Dancing for the Devil: su Netflix la docu-serie sull'insospettabile setta dei ballerini di TikTok

Un viaggio alla scoperta di un orrore sempre più spaventoso

Dancing for the Devil su Netflix la docuserie sullinsospettabile setta dei ballerini di TikTok

All’inizio è sconvolgente, perché molto di loro sono volti noti. Poi, scavando sotto la superficie della storia, fa male. Ascoltare la disperazione di ragazzi che hanno buttato via le loro vite affinché il loro falso profeta vivesse la sua ottenendo tutto - ma proprio tutto - ciò che voleva è doloroso. Ma il documentario di Netflix Dancing for the Devil: Storia di una setta su TikTok dà anche speranza. Perché circa metà degli adepti della setta di Shekinah se ne sono andati. Ma molti sono ancora lì. E li avete sicuramente visti sui social.

Anche se non avete TikTok, è impossibile che non li riconosciate: i loro reels sono ovunque. Io ne ho visti dozzine. Conosco benissimo Miranda e gli altri, ma non sapevo nulla della vicenda attorno a loro.

Dancing for the Devil: su Netflix la docu-serie sull'insospettabile setta dei ballerini di TikTok
Miranda Derrick, la celebre ballerina seguita da milioni di follower

Compaiono su ogni social, continuamente, con canzoni accattivanti e brevi sequenze di ballo eseguite alla perfezione. Una trappola impossibile da evitare per chiunque ami la musica, ovvero: quasi tutti.

Allo stesso modo, però, ed è questa la parte incredibile della vicenda, era una trappola anche per i ballerini…

Le sorelle Wilking

Dancing for the Devil: su Netflix la docu-serie sull'insospettabile setta dei ballerini di TikTok
Le sorelle Melanie e Miranda Wilking

Melanie e Miranda Wilking (ora conosciuta come Miranda Derrick), sono note per la loro passione per la danza e per aver raggiunto la popolarità su TikTok. Hanno iniziato a postare video di danza sul loro account Instagram @Wilkingsisters nel 2017.

Trasferitesi a Los Angeles, hanno cercato di affermarsi nel mondo dello spettacolo. Nel dicembre 2019, Miranda ha deciso di unirsi alla 7M Films Inc., un’agenzia di gestione dei talenti che fungeva anche da chiesa (sì, lo sappiamo. È strano. Ma continuate a leggere e capirete).

Questo decisione ha portato Miranda a distanziarsi progressivamente dalla sua famiglia, fino a decidere di rompere ogni legame con loro il 18 gennaio 2021.

Miranda ha iniziato a controllare i propri contenuti sui social media ed è apparsa nelle coreografie con James Derrick, noto come BDash, con cui si è sposata nell’agosto 2021. Dopo il matrimonio, Miranda ha cambiato il suo nome in Melanie Derrick. Tuttavia, la sua famiglia ha espresso preoccupazione per la sua situazione, poiché non sapeva dove si fosse trasferita né quando si fossero fidanzati. Ha anche bloccato i suoi cari e cambiato il proprio numero di telefono.

Nonostante le preoccupazioni iniziali, Melanie Derrick ha continuato a pubblicare contenuti sui social media, mostrando momenti di vita con la sua famiglia e il marito. Questo ha portato alcuni a credere che i rapporti tra lei e la sua famiglia si siano riparati. Tuttavia, è stato rivelato che Melanie carica contenuti solo in base all’approvazione di Robert Shinn, il fondatore della 7M Films Inc., suggerendo che potrebbe non essere completamente libera 5.

Dancing for the Devil: The 7M Sect in TikTok, esplora le dinamiche all’interno dell’agenzia di gestione dei talenti e della chiesa, evidenziando le accuse di controllo e manipolazione rivolte al leader Robert Shinn.

Dancing for the Devil: chi è Robert Shinn

Dancing for the Devil: su Netflix la docu-serie sull'insospettabile setta dei ballerini di TikTok
Una delle ex adepte di Robert Shinn e della 7M nella docuserie di Netflix

Robert Shinn è il fondatore della Shekinah Church e di 7M Films, una società di gestione dei talenti fondata nel 2021 che rappresenta alcuni degli influencer più seguiti sui social media.

La Shekinah Church, la “chiesa” di chi Shinn si dichiara “pastore”, fu fondata nel 1994 negli Stati Uniti. Shinn è anche associato ad altre imprese come Alpha Realty, RCP Financial, Inc., Imaginating Pictures, 7M Films, Inc. e Studio on the Mount, Inc. Tuttavia, le sue attività sono state coinvolte in controversie legali significative.

