La recensione di Batman: Caped Crusader. Quando Gotham è più dark che mai

Batman: Caped Crusader farà discutere, ma piacerà anche a gran parte del pubblico

di Chiara Poli

Dal 1° agosto su Prime Video arriva l’attesa, nuova serie animata Batman: Caped Crusader.

Firmato da Bruce Timm (Batman: The Animated Series, Batman Beyond) con Matt Reeves, il regista di The Batman - il film del 2022 con protagonista Robert Pattinson - e J.J. Abrams, questo prequel di Batman: The Animated Series farà certamente discutere i fan dell’uomo pipistrello in tutto il mondo. Garantito.

Perché apporta dei cambiamenti alla storia originale e ad alcuni degli storici nemici e alleati di Batman.

Senza raccontarvi nel dettaglio quali cambiamenti vi aspettano, ecco la nostra impressione dopo aver visto la serie in anteprima in lingua originale, con la suadente voce di Hamish Linklater (indimenticabile protagonista di Midnight Mass su Netflix) prestata al nostro nuovo Batman.

La trama di Batman: Caped Crusader


Gotham City è il consueto regno di corruzione e criminalità in cui le brave persone vivono nel terrore. Il milionario Bruce Wayne, nascondendo la sua identità segreta di supereroe e investigatore, batte le strade di Gotham per ripulirla dai peggiori criminali, combattendo contro ogni nuovo nemico - uno per episodio, dei 10 che arriveranno - e portando avanti il suo piano per regalare ai bravi cittadini rispettosi della legge una città in cui poter vivere senza paura.

Una nuova prospettiva, fresca e originale


L’aspetto più intrigante di questa nuova serie animata è il modo in cui il protagonista unisce i panni da supereroe - con le consuete ombre che circondano la figura di Batman fin dalla sua creazione - a quelli da investigatore. Il nostro Uomo Pipistrello intraprende una vera e propria crociata contro i criminali di Gotham (da qui il nome di crociato incappucciato, da non confondere con il videogame degli anni ’80 intitolato Batman: The Caped Crusader).

Mentre, come di consueto, i cittadini di Gotham hanno pareri discordanti sulla figura di Batman e la città scatena la caccia all’uomo per assicurarlo alla giustizia, la storia di questo supereroe dark, amatissimo da generazioni proprio per il suo essere molto diverso dall’eroe pulito e senza macchia, ci viene raccontata.

Per questo, The Caped Crusader è una storia adatta a tutti, sia a chi conosce e ama il personaggio fin dai fumetti sia a chi lo incontra per la prima volta.

In un continuo contrasto con il cattivo di turno, che deve necessariamente essere molto cattivo per risultare più cattivo di questo Batman particolarmente dark e riuscito, le gesta notturne nel nostro eroe non deludono.

Prodotta da , la serie è ricchissima di omaggi e citazioni, in particolare alla serie del ’92 di Timm (con Bob Kane ed Eric Radomski). Su Prime Video trovate anche quella.

Solo che stavolta l’elemento noir storicamente associato alla storia e alle avventure di Batman raggiunge il suo apice. È come trovarsi di fronte alla versione dark di una serie animata per ragazzi, esplicitamente rivolta anche a un pubblico adulto e drammaticamente attualizzata ai giorni nostri, nonostante l’ambientazione “classica” di Batman resti in qualche modo invariata.

È proprio questa perfetta unione fra il vecchio e il nuovo che restituisce quella sensazione di freschezza e chiarisce l’intento della serie: strizzare l’occhio ai vecchi fan ed essere al tempo stesso pronta a catturare i più giovani.

Batman: Caped Crusader è studiata a tavolino per riuscirci, unendo azione, atmosfere dark, l’immancabile humour nero e le rivisitazioni in puro stile contemporaneo. E anche per questo, come anticipavo, è destinata a far discutere.

Due personaggi femminili, riscritti, che faranno discutere


Qualcuno apprezzerà la trasformazione dello storico nemico il Pinguino in una figura femminile (doppiata da Minnie Driver). Con tutto il corollario del caso: la società criminale matriarcale che ha messo in piedi, una differente riverenza dei suoi sottoposti e via dicendo. A me personalmente non ha fatto impazzire, ma devo riconoscere che l’essenza del personaggio è stata comunque mantenuta, in quel mix equilibrato fra vecchio e nuovo che contraddistingue l’intera serie, quindi di fatto ai fini della storia il sesso del Pinguino diventa (furbescamente) pressoché irrilevante.

Ma non è finita qui. C’è anche un’altra figura femminile storica destinata a sollevare un polverone fra le fila dei fan: la nostra famosissima Harley Quinn, all’anagrafe Harleen Frances Quinzel.

Abbiamo sempre saputo che la psichiatra dell’Arkham Asylum, il manicomio criminale di Gotham, in varie versioni più o meno convergenti, perde la testa per Joker, il nemico più celebre e amato di Batman.

Ebbene, stavolta la nostra futura folle criminale non lega il proprio destino a Joker, anzi. Osa avere relazioni con altri personaggi, visto che in questi 10 episodi gli autori hanno scelto di non inserire il nemico più celebre e amato di Batman, ma senza rinunciare al personaggio storicamente noto come “la sua ragazza”.

Non voglio tirare in ballo discorsi sull’emancipazione, perché Batman: Caped Crusader non è questo.

Non aspettatevi cambiamenti in stile disneyano, perché non ne troverete. I personaggi queer di questo universo narrativo non vengono inventati, si rifanno a rappresentazioni classiche e precedenti, né i cambianti relativi ai personaggi femminili gridano contro il patriarcato. Va chiarito.

Restano comunque prospettive differenti e nuove, questo sì, ma non disturbanti ai fini della storia né relativamente all’essenza stessa dei personaggi. Difficile spiegare di più senza introdurre spoiler, quindi mi limiterò a suggerirvi di guardare la serie e giudicare voi stessi.

Discuterete, come previsto. Ma credo che alla fine sarete d’accordo con me: siamo di fronte a una validissima produzione, firmata Warner Bros. Animation, Bad Robot Productions e 6th & Idaho (le ultime due sono le case di produzione che fanno riferimento, rispettivamente, ad Abrams e Reeves).

L’aspetto più importante di tutti, alla fine, resta il look dark e noir che i colori scuri e freddi, l’assenza di etichette che dividano “buoni” e “cattivi”, la presenza dei personaggi storici - il commissario Gordon (Eric Morgan Stuart), Alfred (Jason Watkins), Catwoman (Christina Ricci), Harvey Dent (Diedrich Bader), Lucius Fox (Bumper Robinson) e tanti altri.