Stay Close: recensione della miniserie con Cush Jumbo e James Nesbitt
Scopriamo insieme uno dei titoli di Harlan Coben da recuperare
Nel nostro speciale dedicato a Harlan Coben, ricordavamo come quello della perdita fosse uno dei tempi più cari allo scrittore statunitense.
Stay Close, la miniserie inglese tratta da un suo romanzo, non fa eccezione.
La trama di Stay Close
Un ragazzo scompare dopo essere stato in un locale notturno, il Vipers, senza lasciare traccia. Il detective Broome (James Nesbitt, Jekyll) inizia a indagare sul caso e trova diversi parallelismi con la scomparsa di un altro uomo, Stewart Green (Rod Hunt, Rowle in Harry Potter) avvenuta 17 anni prima nello stesso periodo. La storia dello scomparso si intreccia con quella di un fotografo, Ray (Richard Armitage, Thorin nella saga de Lo Hobbit e veterano di adattamenti da Coben) che si ritrova invischiato nel caso, ma soprattutto con quella di Megan (Cush Jumbo, The Good Wife e The Good Fight). Madre di tre figli in procinto di convolare finalmente a nozze con il padre dei ragazzi, Megan nasconde a tutti la sua identità passata. Un’identità che si lega al caso su cui indaga Broome insieme alla sua ex moglie, l’adorabile collega detective Erin (Jo Joyner, Mount Pleasant). Ma quando un volto emerge dal suo passato per metterla in guardia, Megan dovrà fare i conti con se stessa e con la propria storia.
Una trama complessa che Coben fa sembrare semplice
Il segreto di Harlan Coben è sempre lo stesso: creare storie complesse, con intrecci multipli, che ci vengono narrate in modo così chiaro ed efficace da apparire molto più semplici di quanto siano in realtà.
Aggiungete un ottimo cast, adagiate il tutto sul suolo inglese con i suoi suggestivi paesaggi e le sue regole perfette per il genere crime e otterrete Stay Close.
Otto episodi che volano, con tanti cliffhanger finali e quel meccanismo perfetto per agganciare lo spettatore, stimolandone la curiosità.
Una rivelazione dopo l’altra, scopriamo grandi personaggi e grandi interpreti. L’avvocato Harry (l’Eddie Izzard di Hannibal in TV), la donna che si occupa del Vipers, Lorraine (Sarah Parish, Blackpool) e altri di cui non vi parlo per evitare spoiler, ma sappiate che vi aspetta un colorito parterre di personalità destinate a lasciare il segno.
Tutti nascondono qualcosa
Al suo debutto su Netlix, la miniserie del 2021 con il grande James Nesbitt e la sempre bravissima Jumbo ci attrae con la scoperta che la vita apparentemente idilliaca di Megan nasconde qualcosa. Basta un nome, Cassie, a scatenare la paranoia nella protagonista, ma anche in noi.
Megan è la custode di un passato segreto che non ha alcuna intenzione di restare sepolto, anzi.
Più Megan cerca di sfuggirgli, più il passato si complica, allargando il numero di persone che coinvolge.
Fra indagini della polizia, rimpianti, giovani scomparsi e ballerine fuori posto, Stay Close si prepara a mettere in scena quelle piccole follie tanto care al pubblico di Coben. Elementi coloriti che lasciano il segno e che sembrano essere fuori luogo ma che, presto o tardi, trovano una spiegazione.
Raramente nelle trame di Coben i personaggi sono ciò che sembrano. Quasi tutti hanno qualcosa da nascondere, qualcosa di insospettabile che cambia improvvisamente la nostra percezione e confonde le acque, rendendo i confini fra buoni e cattivi sempre più labili.
Non importa che siano vittime - lo scomparso Carlton Flynn (Connor Calland, The Red King) - o carnefici, l’unica cosa che conta è tenere sempre presente che le persone raramente sono come sembrano. Una lezione che Coben deve aver imparato nella sua vita personale, perché non fa che ribadire il concetto in tutte le sue trame. Sfruttando, fra l’altro, l’oscurità che aleggia nella società per creare storie avvincenti.
La verità ha tante facce
C’è un altro elemento centrale in Stay Close: la verità non è così chiara come potremmo pensare. Ciascuno la interpreta a modo suo, tanto che sia sul presente che sul passato ci sono diverse opinioni. Crediamo ciò che pensiamo essere vero, ma l’oggettività della verità sembra essere il bene più prezioso da conquistare.
Vogliamo sapere chi è la protagonista. Perché nasconde il proprio passato. Da chi o cosa è fuggita, e quando.
Vogliamo sapere cos’è successo al ragazzo che è scomparso, e alle persone collegate al caso. Vogliamo vedere se Cassie - pardon: Megan - arriverà all’altare come previsto mentre Coben gioca con la memoria nostra e dei personaggi, rimescolando continuamente le carte.
Carte che puntualmente ci portano a quei cliffhanger in ogni episodio che ci spingono a restare lì, ad andare avanti, a voler sapere. Non importa quale sia la verità, ci basterà conoscerla.
Stay Close è una delle tante miniserie tratte dalle opere di Coben che nascono per finire dritte sullo schermo. Con i capitoli già pronti per diventare episodi e con i colpi di scena uniformemente distribuiti fra le pagine.
Il successo è quasi sempre immediato, ed è stato così anche con Stay Close, prontamente schizzata in testa ai titoli più visti anche in Italia all’epoca del suo arrivo. E se vi piace Coben e ve la siete persa, Netflix è sempre disponibile a farvela recuperare.