La storia dell'antica Roma in Those About to Die: recensione dell'ottima serie di Prime Video
Riscoprire il passato per capire il presente
Non c’è niente di strano o di non fedele all’epoca nel titolo della nuova serie di Prime Video, disponibile con i suoi 10 episodi dal 19 luglio: Those About to Die sono “coloro che stanno per morire”, i morituri. Morituri te salutant era la frase che i gladiatori pronunciavano prima di entrare nell’arena per combattere. E lo fanno ancora. Nella serie.
Un cast tecnico d’eccezione per una produzione di grandissima qualità e impatto visivo, con un filone che segue rigorosamente la storia reale e un intreccio di storie aggiunte nel panorama di Roma. La città eterna… Ma anche perduta, violenta, crudele, spietata, traditrice.
La trama di Those About to Die
Roma, 79 d.C. Dopo Nerone, dopo la guerra civile, ecco la vera Roma. Il nostro punto di riferimento è Tenax (Iwan Rheon, purtroppo indimenticabile ne Il trono di spade nei panni di Ramsey Bolton), il proprietario di una taverna di scommesse. Cinico, spietato, perfetto esempio di come la celebrata civiltà romana fosse davvero.
L’imperatore Vespasiano (Anthony Hopkins, doppio premio Oscar per Il silenzio degli innocenti e The Father), con i figli Tito (Tom Hughes, The English) e Domiziano (Jojo Macari, Sex Education) fa prosperare la sua dinastia, la Flavia. Tito è il generale che ha conquistato la Giudea vincendo la prima guerra giudaica (66-70 d.C.).
Le proteste del popolo e le rivolte si domano con i giochi e le corse con i cavalli e le
bighe al circo Massimo e all’anfiteatro Flavio, in costruzione da parte degli ebrei portati a Roma dopo la caduta di Gerusalemme sul campo. Il più forte e popolare corridore - il termine corretto è auriga - di Roma è Scorpo (Dimitri Leonidas, Rosewater), che Tenax conosce molto bene. Sono amici, ma l’amicizia nella Roma del 79 d.C. segue un po’ il resto: una infinita lotta per la sopravvivenza da parte dei plebei e per il potere da parte di nobili, ricchi e potenti.
La storia della Giudea e la nostra storia
Gli ebrei, nella loro terra d’origine nota come Giudea, la regione attualmente nota come Palestina per volere storico dell’imperatore Adriano, che fece sterminare (di nuovo) gli ebrei di quella terra, scacciò i superstiti e le cambiò nome perché non fosse più riconoscibile come loro terra di nascita e di appartenenza, si ribellarono. Nel 66 d.C. impugnarono le armi per l’indipendenza da Roma, ma vennero schiacciati: nel 70 d.C. Tito vinse definitivamente la guerra di Giudea (in seguito nota come prima guerra giudaica, perché ne seguirono altre).
Those About to Die racconta fedelmente la storia, quella reale, e vi aggiunge le vicende personali di una vasta schiera di personaggi.
Ciò che chiarisce fin dall’episodio pilota sono le origini della civiltà: la schiavitù, la corruzione, le scommesse, la crudeltà verso gli animali, l’antisemitismo e naturalmente i bordelli. Per non parlare della crocifissione. Sono queste le prime “invenzioni” della civiltà. E fa molto riflettere il fatto che gran parte di essere siano ancora oggi drammaticamente attuali. Dopo 2000 anni. Non c’è molto di cui vantarsi.
La figura di Vespasiano
Sir Anthony Hopkins interpreta l’imperatore che fece costruire l’anfiteatro Flavio, quello che oggi conosciamo tutti come il Colosseo. Vespasiano fu il primo imperatore, dopo molto tempo, a cui sarebbe succeduto uno dei figli, scelto personalmente da lui, e non una lotta per il potere.
Tito Flavio Vespasiano nacque il 17 novembre del 9 d.C. e dopo una brillante carriera militare e politica ottenne nel 66 d.C. la conduzione della guerra in Giudea, che sarebbe poi stata vinta da suo figlio.
L’ascesa di Vespasiano al trono imperiale avvenne in un momento di grave instabilità politica nota come “l’anno dei quattro imperatori” (69 d.C.), come ci racconta anche Tenax all’inizio dell’episodio pilota, periodo successivo alla morte di Nerone.
Vespasiano fu acclamato imperatore dalle legioni in Egitto, Giudea e Siria. Dopo essere stato riconosciuto dal Senato, assunse il potere a Roma ponendo fine a un periodo di guerra civile e instabilità.
Sotto il suo regno, Plinio il Vecchio scrisse la Naturalis Historia, dedicata a suo figlio Tito.
Vespasiano, dopo aver firmato importanti riforme e aver sostenuto la cultura per tutto il suo regno, morì il 23 giugno del 79 d.C. Tutto ciò che è stato riportato dalla storia sulle sue ultime parole, la sua morte e le sue decisioni nell’ultimo periodo viene fedelmente ricostruito da Those About to Die, rendendo onore a una figura storica molto importante.
