POCO X6 5G – Oltre il medio di gamma
Anche il modello "base" ha molto da offrire quanto a tecnologia, funzionalità e longevità energetica
La serie X di Poco rappresenta da tempo la fascia media, che offre un eccellente rapporto qualità-prezzo rispetto alla concorrenza. Anche quest'anno l'offerta vede la presenza di un modello normale e uno Pro. Il Poco X6 5G, oggetto della nostra prova, è il più economico ma già ricco di tecnologia. Arrivando da un modello Xiaomi 13 Lite, la prima sensazione è quella di un dispositivo dal maggiore spessore, così come il peso (181 grammi) rischia di farsi sentire nelle più intense sessioni d'uso. A corredo troviamo la pellicola protettiva dello schermo, già applicata, un guscio in silicone non trasparente, la spilletta per estrarre la slitta dual-SIM e il caricatore da 67 Watt con cavo USB-C.
L'X6 si ispira al design del Poco X5 5G dello scorso anno. C'è il grande modulo della fotocamera con le due grandi lenti circolari, ma la finitura opaca è stata sostituita da una plastica lucida. Sebbene il retro abbia un bell'aspetto è piuttosto incline a raccogliere impronte digitali e polvere. La finitura lucida è presente nelle versioni nera e blu, ma è disponibile anche un modello bianco con effetto marmo. Il logo Poco accanto alle fotocamere si legge ora in orizzontale anziché verticale, ed è stato ridotto di dimensioni quindi meno invadente. A destra si trovano il bilanciere del volume e il pulsante di accensione, mentre nella parte inferiore la porta di ricarica USB-C, un diffusore audio e lo slot dual-SIM, non c'è espansione di memoria, né supporto eSIM. Nella parte superiore lo slot per il jack 3,5 mm per cuffie a filo; presenti Bluetooth 5.2, Wi-Fi 6, GPS Glonass, Irda.
Dimensioni 161,15 x 74,24 x 7,98 mm, grado di protezione IP54 che lo rende leggermente più resistente rispetto all'IP53 dell'anno scorso, benché ancora inferiore all'IP68 di altri modelli, capace di sopravvivere agli schizzi d'acqua ma non all'immersione. Per la biometria sono presenti uno scanner di impronte digitali sotto il display e il riconoscimento del volto. Entrambi sono molto reattivi e il telefono è in grado di riconoscere il viso anche indossando gli occhiali.
Sistema operativo MIUI 14
Il Poco X6 5G è equipaggiato con MIUI 14, l'interfaccia personalizzata di Xiaomi basata su Android 13 e con patch di sicurezza aggiornate a novembre 2023. Ciò potrebbe creare qualche risentimento da parte di chi si aspettava la presenza di HyperOS, nuovo sistema operativo di Xiaomi implementato sul modello superiore X6 Pro, che al momento non abbiamo potuto provare. A tal proposito va ricordato che Poco ha garantito 3 importanti aggiornamenti e 4 anni di supporto per X6, incluso proprio HyperOS. Nel complesso l'esperienza d'uso resta appagante, per elementi intuitivi che favoriscono un'esperienza semplice in virtù di una evidente ottimizzazione tra memoria, processore ed elementi grafici. Presente una sorprendente varietà di temi disponibili nello store donando ulteriore carattere alle schermate: purtroppo diversi di questi sono a pagamento, specialmente quelli con sfondi animati, a un costo che in media viaggia tra 50 centesimi e 1 euro.
Come con precedenti modelli anche qui sono inclusi giochi e bloatware che sarebbe meglio eliminare per far spazio alle proprie app evitando eccessi d'ingombro. Presenti anche le versioni Xiaomi delle app di Google, come l'app store e la galleria fotografica.
Poco X6 - Display, chipset, memoria, audio
Il Poco X6 è dotato di un display AMOLED da 6,67” pollici a risoluzione 1,5K (quindi 2712 x 1220 pixel, 446 ppi) con un resistente vetro Corning Gorilla Glass Victus e una luminosità di picco fino a 1.800 nit. Ciò significa che il telefono è in grado di offrire colori brillanti e nitidezza in diverse condizioni, anche con elevata luce solare. Lo schermo è un piacere da usare sia per i video che per i giochi, anche per la presenza del supporto HDR-10 (Pro), per materiale video trattato in tal senso, ovvero con migliore compressione dinamica delle luci e più spazio colore. In quanto schermo OLED la funzione “always on” (sempre acceso) lo mantiene illuminato per 10” secondi, non oltre.
La frequenza di aggiornamento è massimo 120 Hz, anche se è possibile utilizzare l'impostazione inferiore a 60 Hz o la modalità predefinita che passa automaticamente da una all'altra: passaggi reattivi e scorrimento molto fluido. La frequenza di campionamento al tocco di 2.160 Hz, con modalità "Game Turbo" attivata, è un goloso plus per i gamer. Durante il gioco resta reattivo ai comandi e il feedback aptico può essere regolato su una scala scorrevole, benché al massimo della potenza risulti un po' brusco. Lo schermo è un piacere da usare sia per i video che per i giochi.
Processore Snapdragon 7s Gen 2 con versione da 8 oppure 12 Gigabyte di RAM, 256 oppure 512 Gigabyte di storage, sempre di tipo DDR5X. Supporto 5G e chipset Qualcomm 2023 con concept ingegneristico per telefoni di fascia media. Il processore è realizzato con tecnologia di processo produttivo a 4 nanometri, posizionandosi in termini di prestazioni tra il potentissimo Snapdragon 7 Gen 2 e il precedente Snapdragon 695 presente nel Poco X5.
