Gli orrori di Dolores Roach, una commedia macabra farcita di sorprese

Dopo 16 anni di immeritata galera, Dolores Roach torna nel suo vecchio quartiere di New York fra omicidi, empanadas e leggende metropolitane.

Si dice che dietro un uomo di successo ci sia sempre una donna, a renderlo grande. Ebbene, sappiate anche che dietro una donna che finisce in galera, c’è quasi sempre un uomo che l’ha messa nei guai. Al cinema e in TV, almeno. Gli orrori di Dolores Roach è uno di questi casi. E ci regala un'inaspettata serie ricca di momenti difficili da scordare.

Dolores Roach: non fermatevi alla prima impressione

Gli orrori di Dolores Roach, una commedia macabra farcita di sorprese

Dichiaratamente ispirata a Sweeney Todd, e basata sul podcast creato nel 2018 da Aaron Mark, che l’ha poi portato sui palcoscenici off-Broadway e in TV, Gli orrori di Dolores Roach è una serie davvero sorprendente.

Guardando i primi 5 minuti su Prime Video, tutto contribuisce a dare alla serie un aspetto cheap: l’atmosfera, la recitazione apparentemente forzata, gli stereotipi sui personaggi. Ma non appena entra in scena Justina Machado - che ricordiamo con affetto all’inizio della sua carriera in Six Feet Under - Gli orrori di Dolores Roach si trasforma.

Capiamo che le macchiette sono volute, per anticipare ciò che ci aspetta e per far brillare lei non appena entra in scena. Dolores è il personaggio al centro di uno spettacolo teatrale che mette in scena la leggenda metropolitana in cui i giornali l’hanno trasformata: serial killer, cannibale, mostro. Ma le cose non sono mai così semplici, ed è la stessa Dolores Reach a raccontarci la sua storia in prima persona. 

Gallery


Narratrice, protagonista, emblema di come il mondo sia cambiato e di quanto le donne - soprattutto in certi quartieri - partano svantaggiate. Non è un piangersi addosso, badate bene: Gli orrori di Dolores Roach ha una protagonista forte, carismatica, determinata. Ci prova, a fare la cosa giusta.

Non è mica colpa sua se uno dei suoi clienti è un porco. Razzista e sessista, per giunta. Figuriamoci, poi, se possa aver colpa del fatto che il suo vecchio amico Luis (Alejandro Hernandez) sia uno psicopatico. Certo: tutto quello che viene dopo è colpa sua, e nemmeno lei sta benissimo, ma nessuno è perfetto. Inoltre, si sa: un omicidio tira l’altro.

Dolores Roach: macabra ironia, (dis)gustose empanadas

Uscire di prigione dopo molti anni fa scoprire un mondo che non è più quello conosciuto. Dolores cerca i riferimenti di una volta, lasciandosi alle spalle la sua compagna di vita per 16 anni in cella: Tabitha, la massaggiatrice senza mani (già questo ci fa capire in che tipo di storia siamo) che le ha insegnato il mestiere.

Gli orrori di Dolores Roach, una commedia macabra farcita di sorprese

Il vero punto di forza della serie, oltre alla Machado, è il nonsense macabro, l’umorismo nero, lo splatter usato come strumento di vendetta ma anche di riscatto sociale. Dolores che ride mentre uccide perché capisce che avrà la meglio, ma poi piange per il senso di colpa. Dolores che recupera lucidità e si organizza, per poi convincersi di aver sognato tutto. Dolores che perde il controllo sulle sue vittime e cerca di gestire una situazione folle. Come si fa a non fare il tifo per lei?

Non siamo ai livelli di Santa Clarita Diet, qui, ma l’indirizzo è simile. In un quartiere molto diverso. Anche Dolores uccide per necessità, in un certo senso. Per riscattarsi da una vita sfortunata, da scelte sbagliate che ha sempre fatto per amore. L’omicidio può essere uno strumento per vendicarle? Sì, certo. Si può uccidere anche per questo. Dolores può.

Da qui ad accettare il macabro ripieno usato da Luis per farcire le sue popolarissime empanadas il passo non è poi così lungo. Anche Luis ha una storia, addirittura più drammatica di quella di Dolores. Due reietti della società s’incontrano e diventano complici di un orrore dietro l’altro.

Gli orrori seriali di Dolores Roach

Gli orrori di Dolores Roach, una commedia macabra farcita di sorprese

Un omicidio tira l’altro perché c’è sempre qualcuno che indaga sulla scomparsa di quelli uccisi prima di lui. Si tratta di un meccanismo classico in questo tipo di narrazione - penso al già citato Santa Clarita Diet, a You, al buon vecchio Dexter - e, puntualmente, la situazione sfugge di mano. Il ritmo cresce episodio dopo episodio.

Dalla calma iniziale del racconto di Dolores arriviamo alla follia del piano B che non esiste. Dolores e Luis pensavano di poterla fare franca, ma sappiamo che non succede mai. Non a lungo, comunque. E il finale di stagione, l’ultimo degli 8 episodi de Gli orrori di Dolores Roach, ci riporta esattamente al punto di partenza. Nel camerino di quell’attrice che dà vita a Dolores su un palcoscenico, perpetrando la leggenda metropolitana che la riguarda.

Come per raccontarci che, in fondo, la vita è una serie di orrori. Scelte sbagliate, incontri fatali, semplice sfortuna. Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, citando la stessa Dolores.

E in attesa di scoprire se una seconda stagione - meritatissima, e al momento non ufficiale ma probabile - le renderà di nuovo (in)giustizia, Dolores Roach ci lascia con una risata. Una risata ci seppellirà. Seppellirà noi. Perché lei ne uscirà sempre e comunque vincitrice, in qualche modo. Del resto, come non augurarglielo?

7

Voto

Redazione

Lorrore di Dolores Roachjpg

Gli orrori di Dolores Roach, una commedia macabra farcita di sorprese

Justina Machado domina la scena, non limitandosi a dare vita al personaggio di Dolores Roach, bensì facendolo diventare magnetico. Tutto ciò che nelle mani di altri ci farebbe orrore, in Dolores “Mani magiche” Roach diventa diverso. Inevitabile. Quasi naturale, perfino. Interamente costruita attorno a un personaggio che funziona sotto ogni punto di vista, Gli orrori di Dolores Roach mescola dramma, commedia, horror e giallo in un trionfo di umorismo macabro e spirali negative. Ci sono momenti assurdi, ma anche riflessioni profonde su come la vita, con un solo incontro sbagliato, possa segnare per sempre le persone, trasformandole. Potrebbe succedere a tutti. Succede a molti personaggi di questa inattesa festa splatter, che probabilmente terrà gli spettatori lontani dalle empanadas almeno per un po’, ma non succede a lei. Perché Dolores Roach non nasce leggenda, bensì lo diventa. E quando si diventa leggenda, si convince il pubblico che qualsiasi cosa sia possibile. Già ci manchi, Dolores! Speriamo di ritrovarti presto.