The Sticky - Il grande furto: l'imperdibile crime comedy di Prime Video

Alla scoperta di un gioiello di tragicomicità

di Chiara Poli

Questa non è assolutamente la vera storia del grande furto di sciroppo d’acero canadese.

Il disclaimer di The Sticky - Il grande furto, su Prime Video dal 6 dicembre, parla chiaro: la brillante “tragicommedia” con cui ci vengono raccontati i fatti è frutto di fantasia. Ma questo non la rende meno interessante.

La trama di The Sticky - Il grande furto


Ruth Landry (l’eccezionale Margo Martindale, già star di The Leftovers, The Americans e Justified, vincitrice di 3 Emmy Awards) lavora da sempre nell’azienda di famiglia insieme al marito Martin (Joseph Bellerose, X-Men: Apocalisse). Quando Martin finisce in coma, Ruth si fa forza e lavora da sola, ma un giorno trova una guardia inviata a “sequestrare” i suoi aceri: la licenza è a nome di Martin e il capo dell’Associazione Aceri del Québec, il perfido e scorrettissimo Leonard Gauthier (Guy Nadon, La Maison-Bleue), vuole costringerla a vendergli terra e azienda a un prezzo stracciato. Ma Margo, stanca dei suoi soprusi, decide di ribellarsi e accetta di partecipare a un folle furto ideato da due criminali da strapazzo, uno dei quali è amico del marito.

Fargo made in Canada


Impossibile non pensarci: l’atmosfera innevata, i criminali incapaci (e apertamente stupidi), l’assurdità di certe situazioni che si creano. Tutto rimanda con forza a Fargo, il geniale film dei fratelli Coen del 1996.

Come raccontava il disclaimer del film, i fatti erano ispirati a una storia vera con le opportune modifiche. Per The Sticky vale la stessa cosa, solo che l’opportunità di una storia piuttosto bizzarra è stata sfruttata per creare una serie TV. Solo che stavolta, alla base, ci sono fatti che hanno portato al compimento di un furto memorabile. Il più ingente nella storia del Canada, da sempre.

Prima di continuare, quindi, diamo un occhio a ciò che accadde davvero.

La storia vera: il grande furto di sciroppo d’acero


Noto come “il furto del secolo” in Canada, venne scoperto nell’estate del 2012 e avvenne fra quel momento e l’anno precedente, il 2011. Da un deposito della Federation of Quebec Maple Syrup Producers a Saint-Louis-de-Blandford, a circa 150 km a nord-est di Montreal, furono rubate 5.000 tonnellate di sciroppo d’acero. Il principale responsabile del furto fu identificato come Richard Vallières, imputato di aver organizzato il furto insieme ad altre 15 persone.

Le indagini sulla vicenda furono condotte dalla polizia canadese. Il caso destò grande scalpore in Canada e attirò l'attenzione internazionale per l’enormità del furto: circa 18 milioni di dollari canadesi il valore reale, intorno ai 10 milioni il ricavo dei ladri in seguito alla vendita sul mercato nero.

Richard Vallières fu condannato nel 2016 a 8 anni di reclusione e a una multa di oltre 9 milioni di dollari canadesi (circa 7,2 milioni di euro). Tuttavia, questa condanna fu successivamente ridotta in appello a una multa di 1 milione di dollari, basata sui guadagni personali di Vallières. Ma la sentenza finale nel 2022, con l’intervento della Corte Suprema del Canada, annullò la sentenza d’appello ordinando a Vallières di restituire un valore equivalente a quanto ricavato dalla vendita dello sciroppo d’acero. La corte ha stabilito che Vallières doveva pagare una multa di oltre 9 milioni di dollari canadesi o scontare altri 6 anni di prigione entro 10 anni.

Vallières, che ha sostituito con acqua il contenuto di oltre 9000 barili di sciroppo d’acero, ha ammesso che i suoi motivi per il furto erano sia finanziari che vendicativi nei confronti della Federazione dei produttori di sciroppo d'acero, con cui aveva avuto problemi legali in passato.

Una serie piena di sorprese


Il punto forte di The Sticky - Il grande furto sono innegabilmente i personaggi. A cominciare naturalmente da Ruth che, dopo anni di soprusi perde il controllo arrivando a “farsi notare”, diciamo così, in città e scatenando un moto di ribellione nei confronti del tiranno Leonard. Grazie ai suoi contatti con il criminale locale Mike (uno straordinario Chris Diamantopoulos, Red Notice, Erano ragazzi in barca), molto legato al marito di Ruth, Martin, ma incredibilmente stupido, Ruth scopre l’idea della guardia di sicurezza Remy Bouchard (Guillaume Cyr, La confrérie). Remy è un bravo ragazzo, non tanto sveglio, che lavora per Leonard e per il figlio di Leonard… Leonard (Mickaël Gouin, 1995). Già il fatto di aver chiamato il figlio col suo stesso nome dà un’idea dell’ego di Leonard senior, un personaggio davvero odioso costruito appositamente per farci stare dalla parte di Ruth - e di conseguenza da quella dei criminali da strapazzo con cui si accompagna.

Fra l’arrivo di un’inedita e impagabile Jamie Lee Curtis, l’assurdità del padre di Remy che alleva e tratta i visoni come membri della famiglia per poi scuoiarli e farci pellicce, il mondo di The Sticky è pieno di contraddizioni, tradizioni incomprensibili e antiche rivalità.

I 6 episodi di The Sticky, come tutta la storia rigorosamente non vera (ma, scoprirete, con molti punti di contatto con la realtà), sono pieni di trovate intelligenti. Dalla colonna sonora con i grandi classici americani rifatti in lingua francese all’annoso contrasto fra canadesi di lingua inglese e francese, dalle indagini della polizia con l’agente locale Teddy Green (Gita Miller, Una giusta causa), al suo capo arrivata da fuori e determinata a fare tutto da sola, la detective Valérie Nadeau (Suzanne Clément, Lupi mannari).

La burocrazia rigida del Quebec, i locali di striptease - basta una bella ragazza seminuda e gli uomini non capiscono nemmeno più la loro lingua - l’umorismo nero e le ultime parole famose (“Non mi farò arrestare!” dice uno dei personaggi protagonisti, e subito dopo arriva la polizia: “Lei è in arresto”)…

Tutto in The Sticky è pensato, studiato e creato appositamente per risultare tragicamente esilarante.

Ci sono tante, tante altre situazioni e storie da scoprire in questa serie. Guardare per credere: non perdetevela.