Doctor Odyssey: recensione della nuova serie di Ryan Murphy con Joshua Jackson

In crociera con Joshua Jackson e Don Johnson

di Chiara Poli

Su Disney+ è arrivata la nuova serie di Ryan Murphy, creata insieme a Jon Robin Baitz (Brothers & Sisters) e Joe Baken (Grotesquerie). Una serie ambientata a bordo della Odyssey, una lussuosa nave da crociera.

La trama di Doctor Odyssey


Sebbene la crociera sia “la” vacanza romantica per eccellenza, questa non è tanto una Love Boat. Per il comandante Robert Massey (Don Johnson), infatti, la nave da crociera Odyssey è più vicina a Fantasilandia: la gente a bordo realizza un sogno. La Odyssey è un “paradiso” in cui tutto, dettagli inclusi, dev’essere perfetto… Tanto che il comandante controlla ogni singolo elemento, insegnando perfino agli addetti come piegare correttamente gli asciugamani per la piscina. Ma anche quando tutto è perfetto, il fattore umano fa la differenza e la gente si sente male, fa cose stupide, finisce nei guai. Oppure, semplicemente, si ammala. È qui che entra in gioco il nuovo medico di bordo, il dottor Max Bankman (Joshua Jackson), prontamente soprannominato “dottor Odyssey”. Subito attratto - e ricambiato - dall’infermiera specializzata Avery Morgan (Phillipa Soo) viene per questo odiato dall’altro infermiere di bordo, Tristan Silva (Sean Teale). Le storie dei passeggeri e dell’equipaggio si intrecciano, fra avventure ed emergenze mediche.

Fra medical drama e sogni da realizzare


Indubbiamente non è il migliore fra gli episodi della prima stagione, ma di sicuro è il più divertente. La settimana dei single - con crociere riservate a persone in cerca di compagnia - è un episodio perfettamente indicativo del clima a bordo della Odyssey. Ma anche di come, ogni settimana, gli ambiti 7 giorni di crociera abbiano quasi sempre un tema specifico. Ma il denominatore comune resta sempre lo stesso: una crociera è un sogno che si realizza. Alcuni risparmiano per anni, magari per una vita intera. E tutto dev’essere perfetto. Dev’essere quel paradiso che ti fa evadere dalla vita di tutti i giorni. Purtroppo, però, gli incidenti capitano e con la salute non si scherza. Ecco quindi che viene da chiedersi, vale per il pubblico e il resto dell’equipaggio: come mai un medico preparato come il dottor Bankman, con tanto di riconoscimento dell’ONU per meriti umanitari, con vasta esperienza nei corpi della pace in giro per il mondo, intelligente e affascinante, sceglie di lavorare proprio sulla Odyssey anziché in qualsiasi altro posto (che lo vorrebbe)?

La risposta non è difficile da intuire: Max Bankman ne ha viste di tutti i colori. Soffre molto per i propri pazienti, tiene a loro. E su una nave da crociera, dove le persone le frequenti per 7 giorni al massimo, è più difficile che i pazienti muoiano sotto ai tuoi occhi.

Max Bankman ha subito anche un trauma. Un trauma enorme, vissuto da paziente. Impariamo presto a conoscerlo, come fa il resto dell’equipaggio.

Tante tematiche per tante storie


Ogni settimana a tema sulla Odyssey è un’occasione per trattare tante tematiche diverse. Tematiche delicate e anche molto attuali, dalla solitudine all’ossessione per l’aspetto fisico - che spesso maschera profonde insicurezze - dal rimpianto alla paura del futuro, passando naturalmente per il tema ricorrente della malattia.

Tutto viene raccontato senza filtri, in modo diretto ma comunque delicato. Ciononostante, l’atmosfera resta sempre leggera, volutamente. Non siamo di fronte a una serie pensata per lasciare il segno nella memoria degli spettatori: a quello ci pensano i personaggi, mentre Doctor Odyssey si limita a portare avanti il suo intento, intrattenere.

La serie, fra i ricordi delle già citate Love Boat e Fantasilandia, mostra storie che si aprono e si chiudono nell’arco di un episodio mentre continua a portare avanti un arco narrativo che riguarda i personaggi, in particolare il protagonista.

Joshua Jackson fa la sua figura nei panni del dottor Bankman, mentre Don Johnson - si vede dal primo istante - si diverte a dar vita al comandante Massey.

Tante le prestigiose guest star, anche ex protagonisti delle altre serie di Ryan Murphy come Chord Overstreet (Glee) e la grande Margo Martindale (American Crime Story), ma anche tante star della scena cinematografica e musciale, come Shania Twain, John Stamos e Gina Gershon.