Oltre al settore immobiliare e finanziario, Shinn aveva provato a fare i soldi con il cinema, fondando una piccola casa di produzione, senza ottenere il successo. La stessa cosa è successa con il suo tentativo di lanciare dei cantanti. E poi è arrivata la miniera d’oro di TikTok, il social network cinese nato nel 2016 con lo scopo di condividere video musicali, diventato presto la piattaforma preferita dai ballerini per brevi e incisivi numeri di danza.

Nel marzo 2023, ex ballerine e membri della Shekinah Church hanno intentato un ricorso civile contro Shinn, 7M, Shekinah e altri soggetti accusati. Il ricorso sosteneva che Shinn e gli altri imputati avessero sottoposto le persone a lavaggio del cervello, abuso fisico, sessuale, emotivo, manipolazione e sfruttamento.

La Shekinah Church è stata definita nel ricorso come una setta che commette atti illegali e riprovevoli. Questo ricorso fa parte di una causa legale in corso che ebbe inizio quando Shinn fece causa a due ex membri della sua chiesa e ai moderatori di account social media che pubblicavano informazioni su di lui e sulla Shekinah Church nell’ottobre 2022. Tutti hanno negato le accuse.

La causa precedente e il processo che attendiamo

Dancing for the Devil: su Netflix la docu-serie sull'insospettabile setta dei ballerini di TikTok
Melanie Wilking in una scena tratta da Dancing for the Devil di Netflix

Una donna, Lydia Chung, ha fatto causa a Shinn e ad altri soggetti nel 2009, accusandolo di averle costretto a trasferire 3,8 milioni di dollari in proprietà e altri beni attraverso l’influenza indebita, il controllo mentale, la persuasione coercitiva, l’oppressione e altre tattiche intimidatorie "in nome di Dio". Ha anche affermato di essere stata costretta a lavorare sei giorni alla settimana senza stipendio e di aver trasferito somme significative a Shinn e alla Shekinah Church a causa delle tattiche di controllo mentale.

Nonostante queste accuse, Shinn non ha mai parlato pubblicamente del caso. Lui e gli altri imputati hanno negato le accuse nei documenti giudiziari. Non ci sono stati carichi penali contro Shinn. La causa è ancora in corso con un processo previsto per il 2025.

A intervenire saranno anche diversi ex membri della setta, che si sono uniti alla causa denunciando violenze sessuali, sfruttamento, manipolazione e furto, visto che il “sistema Shekinah” prevedeva che quasi il 70% di tutti i guadagni dei ballerini grazie agli ingaggi e ai contratti con gli sponsor finisse, di fatto, nelle tasche di Shinn.

Robert Shinn ha lavorato per creare un ambiente privato dopo le accuse. Non ha risposto alle richieste di commento riguardanti la serie documentaria lanciata da Netflix sul suo caso.

Mentre scoprirete i dettagli di questo incredibile caso, ritroverete i volti di molti personaggi seguitissimi sui social, che avrete visto e che mai avreste sospettato che si fossero ritrovati a far parte di una setta… Senza nemmeno rendersene conto.

 

 

9

Voto

Redazione

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Dancing for the Devil: su Netflix la docu-serie sull'insospettabile setta dei ballerini di TikTok

Dancing for the Devil: Storia di una setta su TikTok è una serie in 3 episodi che racconta, con le testimonianze di molti protagonisti, la storia di ballerini seguiti da milioni di persone sui social network. Molti di loro rappresentano volti noti per tutti noi: impossibile non essersi mai imbattuti nei loro video.

Ciò che gran parte di noi non sapeva, però, è chi c’è dietro quegli splendidi video.

Si chiama Robert Shinn è ha fondato una “chiesa”, chiamato Shekinah negli anni ’90 a Los Angeles. Dopo aver tentato varie strade e aver fatto milioni con il settore immobiliare e finanziario, anche con i beni dei suoi adepti, il falso profeto che affermava di essere Dio ha trovato una miniera d’oro: artisti con milioni di follower su TikTok. Alcuni di loro, come Miranda Wilking, si sono inspiegabilmente allontanati da tutti i loro affetti, come se fossero stati manipolati. La storia di 7M, al tempo stesso agenzia di talenti e chiesa - già questo dovrebbe far riflettere - ci viene svelata un passo dopo l’altro, addentrandosi sempre più in un orrore che causa infinito dolore alle vittime e alle loro famiglie. Impossibile staccarsi dal documentario di Netflix, che svela retroscena inediti dalla viva voce dei protagonisti. Mentre noi continuiamo a guardare Miranda, che incanta quando balla e che sembra felice, ma in realtà sta solo mettendo in scena una recita…