi poteri derivano grandi eccessi
La sceneggiatura ha mantenuto i segni distintivi della serie, andando persino a ampliarli. The Boys 3 è uno show ad un pubblico maturo e dallo stomaco forte, che ci mostra senza filtri ettolitri di sangue, morti violente e ogni possibile eccesso immaginabile tra alcol, droga e perversioni sessuali, il tutto elevato agli appetiti fuori misura dei super. Se siete alla ricerca di una serie tranquilla e per tutta la famiglia, dovrete guardare altrove, ma se non vi spaventa l’idea di alzare il velo su uno specchio crudo della realtà, non resterete delusi. In cabina di regia si è saputo dosare alla perfezione il ritmo tra le tantissime scene mozzafiato e alcuni momenti più riflessivi che servono a farci capire sempre più la strada che sta prendendo la mente di ogni protagonista, andandone a approfondire la personalità. Sarebbe lunghissimo parlare di ogni evoluzione a cui abbiamo assistito, ma sappiate che tutto continua a essere fedele e coerente con la storia, anche quando assisteremo ai tanti colpi di scena. Gli sceneggiatori, almeno per quel che riguarda i sei episodi che abbiamo potuto vedere, hanno deciso di spostare sotto i riflettori alcuni personaggi e di mettere fuori fuoco alcuni che invece in passato erano stati più presenti, offrendoci una maggiore empatia con alcuni punti di vista sino a oggi poco sfruttati.
Il cast principale ha dato una prova attoriale ottima, con Antony Starr che ci regala un Patriota che a nostro modo di vedere farà incetta di premi e nomination. La mimica facciale di Starr ricrea fedelmente la psicologia del suo personaggio, trasudando quel mix incredibile di pulsioni, deliri e rabbia che rischia di esplodere in qualsiasi momento, sorretto da un equilibrio praticamente assente che Patriota si costringe a mantenere per mantenere il proprio status di eroe nazionale. Come sicuramente saprete già, questa stagione vedere arrivare Jensen Ackles (Dean di Supernatual) nei panni di Soldier Boy/Soldatino, una specie di clone di Capitan America, eroe americano di svariati decenni fa, ritenuto morto ma annunciato da vari trailer della serie.
La storia si amplia, si complica, si evolve e allo spettatore non rimane che restare incollato a guardarla in attesa di capire cosa succederà, sia nelle trame di potere legate al composto V (sostanza che dona i superpoteri), sia in quelle sentimentali e personali di ogni personaggio, in un perfetto mix narrativo. Amazon non poteva che puntare tantissimo su The Boys 3 ed è chiaro che non si è badato a spese da ogni punto di vista. Gli effetti speciali sono al top e nulla è stato lasciato al caso con un plauso da fare alla fotografia che ha gestito le luci alla perfezione, al punto da andare a rendere ancora più profonde e precise le espressioni dei protagonisti anzi, la stessa fotografia riesce in alcuni casi a prendersi la scena e a essere uno dei protagonisti, se ci passate la metafora. Le aspettative erano altissime, per una serie che deve ancora svelare un mucchio di elementi, e la resa è riuscita a soddisfare ogni più rosea previsione. Se non siete facilmente impressionabili, The Boys 3 è semplicemente imperdibile, e visto che non viviamo nel mondo creato da Eric Kripke e non possiamo andare al cinema a vedere Dawn of The Seven, con Patriota e Starlight come protagonisti, non dobbiamo fare altro che assicurarci di avere un abbonamento ad Amazon Prime attivo!
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Redazione