Knokke Off è tornata su netflix, ma la stagione 2 è un disastro inguardabile

Dalle stelle alle stalle, nel peggiore dei modi

Knokke Off è tornata su netflix ma la stagione 2 è un disastro inguardabile

Su Netflix è disponibile la seconda stagione di Knokke Off (distribuita anche con il titolo internazionale High Tides), la serie belga in lingua olandese ambientata in una cittadina in cui i ricchi privilegiati pensano di poterla fare sempre franca…

La trama di Knokke Off 2

Knokke Off è tornata su netflix, ma la stagione 2 è un disastro inguardabile

La serie continua a seguire i protagonisti, un gruppo di giovani ventenni e le loro famiglie, durante l'estate nella città costiera belga di Knokke. In questa stagione, la narrazione riprende esattamente da dove si era interrotta. Mentre Louise (Pommelien Thijs) continua a lottare contro la sua malattia e quei farmaci che annullano completamente la sua creatività, sua sorella si sposa ma le cose non andranno come previsto. Intanto il padre di Alex (Willem De Schryver), gravemente ferito nello scioccante finale di stagione, sembra avere buone probabilità di riprendersi, con grande ansia da parte di tutta la famiglia, che teme possa rivelare cosa gli è successo. L’unica a sperare che guarisca è la madre, l’anziana signora Vandael, che si presenta a casa del figlio e della nuora con un nuovo, giovanissimo spasimante. Daan (Eliyha Altena) si divide fra Anouk (Manouk Pluis) e Louise, mentre sua madre Melissa (Anna Drijver) continua a cercare la verità sulla scomparsa della sorella…

La recensione di Knokke Off 2: dalle stelle alle stalle

Knokke Off è tornata su netflix, ma la stagione 2 è un disastro inguardabile

Prendere un buon lavoro e demolirlo completamente. Pezzo dopo pezzo. Non era facile, eppure la seconda - orribile - stagione di Knokke Off ci è riuscita benissimo. Dopo aver affrontato tematiche interessanti, come vi avevamo raccontato nella recensione della prima stagione di Knokke Off, la serie sembra aver perso completamente la strada.

Knokke Off aveva sorpreso positivamente il pubblico e torna su Netflix nel tentativo di proseguire un racconto fatto di gioventù dorata, privilegi, fragilità emotive e tensioni familiari. Ma quello che doveva essere un seguito intenso e coerente si trasforma, episodio dopo episodio, in una spirale caotica fatta di eccessi, provocazioni forzate e una trama che sembra essersi letteralmente liquefatta.

O, meglio, trasformata in qualcosa di grottesco.

Già la prima stagione non brillava per solidità narrativa, ma almeno cercava di bilanciare l’introspezione psicologica con uno sguardo disilluso sulla generazione Z benestante, mostrando i limiti del lusso come rifugio da traumi irrisolti. La seconda, invece, pare interessata solo a premere sull'acceleratore del sensazionalismo, come se l’obiettivo fosse semplicemente scioccare, stupire, scandalizzare.

Il risultato? Un mix sgangherato di scene inutili, personaggi sempre più irrealistici e una quantità di sesso a tal punto sovrabbondante da rendere ridicolo anche l’intento più trasgressivo. Non è una questione moralistica: è un problema di equilibrio e credibilità. Quando ogni relazione sfocia automaticamente in un rapporto sessuale spinto, trasgressivo e forzatamente “finto”, quando ogni incontro si conclude con una scena per stupire, quando ogni episodio è carico di nudità, droga e alcol come se fossero l’unico linguaggio possibile per raccontare l’inquietudine giovanile, allora c’è un problema di scrittura.

La terza stagione di Knokke Off? No, grazie

Knokke Off è tornata su netflix, ma la stagione 2 è un disastro inguardabile

Disgraziatamente, a giudicare dal finale di stagione che non c’è, lasciando le porte spalancate a un seguito, c’è solo da sperare che il pubblico sia abbastanza forte da far sentire la propria voce per fermare questa noia mortale.

La trama, se così vogliamo chiamarla, è talmente inconsistente da sembrare più un pretesto che un reale motore della narrazione. Ci sono vendette, tradimenti (soprattutto tradimenti, a dirla tutta), ritorni inaspettati, un paziente che esce dal coma e viene visitato a domicilio da un medico che, nel bel mezzo della discussione sul futuro terapeutico, pensa bene d’infilarsi le dita nel naso. Giuro. È una di quelle scene che ti fanno chiedere se ci sia ancora un confine tra provocazione e parodia involontaria.

Ma il punto non è solo la singola assurdità: è che il tutto si svolge in un contesto in cui niente ha peso, le conseguenze sembrano sparire nel nulla, e i comportamenti estremi sono normalizzati a tal punto da perdere ogni forza narrativa. Anche i temi potenzialmente delicati - come l’interruzione di una cura con gli antipsicotici - vengono trattati con una leggerezza allarmante. Una ragazza smette improvvisamente di prendere i farmaci, e sembra che nel mondo di Knokke Off le conseguenze di questa scelta ricadano sull’intera città, come se tutti i personaggi avessero deciso collettivamente di abbandonare la lucidità senza alcuna spiegazione né reazione coerente.

Quello che resta è una città lussuosa, personaggi perennemente ubriachi o alterati e un continuo rincorrersi di tensioni amorose e sessuali che raramente si trasformano in momenti davvero significativi. Si ha l’impressione che gli sceneggiatori abbiano voluto costruire una soap opera patinata e vuota, ma abbiano dimenticato il cuore pulsante di un buon racconto: i conflitti autentici, la crescita interiore, le sfumature emotive.

Speriamo di non doverne vedere anche il prosieguo…

3

Voto

Redazione

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Knokke Off è tornata su netflix, ma la stagione 2 è un disastro inguardabile

La seconda stagione di Knokke Off disponibile su Netflix è un totale disastro. Dopo un inizio interessante, con tematiche delicate e importanti nella stagione 1, gli autori sembrano aver completamente perso la strada. Veniamo subissati da scene e svolte narrative cheap, in puro stile soap. Alcuni snodi della trama sembrano improvvisati, o quantomeno scritti con l’unico obiettivo di portare i personaggi da un letto all’altro, da una dose all’altra. Eppure, l’intento iniziale era più ambizioso: raccontare la vulnerabilità nascosta sotto la superficie del privilegio. Ma tutto è talmente sepolto sotto una montagna di eccessi da risultare del tutto inaccessibile. Knokke Off 2 è il classico esempio di serie che scambia l’estremo per il profondo, la provocazione per il coraggio, la confusione per la complessità. Questa seconda stagione è noiosa e sembra non aver nulla di nuovo da dire. E quel poco che dice, lo urla in faccia allo spettatore con il tatto di un elefante in cristalleria…

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