Safe: la miniserie di Harlan Coben con Michael C. Hall da recuperare

Safe: la miniserie di Coben dal ritmo praticamente perfetto

Safe la miniserie di Harlan Coben con Michael C Hall da recuperare

Una comunità esclusiva, protetta. Circondata da recinzioni e con un ingresso dotato di telecamere e guardia per sapere sempre chi entra e chi esce.

Il luogo in cui è ambientata Safe, la miniserie del 2018 da recuperare su Netflix, se amate Harlan Coben e ve la siete persa, richiama subito alla mente un luogo simile. La comunità di Arcadia, location di un memorabile episodio di X-Files in cui Mulder (David Duchovny) e Scully (Gillian Anderson) s’infiltravano per indagare su strani eventi.

Safe: la miniserie di Harlan Coben con Michael C. Hall da recuperare

Stavolta, però, siamo in Inghilterra e gli eventi sono angoscianti: una sedicenne scompare, un altro ragazzo risulta introvabile. Le bugie si accumulano e un padre disperato, Michael C. Hall (Dexter, Six Feet Under) - che firma anche come produttore esecutivo - si trova al centro di un incubo.

Safe, produzione Netflix creata e curata in ogni aspetto da Harlan Coben (come Stay Close, Un inganno di troppo, Shelter), ci tiene con il fiato sospeso per 8 episodi.

La trama di Safe

Safe: la miniserie di Harlan Coben con Michael C. Hall da recuperare

Il dottor Tom Delaney (Michael C. Hall) ha perso da poco la moglie. Rimasto solo con le due figlie, Jenny (Amy James-Kelly, Three Families) di 16 anni e Carrie (Isabel Allen, Cercami a Parigi) di 13, è preoccupato per la figlia maggiore, arrabbiata con lui fin dal funerale della madre. Nel tentativo di proteggerla, Tom commette un grave errore e, quando Jenny non torna a casa dopo essere uscita la sera precedente, inizia a cercarla presso tutti i suoi amici e i genitori del suo ragazzo, Chris (Freddie Thorp, Layla). Ma di Jenny non c’è traccia. Quando, pochi giorni dopo, viene ritrovato un cadavere, Tom precipita in un incubo…

Una vicenda, tanti personaggi coinvolti

Safe: la miniserie di Harlan Coben con Michael C. Hall da recuperare

Quest’opera, come tutte quelle di Harlan Coben, presenta una trama complessa e un intreccio composto dalle vite di tanti personaggi. La scomparsa di Jenny getta nello sconforto l’intera comunità, alle prese con una serie di drammi destinati a cancellare per sempre quell’impressione di felicità e serenità dietro le facciate curate e i giardini ben tenuti.

Safe è una serie avvincente, che semina indizi per tutti gli otto episodi fino alla rivelazione finale.

Tutti i protagonisti nascondono dei segreti. Questo li rende tutti sospettati, o quantomeno ambigui. Soprattutto, ha il potere di cambiare la nostra percezione di ciascuno di loro: quasi mai, in Safe, la prima impressione è quella giusta.

Mentre li vediamo impegnati nella ricerca di Jenny, impariamo molto su Tom, la sua famiglia, il suo migliore amico e collega Pete (Marc Warren, Band of Brothers, Hooligans) e naturalmente i suoi vicini.

Poco alla volta conosciamo tutti, e comprendiamo - o giochiamo a immaginare - in che modo potrebbero essere coinvolti nella vicenda.

La tensione tipica dei drammi e dei thriller di Harlan Coben raggiunge con Safe una delle vette più alte, proprio grazie all’immersione in una comunità apparentemente perfetta, benestante e fatta di brave persone, ma in realtà costruita su segreti, bugie, inimmaginabili sensi di colpa le cui conseguenze si riversano non solo sui responsabili, ma anche sui loro figli.

Ancora una volta, Harlan Coben ci racconta come le colpe dei padri siano destinate a ricadere sui figli, benché non sia giusto. Depistandoci continuamente, fra nomi che non indicano ciò che sembra, indirizzi errati e personaggi difficili da inquadrare, Safe ci insegna ciò che la detective della polizia Sophie Mason (Amanda Abbington, Mary Watson in Sherlock) ci conferma dicendo come nel suo lavoro abbia imparato che nessuno conosce mai davvero qualcun altro.

Fra legami familiari, relazioni clandestine e drammi passati seppelliti troppo a lungo, Safe ci ricorda come, alla fine, la vita presenti sempre il conto. Un conto da pagare, anche a caro prezzo.

Safe tratta diverse tematiche in modo molto approfondito. Innanzitutto, ci parla diffusamente di rapporti fra genitori e figli adolescenti, di difficoltà di comunicazione, di errori fatti in buona fede ma non per questo meno dannosi.

Anche l’amicizia ha un ruolo predominante, sia che si tratti di legami fra adolescenti che di conoscenze di vecchia data. Harlan Coben usa l’amicizia quasi sempre nello stesso modo, nelle sue opere: mostra come tutti noi tendiamo a fidarci ciecamente di qualcuno che conosciamo da sempre, ma come anche queste persone possano facilmente nasconderci una parte delle loro vite.

Safe, infine, tratta con cura e attenzione anche i temi della giustizia e del senso di colpa, due aspetti immancabili nei romanzi e nei loro adattamenti firmati da Coben. Farla franca, a volte, può distruggere vite tanto quanto essere puniti per le proprie colpe.

8.5

Voto

Redazione

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Safe: la miniserie di Harlan Coben con Michael C. Hall da recuperare

In Safe, la miniserie di Harlan Coben prodotta da Netflix nel 2018, un episodio tira l’altro. Michael C. Hall, indimenticabile protagonista di Dexter e Six Feet Under, in una narrazione dalle tempistiche calibrate e dal ritmo praticamente perfetto. Quando Jenny, la figlia sedicenne del dottor Tom Delaney (Michael C. Hall) non torna a casa dopo una serata fuori con gli amici, Tom - rimasto vedovo da un anno - è molto preoccupato e inizia a cercare Jenny presso le case dei suoi amici, chiedendo informazioni a ragazzi e genitori.

Tom, che abita in una signorile comunità protetta da recinzione e telecamere e apparentemente idilliaca, scoperchia il vaso di Pandora: la sua ricerca di Jenny porterà a galla segreti e bugie di tutto il vicinato.

Mentre ci appassioniamo alla vicenda di Tom, che coinvolge sempre più personaggi e sempre più scoperte, ci rendiamo conto che tutti potrebbero essere implicati nella scomparsa di Jenny, in un crescendo di tensione fino alla rivelazione finale.

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