L'X6 è dotato di altoparlanti stereo, altro miglioramento rispetto al singolo diffusore dello scorso anno, con riproduzione di un segnale forte e incisivo pur senza il Dolby ATMOS e annesse rielaborazioni. Assenti come sempre i bassi, ma la chiarezza per il parlato così come per la musica è un piacevole traguardo sotto il quale non si dovrebbe più recedere.
Poco X6 - Comparto foto-video
Il Poco X6 è dotato di tripla fotocamera posteriore. La fotocamera principale da 64 Megapixel con OIS è affiancata da una ultra-wide da 8 Megapixel e una macro da 2 Megapixel. Anteriormente è presente una fotocamera da 16 Megapixel. Come in passato è un'offerta interessante con pregi e qualche limite, legato in primis alla superiore qualità in condizioni di eccellente illuminazione il più possibile naturale.
È capace di catturare dettagli nitidi anche a distanza ed elaborare le ombre con un interessante lens flare quando necessario, così come la palette cromatica lascia la sensazione di non discostarsi dalla realtà, evitando sovraccarichi o un croma spento. Per contro in ambienti chiusi la resa degli scatti impressiona meno, peggiorando in misura proporzionale alla scarsità della luce artificiale. In tali frangenti i toni appaiono molto più caldi sullo schermo di quanto non siano in realtà. Si innescano limiti nei dettagli, rumore, calo di contrasto e più in generale una certa morbidezza d'insieme, dove la modalità notturna basata sul software arriva al massimo a caricare le zone più luminose.
Zoom possibile fino a 10x, ma senza teleobiettivo è tutto digitale, senza dimenticare che oltre il 4x il rumore video aumenta quasi esponenzialmente, oltre a perdere di brillantezza cromatica. C'è la modalità macro dedicata, ma per gli scatti ravvicinati è sempre opportuno utilizzare l'ottica principale, sfruttando al meglio il risalto dei dettagli. Quanto alla camera principale e ai selfie, la fotocamera da 16 Megapixel rappresenta un netto miglioramento rispetto all'X5, con dettagli della pelle più visibili, l'effetto bokeh in modalità ritratto in grado di individuare con maggiore chiarezza gli elementi inquadrati.
La registrazione video resta un comparto che non svetta per caratteristiche da primato com'è logico che sia, con un'offerta di ripresa a risoluzione 2160p/1080p/720p con cadenza 30fps, e la sola opzione 1080/60p, che è poi quella che abbiamo subito privilegiato per aumentare la solidità d'insieme dei frame. Peraltro la combinazione di OIS sull'obiettivo principale e della modalità "video stabile" di Poco migliora la registrazione riducendo al minimo le vibrazioni.
Il rovescio della medaglia resta come in passato il calo della reattività nei confronti di elementi rapidi. Rispetto all'esperienza maturata con lo Xiaomi 13 Lite, in condizioni di pesante presenza di illuminazione LED non abbiamo notato l'ingerenza di disturbi (onde di luce continue orizzontali a scorrimento verticale) che in passato hanno innescato pesanti criticità nelle registrazioni anche di video molto brevi.
Poco X6 - Autonomia energetica
La longevità energetica non potrà che incontrare il plauso di chi “vive” con lo smartphone tra le mani. Senza dimenticare che il Poco X6 ha una batteria da 5.100 mAh (contro quella da 5.000 della versione Pro), l'inizio della giornata potrebbe innescare un principale sconforto nel vedere calare rapidamente la percentuale energetica, ma poi la situazione cambia. Tornato operativo, nella prima ora d'uso al mattino il dispositivo potrebbe cedere anche un 10% di batteria, in seguito la batteria beneficia di una superiore ottimizzazione.
Il risultato a fine giornata resta più che positivo, con un 20/25% residuo attorno alle 22 dopo un uso intenso tra telefonata, navigazione, streaming e gaming, anche quando si utilizza la frequenza di aggiornamento massima di 120 Hz. L'uso particolarmente intenso non consente il giro di boa di 2 giornate, ma di chiudere il bellezza la prima senza ritrovarsi attaccati a una batteria di emergenza. Peraltro la ricarica della batteria è un must da tenere in grande considerazione, il grande trasformatore da 67Watt consente di tornare quasi al 90% in circa 30' minuti, quindi anche solo pochi minuti aggiungono alcune ore d'uso. L'unità tende a scaldare durante la ricarica, mentre ricordiamo che non è inclusa l'opzione wireless.
Conclusioni
L'esperienza d'uso del Poco X6 5G ha rivelato un dispositivo che quanto a fascia media ha perlopiù il costo, oltre le aspettative in virtù di prestazioni riscontrabili sin dal primo uso. Smartphone che in tal senso sa distinguersi, personalità estetica piuttosto spessa, con peso e ingombro che potrebbero incidere in condizioni di uso intenso. Il display è uno spettacolo per chi ama immagini vivide, con neri profondi e ricchezza cromatica.
Il comparto fotografico resta nella media quanto a risoluzione, più limitato per i video dove al posto del 2160/30fps è fortemente consigliato riprendere 1080/60fps, per immagini più fluide e dettagliate. Notevole l'autonomia energetica e la relativa ottimizzazione. Tanti pregi e qualche comprensibile limite all'interno di una fascia di prezzo subito molto interessante, che ci porta a consigliare l'acquisto già nella versione base. X6 Pro, pur abbattendo 100mAh di batteria, include subito HyperOS ma soprattutto alza l'asticella quanto a elaborazione con chipset Dimensity 8300 Ultra MediaTek e GPU Mali-G615, indicato per gamer no compromise.