Nobody Wants This: la rom-com di Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Cosa succede quando l'ambiente in cui viviamo ostacola una relazione amorosa?

Nobody Wants This la romcom di Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Tutti vogliono innamorarsi. Anche quelli che hanno sempre storie leggere perché non vogliono impegnarsi o ne hanno paura.

Quando arriva la persona giusta, tutti vogliono diventare una coppia e fare cose da coppia. Passeggiare per strada tenendosi per mano, come succede anche agli irriducibili single: in fondo, ci dice Nobody Wants This con un gioco di parole, è ciò che vogliamo tutti.

Nobody Wants This: la rom-com di Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Ma cosa succede se dall'esterno, da famiglia e amici, arriva chi rema contro la felicità della nuova coppia?

La serie di Netflix in 10 episodi esplora proprio questa eventualità e lo fa ingaggiando una coppia di attori con un passato di serie di grandissimo successo alle spalle.

Kristen Bell (Veronica Mars, The Good Place) e Adam Brody (The O.C., Single Parents) sono perfetti per raccontarci una storia d’amore in cui gli opposti si attraggono. Ma chi li guarda da fuori vede solo il fatto che siano opposti.

La trama di Nobody Wants This

Nobody Wants This: la rom-com di Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Joanne (Kristen Bell) ha un podcast di successo insieme alla sorella Morgan (Justin Lupe, Succession, La fantastica signora Maisel). L’argomento è uno solo: le vite private, amorose e sessuali delle due sorelle. Con ironia si parla di uomini e di rapporti fra i sessi. Soprattutto di rapporti che nessuno vuole, ovvero primi appuntamenti fallimentari, uomini noiosi o troppo appiccicosi, oppure traditori.

Quando Joanne e Morgan stanno per vendere il podcast a un importante distributore con l’aiuto dell’amica e produttrice Ashley (Sherry Cola, Good Trouble), a una cena a casa di Ashley, Joanne conosce Noah (Adam Brody). Fra i due l’attrazione è immediata, ma Joanne per un fraintendimento non capisce subito che l’amico rabbino di Ashley è proprio Noah. E quando la loro relazione inizia, tutta la famiglia e la comunità di Noah si oppone al nuovo amore fra un rabbino e una shiksa (il termine yiddish che negli USA viene usato per indicare una donna non ebrea, prendendola in giro). Ma anche Morgan è scontenta di come, secondo lei, stare con Noah potrebbe cambiare Joanna…

Nessuno vuole questo amore

Nobody Wants This: la rom-com di Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Nobody Wants This tratta, con tantissima ironia e grande intelligenza, un tema molto delicato: le relazioni fra persone di religione diversa.

Nell’arco dei 10 episodi impariamo a conoscere i personaggi, le loro famiglie e l’ambiente in cui sono cresciuti. Riflettiamo sull’eterno conflitto fra amore e carriera, ma soprattutto su quanto la società influenzi le relazioni fra le persone.

Joanna e Noah sono due persone spigliate, intelligenti e soprattutto molto spiritose. Non è strano che si piacciano immediatamente. Ma poiché lui è un rabbino della comunità ebrea in cui la sua famiglia gioca un ruolo importante e lei una donna single che racconta le proprie avventure sessuali a tutta l’America, è evidente che anche solo la decisione di uscire insieme la prima volta sia impegnativa.

Nobody Wants This gioca sul titolo del podcast della protagonista per raccontarci di un amore che noi vogliamo veder sbocciare e che tutto il resto del mondo cerca di contrastare.

L’intelligenza della serie creata da Erin Foster, attrice (che ha recitato anche in The O.C. con Brody) e sceneggiatrice di The New Normal sta nella creazione di un corollario di personaggi fra il bizzarro, lo sfigato, il provocatorio e l’irresistibile che ruota attorno a questa aspirante coppia.

Stereotipi con un ruolo preciso

Nobody Wants This: la rom-com di Netflix con Adam Brody e Kristen Bell

Il fratello di Noah, Sasha (il bravissimo Timothy Simmons di Veep - Vicepresidente incompetente), meriterebbe uno spin-off. Sposato con Esther (la Jackie Thon di Glow e The Good Place), che lo tiene sostanzialmente al guinzaglio ma lo ama moltissimo, Sasha ci parla dell’amicizia fra uomo e donna. Ogni personaggio rappresenta un tema: la famiglia, il tradimento delle aspettative, il mondo ostile, l’invidia, la concorrenza… Ciascuno svolge un ruolo preciso, in questo grande affresco sul mondo di oggi.

Un mondo in cui ci si preoccupa di usare il pronome corretto mentre Joanna e Morgan sono politicamente scorrette e Noah, uomo che parla di nobili ideali, nasconde al proprio capo la sua frequentazione con Joanna.

Tutto il mondo è paese, si sa. E Nobody Wants This ce lo racconta mettendo insieme un microcosmo di personaggi che in modo consapevole nascono da stereotipi per smontarli un pezzo alla volta.

È impossibile non fare il tifo per Joanna e Noah. Ma è anche impossibile non vedere l’elefante nella stanza che li separa.

Per questo, in preda alla curiosità finiamo per guardare un episodio dopo l’altro, appassionandoci alle storie di tutti i personaggi coinvolti, inclusi quei perdenti dei compagni di squadra di Noah.

Perché è così che ci vengono presentati, tutti i partecipanti a questa storia profonda raccontata in modo leggero (ma mai banale): esattamente per come li vede il mondo. Con le etichette che li descrivono e che loro, beatamente, non pensano minimamente di scrollarsi di dosso.

Nobody Wants This

Rating: TBA

Nazione: USA

8

Voto

Redazione

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Nobody Wants This

Nell’arco di 10 episodi che lasciano sperare in un seguito, con una seconda stagione, il rabbino Noah Roklov (Adam Brody) e la podcaster senza freni inibitori nel parlare di sé Joanna (Kristen Bell) ci catturano insieme a quel microcosmo di meravigliosi personaggi volutamene stereotipati che li circonda.

La relazione fra un aspirante rabbino capo, membro di una comunità ebrea in cui la sua famiglia gioca un ruolo importante, e una donna single abituata a parlare all’America intera delle sue relazioni sessuali ci riporta a quella fonte di ispirazione di Nobody Wants This, su Netflix, che è impossibile non riconoscere in Sex and the City. E in particolare, nell’idea di cosa sarebbe successo se a innamorarsi di Harry fosse stata Carrie e non Charlotte.

Carrie Bradshaw non si sarebbe mai convertita all’ebraismo per amore, come ha fatto Charlotte. E qui abbiamo una donna ancora più “tosta” di Carrie, in fatto di relazioni amorose. Quando incontra il “rabbino sexy” (come lo chiamano le ragazzine al campo estivo), il mondo di Joanna inizia a traballare. Mentre una serie infarcita di intelligente ironia gioca sul politicamente corretto e sugli stereotipi, smontandoli uno dopo l’altro.

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