Strappare Lungo i Bordi, ma con delicatezza
Zerocalcare e l’Armadillo alla conquista di Netflix!
Signore e signori, su Netflix c'è una serie tv di Zerocalcare. Anzi, “la” serie di Zerocalcare Si, Zerocalcare, al secolo Michele Rech, fumettista che abbiamo imparato ad amare grazie alle sue indiscutibili capacità di raccontare tanto il quotidiano della vita, quanto temi di attualità, in un continuo rincorrersi di risate, nostalgia, illusione e disillusione, con un retrogusto dolceamaro tanto caro alla nostra vita di tutti i giorni. Si, perché nulla mi leva dalla testa che il vero motivo del successo di Zero è quel suo talento innato di riuscire ad intercettare quello che frulla dentro a molti, moltissimi di noi. Strappare Lungo i Bordi è il titolo della serie, composta da sei episodi dalla durata variabile tra i 15 e i 20 minuti circa e ritrae il buon Zero in un particolare momento della sua vita, in quello che si rivelerà essere in viaggio in compagnia dei tre amici di sempre: Sarah, Secco e il tanto immaginario quanto incredibilmente reale Armadillo che come sempre rappresenta la coscienza del protagonista, come un novello Grillo Parlante, Sparlante e Consigliante, per quanto non ci sia nessuna garanzia sulla qualità dei consigli, tanto meno il diritto di recesso.
Dove porterà questo viaggio? Poco importa. O meglio, tanto importa, ma lo scoprirete solo verso le battute finali della nostra storia. Sino a quel momento quel che conta è, appunto, il viaggio, e vi eviterò i classici aforismi su quanto non sia la meta a contare, ma il viaggio stesso e "bla bla" assortiti. Qui conta tutto: partenza, viaggio e destinazione. Scoprirne la meta alla fine, chiude un cerchio narrativo e in questo cerchio Zerocalcare ricama una serie di sketch e riflessioni a ritmo incalzante, senza perdere mai un colpo. "Ritmo incalzante" per davvero, con una regia che non lascia spazio a momenti morti, grazie a un sapiente utilizzo di testi e immagini, con lo spettatore che rimane incollato a guardare perdendosi nel mondo dell’autore che, ormai lo avete capito, è lo stesso mondo in cui ci barcameniamo tutti noi.
Dal punto di vista visivo sembra di assistere a una perfetta animazione degli albi che ci hanno fatto amare tutto il pantheon di Rech e lo stesso fumettista non manca di chiamare all'appello qualche suo cavallo di battaglia di cui, ovviamente, non vi spoileriamo nulla.
Strappare Lungo i Bordi, ma con delicatezza
Dopo il fortunato sodalizio della miniserie dedicata alla pandemia che dal web ha conquistato la tv, si ripropone la collaborazione musicale con Giancane che se in passato aveva "semplicemente" prestato la sua già nota Ipocondria, questa volta ha composto un pezzo per l'occasione, intitolato come la stessa serie. Il cantautore romano ha sfornato l'ennesimo brano d'impatto, mantenendosi su canoni rock sullo stile della sua "Non Dormo Più" e gli ascoltatori più attenti troveranno anche accenni del suo pezzo, scritto in piena pandemia, dedicato al Sottoscala9 di Latina. Sulla qualità di Giancane, impossibile avere dubbi e anche il resto della colonna sonora, scelta dallo stesso Zero, ci accompagna con brani che sicuramente chi è nato negli anni ottanta non potrà non ricordare.
Per quanto riguarda il doppiaggio, la scelta è stata quella di mantenere i canoni "calcariani", cioè di sfruttare la voce dello stesso autore per dare vita a ogni personaggio, mantenendo un filo diretto con quanto già visto in rete. Unica eccezione, la voce di Valerio Mastandrea a doppiare il buon (insomma…) Armadillo e la differenza tra la dizione di un attore come Mastandrea e il comunque poliedrico Zerocalcare, si fa sentire.. Ecco, diciamo che siamo dell’idea che la scelta sia stata corretta, ma va detto che nei momenti più concitati, qualche passaggio del protagonista risulta un po’ complicato da cogliere. D’altro canto Rech non ha mai nascosto, con tanta autoironia, di non avere certo un'impostazione da doppiatore.
Strappare Lungo i Bordi è una piacevolissima conferma del talento di uno dei nostri fumettisti più amati e abbiamo letteralmente divorato questi sei episodi e non possiamo che dare atto a Netflix di averci visto giusto ad aver puntato su Zerocalcare dandogli fiducia e carta bianca. Non abbiamo dubbi sul fatto che la serie avrà il successo che merita e non vediamo l’ora che Michele torni al lavoro per regalarci una nuova perla. Dopo fumetti, web series e tutto quello che ne deriva, mio caro Zerocalcare, ora anche il mondo delle serie tv… credo proprio che ti sia trovato un altro dei tuoi accolli e noi non possiamo che esserne entusiasti!