White Lotus 3 sbarca in Thailandia: è un ritorno alle origini, ma con più scimmie. La recensione

White Lotus è ormai una formula rodata e, per tentare di sorprenderci di nuovo, cerca di essere più cattivo.

White Lotus 3 sbarca in Thailandia è un ritorno alle origini ma con più scimmie La recensione

More of the same, si dice negli Stati Uniti, ovvero quando una cosa funziona bene che bisogno c’è di cambiarla e stravolgerla? Da noi si dice squadra che vince non si cambia, ma il punto di White Lotus, una delle sue colonne portanti, è quella di cambiare quasi completamente la propria squadra a ogni stagione (anche a costo di separarsi dal personaggio che ha reso ancor più iconica Jennifer Coolidge), così come la location “esotica”, ogni volta differente. Il creatore dello show Mike White un po’ ci scherza su, un po’ mette le mani avanti, facendo dire a uno dei suoi nuovi personaggi che “la Thailandia somiglia alle Hawaii ma con più scimmie”. Ovvero: dopo l'ottima parentesi italiana, si torna al recente passato. 

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D’altronde questa terza stagione è, per molti aspetti, un ritorno alle origini. O forse è solo che ormai siamo così familiari con l’approccio e la costruzione di una stagione di White Lotus che quando va nella direzione prevista ci ricorda il suo fulminante avvio. Di certo la Thailandia manca della verve e del senso di novità che l’ambientazione italiana dava alla seconda stagione, confermando che probabilmente l’incursione siciliana è stata un unicum particolarmente azzeccato. La mancanza più rilevante è quella di personaggi autoctoni davvero graffianti, capaci di tenere testa alla controparte ricca, viziata e statunitense.

Qui invece si torna all’esotico in senso tradizionale, con le palme, le ghirlande di fiori e ovviamente le scimmie, testimoni di quanto succede tra i protagonisti ospitati in un resort della catena White Lotus votato alla salute e al benessere. La serie si apre col botto, anzi, con dei colpi da sparo: c’è un qualche tipo di sparatoria in corso e uno dei protagonisti cerca la madre, l’unico raccordo narrativo rimasto con le prime stagioni.

Non siamo ancora invece nella posizione di notare cosa stia succedendo all’infornata di nuovi personaggi che dobbiamo ancora imparare a conoscere e che il figlio incontra, sfiora. Sono volti che ancora non ci dicono nulla, ma che impareremo a conoscere tra ricconi in vacanza e personale che accoglie con un sorriso tirato le loro richieste via via più surreali e arroganti. Come avvenuto in passato The White Lotus distribuisce con parsimonia qualche indizio per capire anzitempo i misteri che riguardo gli ospiti e chi lavora nella struttura. 

White Lotus è sempre una galleria di umani spregevoli interpretata da interpreti da riscoprire

Come sempre White Lotus ha al centro una galleria di tipi umani spregevoli, resi ancora più insopportabili dalla bravura di un cast al solito eccellente. Nel selezionare i suoi interpreti White ha davvero una capacità non comune, perché punta su nomi già rodati ma sempre di supporto o seconda fascia, tirandone fuori tutto il talento e il carisma, facendoti chiedere perché prima di lui nessuno o quasi abbia dato loro un’occasione simile di brillare.

White Lotus 3 sbarca in Thailandia: è un ritorno alle origini, ma con più scimmie. La recensione

Penso per esempio all’eterna promessa Carrie Coon, incastonata in questo trio di amiche di vecchia data con le ottime Leslie Bibb e Michelle Monaghan In pubblico sono complimentose in maniera irritante, ma quando un delle tre si allontana e il trio si rompe, le due rimaste attaccano un feroce fuoco di fila sull’assente.

Jason Isaacs e Parker Posey incarnano meglio di chiunque altro in questa stagione il senso di superiorità sprezzante degli old money rispetto ai nuovi arricchiti (lei addirittura tira fuoi un “d’altronde le attrici sono tutte prostitute” che potrebbe venire direttamente dall’epoca vittoriana). La tensione non manca anche nella coppia formata da Walton Goggins e Aimee Lou Wood, che ha un bizzarro e talvolta equilibrio tutto suo. I ricchi sanno annusarsi e riconoscersi al primo sguardo, incasellandosi in una data tipologia, disprezzando o temendo le altre. In quanto occidentali e in quanto narcisisti, sono meno in grado di decifrare la misteriosa Mook (Lalisa Manobal), esperta di salutismo e diva locale il cui marito è oggetto delle ricerche di uno degli ospiti del hotel.

 La terza stagione di White Lotus somiglia molto alla prima 

Come già accennato, White Lotus regala al suo pubblico un’altra declinazione della formula già collaudata nelle precedenti stagioni e con la solita opulenza produttiva. Sapendo già più o meno quali passaggi di trama sono irrinunciabili e come la stagione è costruita, è meno sorprendente del passato. Per ovviare in parte a questo problema la serie decide di alzare l’asticella della violenza e delle nefandezze compiute dai suoi protagonisti (spesso ancor prima di arrivarci, al resort) ma funziona fino a un certo punto. D’altronde non si può pretendere che l’impatto sia dirompente che quando la prima stagione colse tutti di sorpresa, presentando un intreccio che era spiazzante nella sua freschezza e unicità.

White Lotus 3 sbarca in Thailandia: è un ritorno alle origini, ma con più scimmie. La recensione

White Lotus ancor oggi rimane abbastanza un unicum, che trova termini di paragone solo con le sue precedenti stagioni. Questa terza è di una spanna inferiore alle precedenti, ma non mancherà di farsi amare dei fan della serie, lungi dal dare segni di stanca o di aver esaurito le cose da dire e gli interpreti da riscoprire. Inoltre rimanendo una serie antologica al 100%, è sempre pronta ad accogliere nuovi spettatori che non abbiano termini di paragone con le due stagioni passate, che è un vantaggio di cui godono poche serie.

Quando esce The White Lotus 3?

La terza stagione di The White Lotus va in onda in prima visione su Sky Atlantic dal 17 febbraio 2025. Ecco il calendario completo:

  • Episodio 1 – 17 febbraio 2025;
  • Episodio 2 – 24 febbraio 2025;
  • Episodio 3 – 3 marzo 2025;
  • Episodio 4 – 10 marzo 2025.

Disclaimer - questa recensione è stata scritta dopo aver visto 6 degli 8 episodi di cui consta la stagione, forniti da Warner Bros a scopo di valutare la stessa. 

The White Lotus

Rating: tutti

Nazione: Stati Uniti

6.5

Voto

Redazione

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The White Lotus

Per chiunque abbia già visto le prime due stagioni di The White Lotus, il consiglio è semplice: in base a come avete trovato le precedenti ambientazioni hawaiiana e italiana, sapete come orientarvi: il vostro giudizio rispetto a questa stagione sarà molto probabilmente similare, così come è successo per la critica.

Se invece non avete ancora visto la serie di Mike White, potete cominciare anche da qui, anche se questa terza stagione è per scrittura e intreccio lievemente inferiore alle precedenti.

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