Cowboy Bebop – Recensione del box Limited Edition 2K
L'Anime cult di Hajime Yatate e Shinichiro Watanabe resta intrigante dopo 25 anni
Cowboy Bebop è ambientato nel 2071, futuro in cui l'umanità ha colonizzato diversi pianeti grazie ai viaggi spaziali a lungo raggio.
Questo è il racconto delle avventure di un gruppo di cacciatori di taglie a bordo della nave spaziale Bebop, squadra composta da personaggi tanto diversi quanto carismatici: Spike Spiegel, protagonista cinico e impulsivo con un passato oscuro; Jet Black è l'ex poliziotto proprietario della Bebop; Faye Valentine una femme fatale con un passato misterioso; Ed è un giovane e geniale hacker mentre Ein è il cane super intelligente di razza Pembroke Welsh Corgi.
La narrazione si sviluppa attraverso episodi autoconclusivi, dove ogni capitolo della storia esplora un diverso genere e tono, passando da storie cupe e noir come “Jupiter Jazz” alla commedia surreale di “Mushroom Samba”. Nonostante la varietà Cowboy Bebop riesce a mantenere un equilibrio narrativo che evita dissonanze eccessive.
Una trama di fondo ruota attorno al passato tormentato di Spike e al suo conflitto con l'ex compagno e nemico Vicious, legato all'organizzazione criminale Red Dragon e alla figura enigmatica di Julia, amore perduto di Spike. Il finale della serie assume toni drammatici, chiudendo con una lotta epica tra Vicious e Spike, conducendo a un destino incerto per quest'ultimo.
25 anni e (quasi) non sentirli
Cowboy Bebop è uno di quei rari casi in cui un anime giapponese trova una popolarità addirittura maggiore all'estero rispetto al Paese d'origine. Considerata un classico senza tempo, questa serie animata prodotta da Sunrise e diretta da Shinichirô Watanabe ha segnato un punto di svolta nel panorama dell'arte animata, consolidando la fama a partire dagli Stati Uniti.
Lanciato originariamente su TV Tokyo nel 1998, Cowboy Bebop ha affrontato una serie di ostacoli legati a censura e normative più rigide introdotte in Giappone dopo le controversie legate ad alcune scene presenti in Neon Genesis Evangelion. Questi vincoli portarono alla trasmissione di soli 12 episodi sui 26 totali, in questa edizione 2K presentati in versione integrale, andando in onda per intero solo in seguito via satellite.
La serie è accreditata ad Hajime Yatate, nome collettivo che rappresenta il team di creativi interno a Sunrise, mentre la sceneggiatrice Keiko Nobumoto (Macross Plus, Tokyo Godfathers) contribuì a dare profondità narrativa. Da sempre è ampiamente riconosciuta la visione artistica di Watanabe e quanto fu capace di plasmare il progetto. Opera che si distingue per il mix unico di generi dallo space western al noir, passando per il kung-fu, la fantascienza pulp e il gangster movie, mescolando sapientemente commedia e dramma, fusione d'influenze che ha reso la serie ancor più inconfondibile.
Graffiante fusione di immagini e suoni
Visivamente Cowboy Bebop ha superato (quasi indenne) la prova del tempo grazie a disegni accattivanti e sfondi dipinti a mano che conferiscono profondità e ricchezza all'ambientazione. Anche se non mancano elementi CGI su cui è più che evidente quanto trascorso da quando sono furono realizzati, l'animazione tradizionale resta esteticamente piacevole anche dopo tanti anni.
La colonna sonora è uno degli elementi più iconici di Cowboy Bebop. Composta dalla geniale Yoko Kanno (Macross Plus 1994, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, The Vision of Escaflowne e Wolf's Rain) e dal gruppo Seatbelts è un mix eclettico di jazz, blues, J-pop e rock contribuendo solidamente alla narrazione. Il tema di apertura “Tank!” è un pezzo jazz adrenalinico, l'immagine dell'antieroe Spike Spiegel fortemente caratterizzata dal brano hard bop “Rush”.
C'è il ritmo incalzante di “Mushroom Samba” mentre Ed insegue un uomo in possesso di funghi psichedelici, la malinconia di “Call Me Call Me” mentre Faye cerca di comprendere il suo passato così come non è da meno la cattiveria di “The Real Folk Blues” mentre Spike si scaglia contro Vicious e i suoi.
Cowboy Bebop 2K - Come si vede
Realizzato principalmente in analogico con inserti CGI, formato immagine originale “quadrato” 1.33:1, la maggior parte delle puntate è Full HD in formato progressivo (1920 x 1080/23.97p), mentre le puntate nr. 6 – 17 – 19 – 20 – 23 hanno formato video interlacciato (1920 x 1080/29.97i), sempre codifica AVC/MPEG-4 su 4x BD-50 doppio strato. Indipendentemente dal formato progressivo o interlacciato siamo in presenza di un materiale di elevata qualità, per un salto nettissimo rispetto alla precedente pubblicazione DVD.
I master hanno consentito una eccellente elaborazione restituendo un altrettanto superiore senso di concretezza che finalmente consente di godersi le 26 puntate, integrali e senza censura, anche su schermi di grandi dimensioni per un totale di circa 650' minuti di serie.
La grana è parte integrante del materiale artistico, con resa notevole per l'intero comparto analogico, 2K che al contempo pone l'accento sulle limitazioni degli elementi in computer grafica così non mancano alcune transizioni in cui appare più evidente la trama della pellicola. Risoluzione che perlopiù risalta i limiti di uno sviluppo CGI concepito con hardware che a distanza di circa 25 anni è senza meno preistorico. Colori ricchi e saturi, neri profondi ove concesso dal materiale grafico e uno spettacolo tecnico di tutto rispetto.
Cowboy Bebop 2K - Come si sente
DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e giapponese (sempre 24 bit) che specie nella versione originale non manca di regalare più di un'emozione, contestualizzando in misura ben diversa e profonda attraverso un cartello doppiatori che ha saputo caratterizzare diversamente l'intero comparto personaggi. Una presenza scenica tra effetti, musiche, dialoghi, spari ed esplosioni che carica ulteriormente la narrazione e regala più di una piacevole sensazione se l'ascolto avviene tramite un vero impianto Home Theater multicanale, andando oltre la più semplice soundbar.
Cowboy Bebop 2K - Gli extra
D1: Bozzetti extra con immagini di Ein in vacanza; sigle apertura e chiusura senza testo.
D2: Sigle apertura e chiusura senza testo.
D3: Sigle apertura e chiusura senza testo. Raccolta di spot LaserDisc, DVD e Blu-ray.
D4: Clip musicale “Tank!” - Bebop AV Edit remixed by DJFood; “Tank!” Full size music clip.
In aggiunta libretto con focus sui personaggi e bozzetti b/n oltre a 4 card da collezione.
Rating: V.M. 14
Nazione: Giappone
Voto
Redazione
Cowboy Bebop (1998 - 1999)
Un viaggio meraviglioso nella creatività di Hajime Yatate e Shinichiro Watanabe, qui nella versione 2K di notevole qualità tecnica al netto delle limitazioni per alcuni episodi 1080i rispetto al resto 1080p. Ancora oggi un anime apprezzato sia da fan nostalgici sia da nuove generazioni che scoprono un'opera senza tempo, capace di affascinare e intrattenere con lo stesso travolgente carisma del giorno in cui esordì in Giappone. La presenza dei 4 dischi + cartoline + libretto tendono a "gonfiare" leggermente il box amaray.