Before: recensione della serie di AppleTV+ con Billy Cristal

Un atto di fede che parte da un presupposto scientifico

di Chiara Poli

Dimenticate Harry, ti presento Sally: il Billy Crystal delle commedie romantiche ha lasciato spazio a un uomo in grande difficoltà. Intendiamoci: il suo proverbiale ed efficace umorismo non manca nemmeno qui, almeno all’inizio. Ma, come tutti i grandi attori, anche Billy Crystal passa da dalla commedia al dramma - e che dramma - risultando altrettanto efficace.

Attenzione, però: Before non è per tutti. Non senza istruzioni per l’uso. Ha bisogno di un atto di fede iniziale da parte dello spettatore. Dobbiamo lasciarci guidare attraverso una narrazione dal ritmo volutamente lento. Costruito su un meccanismo che continua a inserire domande e resta a lungo senza dare risposte.

Anche a noi viene fornito il quadro generale quando gli indizi sono davvero tanti. È ancora una volta voluto: la serie ci spinge a interrogarci su quanto sappiamo, crediamo, vogliamo vedere.

La trama di Before


Uno psichiatra infantile in lutto, il dottor Eli Adler (Billy Crystal) è perseguitato dallo stesso incubo ricorrente. Attraversa un momento molto difficile quando incontra ripetutamente un ragazzino problematico, Noah (Jacobi Jupe, Britannia), che passa da un affidamento all’altro e ha un disperato bisogno di aiuto. Ma il dottor Adler, tormentato dal senso di colpa, non sa se sarà davvero in grado di aiutare Noah mentre fa i conti anche con se stesso.

Fra citazioni e atmosfere suggestive


Un po’ Il sesto senso, un po’ Servant, con qualche omaggio a L’esorcista: Before costruisce le proprie fondamenta su qualcosa che abbiamo già visto per raccontarci una storia originale.

La serie gioca per l’intera serie sul legame fra Eli e Noah. Ma c’è anche l’eterno, classico e sempre interessante contrasto fra scienza e fede. Non a caso, infatti, il protagonista è un medico.

New York è ancora una volta lo scenario perfetto per una storia inquietante, fortemente ancorata all’ambiente che la circonda. A prescindere dal fatto che ci troviamo in interni o in esterni, la città diventa un personaggio, parte essenziale di un racconto visivamente efficace. Per non parlare degli impressionanti effetti - mi riferisco a quelli applicati ai protagonisti, capirete più o meno a metà stagione. Non serve anticipare altro.

In un vortice di pensieri, emozioni e considerazioni sulla vita, la morte e l’aldilà, Before parte da un presupposto scientifico per esplorare qualcosa che non ha nulla di razionale.

L’importanza del passato: conosci te stesso


Si dice che i medici siano i peggiori pazienti. Di solito è vero. Provate perciò a pensare quanto possa essere difficile psicanalizzare uno psicanalista.

Ce lo racconta Sarah Thorp, già dietro le quinte dell’inquietante serie Damien (2016), con questa sua nuova serie TV Apple Original in un percorso fra medicina e allucinazione, senso di colpa e paura, ricordi e incubi.

Fra discutibili interventi basati su diagnosi di disturbi rarissimi, fra l’incapacità di collegare i pezzi di un puzzle fin quasi al suo completamento e una forte componente dedicata alla suggestione - nonché all’autosuggestione - Before, come indica del resto il titolo stesso, ci parla del passato. E lo fa in un modo decisamente inusuale.

Mentre seguiamo la storia di Eli e Noah, imparando sempre di più sulla vita del medico disposto a tutto, incluso trascurare la propria famiglia, per aiutare i propri pazienti, impariamo molto anche su noi stessi.

Se abbiamo compiuto quell’atto di fede, ci immergeremo nella storia lasciandoci guidare.

A questo punto, il nostro gradimento di Before sarà legato anche ai nostri gusti personali ma, come sempre, la qualità di un prodotto è oggettiva. Può piacere o meno, ma la sua qualità non può essere messa in discussione. E quella di Before è palese.

Before vanta una cura per i dettagli davvero invidiabile. La messa in scena unisce l'attenzione per gli elementi narrativi con lo stile visivo conferito alla serie.

Una serie incentrata sul passato è quasi sempre fortemente orientata al citazionismo, sia letterario che cinematografico e televisivo. Before non fa eccezione.

La serie si concentra su come qualsiasi esperienza che facciamo nella vita possa riemergere all’improvviso, anche dopo molto tempo. È come se il nostro cervello registrasse ogni elemento in cui si imbatte, mentre il nostro cuore si concentra solo su ciò che gli serve per andare avanti, affrontando ogni genere di sfida, esame (e si sa, nella vita gli esami non finiscono mai) ed esperienza dolorosa con tutte le risorse di cui ciascuno di noi dispone.

Il valore dell’esperienza


Gli anni volano, l’abbiamo sperimentato tutti. I nostri ricordi sono rigorosamente selezionati dalla nostra volontà di tenerli sempre presenti, al contrario di ciò che preferiamo (credere di) aver dimenticato.

Before ci dice che tutte le nostre esperienze hanno un valore. Perfino quelle più negative, dolorose, traumatiche. Prima o poi, nella vita, tutto ciò che sappiamo - perché l’abbiamo provato sulla nostra pelle - torna utile.

L’importanza del passato e il valore dell’esperienza si uniscono in un intreccio complesso ma accuratamente pianificato.

Before è inquietante, suggestivo, ottimamente interpretato - vale per tutti i membri del cast - ma soprattutto in grado di scavare a fondo sul nostro rapporto con la memoria, il passato e soprattutto il dolore.

La paura, da sempre, fornisce a scrittori e sceneggiatori materiali interessante da proporre al pubblico, in particolare in questo periodo dell’anno. Ma non tutti sono in grado di servirsene per ancorarsi all’attualità e al tempo stesso raccontarci un pezzo di storia.

Before ci riesce perfettamente, costruendo il disegno generale, e non uso a caso la parola disegno, una linea dopo l’altra. Siamo in grado di riconoscere ogni traccia grafica, quando ce ne viene presentata una. Ma solo osservandole tutte insieme, unite a comporre il disegno finale, saranno in grado di darci le risposte che cerchiamo. Sapere anche solo questo dovrebbe essere sufficiente a chi sceglie di proseguire in questo viaggio pieno di sorprese, portando avanti la visione dei 10 episodi in arrivo su AppleTV+. I primi due sono disponibili dal 25 ottobre. E vi accompagneranno all’ingresso di un mondo che non potete ancora immaginare…