Tanti diversi livelli narrativi
Those About to Die, creata dal grande Robert Rodat, sceneggiatore di Salvate il soldato Ryan e già creatore dell’ottima serie sci-fi Falling Skies, è ispirata all’omonimo libro di Daniel P. Mannix.
Ci sono tanti livelli narrativi: la storia degli schiavi che vengono addestrati a combattere nell’arena come gladiatori, la storia (vera) dell’imperatore Vespasiano e dei suoi figli, delle guerre e della celebrazione della distruzione di Gerusalemme, le vicende che ruotano attorno al mondo delle corse e delle scommesse, con l’astuto affarista Tenax che mette lentamente in atto il suo piano per acquisire sempre più ricchezza e potere. E poi, naturalmente, ci sono le donne: le donne potenti, ricche e spietate (come Antonia, interpretata da Gabriella Pession), la “regina Giudea“ (Berenice, interpretata da Lara Wolf) che cerca di ottenere clemenza per il proprio popolo, portato a Roma per costruire il Colosseo dopo la sconfitta nella prima guerra giudaica, le ragazzine vendute come schiave e finite nei bordelli della città o nelle case dei patrizi.
Roma è eterna, sì. Rappresentava un crocevia di culture e vite vissute con una semplice discriminante: ciò che si possedeva, incluso il nome. Mentre consoli, e imperatori si permettono di gettare via frutta non finita, il popolo muore di fame. Una madre (Cala, Sara Martins) cerca di salvare i suoi tre figli, tutti venduti come schiavi. Domiziano, abile politico, complotta per liberarsi dell’odiato fratello maggiore, il generale Tito, che rifiuta di obbedire agli ordini paterni allontanando la regina Giudea.
Domiziano è abile con le parole, manipola i suoi numerosi e giovani amanti, ottiene sempre ciò che vuole. Si mette in affari anche con Tenax, ma non sarà l’unico. In un mondo fatto di corruzione, ingiustizie, legge “mors tua, vita mea”, Those About To Die costruisce un microcosmo narrativo fra amori, tradimenti, aspirazioni, sogni di una vita migliore, omicidi e spie nascoste in ogni dove, sempre pronte e a cambiare “padrone” vendendosi al servizio del miglior offerente.
Qualità e cura per il dettaglio, ma Emmerich non ha molto da distruggere
Roland Emmerich dirige e produce la serie. Il regista noto con il soprannome di “master of disaster” per aver diretto film come Independence Day, Godzilla, The Day After Tomorrow, 2012 e White House Down in cui la distruzione di intere città (o peggio) era parte della storia, non ha più molto da distruttore, a Roma: Nerone, quando la storia della serie ha inizio, le aveva già dato fuoco.
Il regno di Vespasiano, come abbiamo visto, è un regno di prosperità e rinascita, ma ciò non toglie che dal punto di vista morale, con gli occhi di oggi, fosse comunque un inferno per chiunque non si trovasse in una posizione privilegiata per nascita (o per astuzia).
La qualità tecnica di Those About to Die è impressionante: fotografia, scenografie, montaggio, effetti, costumi: tutto è realizzato con grandissima cura. con un evidente dispiego di mezzi senza limitazioni. Il personaggio di Tenax, attore che ha segnato indelebilmente la memoria collettiva con la crudeltà del suo più noto personaggio, si pone invece questa volta come un uomo ambizioso che cerca di comprare ciò che per diritto di nascita non gli spetta.
La sua amicizia con Scorpo guida le sue decisioni, ma capiamo subito che Tenax è stato scelto come narratore perché è una persona del suo tempo: senza scrupoli.
La serie è vietata ai minori di 18 anni con la segnalazione di contenuti sessuali ma soprattutto violenti (che non risparmiano nemmeno i personaggi più giovani.
Il primo episodio è dedicato alla memoria di Gianluca Bombardone, l’operatore cinematografico italiano che stava lavorando anche alla serie, girata a Cinecittà con la partecipazione di numerosi attori italiani.
Rating: V.M. 18
Nazione: USA
Voto
Redazione
Those About to Die
Those About to Die è la serie di Prime Video in 10 episodi, disponibile dal 19 luglio, con un grande cast tecnico e artistico. Creata dal grande Robert Rodat (Salvate il soldato Ryan), diretta e prodotta da Roland Emmerich (Independence Day), la serie è ambientata nella Roma del 79 d.C. L’ultimo anno di regno dell’imperatore Vespasiano (Sir Anthony Hopkins), che lascia l’impero in eredità al figlio, il generale Tito (Tom Hughes) come dai libri di storia. Ci viene mostrata la costruzione dell’anfiteatro Flavio, il Colosseo, per opera degli ebrei sconfitti in patria proprio da Tito, che perde la testa per la “regina Giudea” invisa al padre al popolo. Ci sono storie personali innescate sulla Storia con la “S” maiuscola in una produzione di grandissima qualità. Ci si appassiona ai personaggi, capitanati da Tenax (Iwan Rheon), proprietario di una taverna di scommesse. Fra violenza, omicidi, complotti, superstizione, corruzione e inganni, l’antica Roma ci racconta le nostre origini, con la destabilizzante scoperta che dopo 2000 anni molti dei vizi e della crudeltà di allora sono ancora con noi.