PowerA FUSION Pro 4 Wired Controller per Xbox Series X|S, la recensione del controller per Pro!
FUSION Pro 4 Wired: PowerA continua la sua missione per renderci tutti dei "Pro"!
PowerA FUSION Pro 4 Wired, un controller per domarli, un'applicazione per gestirli e un cavo per incatenarli!
Nella jungla dei controller di terze parti, da diversi anni si è conquistata una posizione invidiabile PowerA, azienda statunitense improntata sulla produzione di accessori dedicati tanto ai casual gamer, quanto alla sempre più corposa fetta di “Pro”. Da qualche tempo sul mercato è arrivato il PowerA FUSION Pro 4 Wired, controller dedicato ai giocatori Xbox che si prefigge di portare ai gamer un dispositivo capace di rivaleggiare con i vari controller “PRO” ad un prezzo accessibile, naturalmente sfruttando la connessione cablata per riuscire a contenere i costi. Forte della licenza ufficiale Xbox, già all’apertura della confezione, il FUSION Pro 4 mostra un design che è direttamente figlio del controller originale Microsoft, elemento assolutamente a suo favore e che, ormai, PowerA sta utilizzando da anni con successo. Piccola parentesi: forse si tratta di un caso sfortunato, ma segnalo di aver trovato la confezione esterna e quella interna, entrambe di cartone, letteralmente incastrate tra loro, con il risultato che per riuscire a estrarre il controller ho dovuto forzare non poco, creando uno strappo in uno dei cartoncini, un colpo al cuore non indifferente per un collezionista come me. Naturalmente si tratta di un elemento decisamente secondario e mi auguro che mi sia accaduto solo per un difetto saltuario e che a voi non succeda nulla di simile.
Il sorriso è tornato immediatamente appena ho avuto il FUSION Pro 4 tra le mani, visto che forma e materiali di costruzione restituiscono all'istante un feeling in cui robustezza e qualità la fanno da padrone. Le plastiche e gli elementi in gomma sono, sia alla vista che al tocco, di ottima fattura e la scelta di cambiare solo pochissime linee (principalmente dorsali) rispetto alla controparte originale, non fa che rendere ancora più soddisfatto il gamer che rimane saldamente nella sua “comfort zone”. Oltre al controller, la confezione contiene un manuale di istruzioni e un QR Code per recuperare online tutte le informazioni necessarie (scritte sicuramente più in grande) e non poteva mancare il cavo di gioco, lungo ben tre metri e ricoperto da una intrecciatura che ha il doppio compito di renderlo più robusto e donargli un aspetto premium. La prima cosa che si nota appena si impugna il FUSION Pro 4, oltre la già citata qualità, è la sua leggerezza. Mi sono armato di bilancino di precisione e ho misurato un controller originale base, che è risultato pesare 286 grammi con batterie inserite (ho usato le alcaline Duracell presenti in ogni confezione di controller Microsoft) e 242 grammi senza batterie. La stessa prova ha decretato che il FUSION Pro 4 pesa 237 grammi, rendendolo ancora più adatto a lunghe sessioni di gioco.
Tasti e pulsanti per tutti i gusti
Andiamo a guardare la faccia anteriore del controller e notiamo, oltre ai classici tasti, la presenza di un selettore dedicato a quando si gioca utilizzando un headsed. Grazie a questo, possiamo alzare e abbassare il volume in cuffia, ma premendolo (un po’ come si fa per gli analogici nelle funzioni L3 e R3) possiamo attivare o disattivare il nostro microfono. Insomma, si aggiungono due funzioni molto interessanti che, adesso, possiamo gestire senza togliere le mani dal controller. A una successiva analisi di nota che i tasti “option”, “menu” e “screenshoot” hanno una forma più arrotondata rispetto agli originali, ma nulla che possa creare problemi, trattandosi solo di una scelta di stile.
Discorso differente per croce direzionale, che se nel modello originale Microsoft permette una pressione a 360 gradi, con tanto di diagonali, nel FUSION Pro 4 (come in quasi tutti i controller PowerA) ci sono solo le quattro direzioni, con il risultato che per le diagonali si debba combinarne due insieme. Ne approfitto per dire che se il feeling di pressione dei tasti è identico a quello della controparte originale, proprio la croce direzionale pone una resistenza leggermente maggiore, fattore che comunque non compromette l’esperienza di gioco, ma dipende dai gusti personali del giocatore decidere se essere positivo o negativo. Passiamo poi alle leve analogiche, all’apparenza identiche a quelle che ben conosciamo, ma che in realtà nascondono una feature estremamente interessante. Impugnandone l’apice e ruotandolo leggermente in senso orario, questo farà due scatti che renderanno lo stick più alto di qualche millimetro, andando a offrire ben tre altezze differenti su entrambi gli analogici. Insomma, ci sono diverse combinazioni che vanno ad adattarsi a qualsiasi tipo di mano e impugnatura.
Giriamo il controller e osserviamone il retro, dove notiamo i quattro tasti aggiuntivi che si raggiungono senza alcun problema con medio e anulare di entrambe la mani. Questi tasti sono leggermente sporgenti rispetto alla scocca e non offrono alcuna variabile di corsa. Sono completamente programmabili tramite applicazione gratuita chiamata “PowerA Gamer HQ” che trovate sul marketplace Xbox e sebbene l’impugnatura classica del controller li veda utilizzabili con le dita poco sopra citate, nulla vieta di legare ad essi la gestione dei trigger dorsali dove sfruttare anche gli indici. Certo, andremmo a perdere le variabili di pressione analogica dei grilletti, ma tutto starà alle vostre necessità. Ad esempio, giocando a Forza Motorport abbiamo bisogno di regolare gas e freno e sarebbe una scelta poco intelligente, ma in altre tipologie di giochi potremmo trovare più comoda e fruttuosa questa possibilità. Proprio dei trigger andiamo a parlare adesso, dotati di due selettori meccanici che ne variano la corsa a tre diverse ampiezze di raggio: una completa, una al 50% e una a un terzo. Ancora una volta viene in nostro aiuto l’applicazione di gestione, uno strumento molto completo che riesce a darci totale controllo su molteplici elementi del FUSION Pro 4. Se ci limiteremo a usare solo i selettori meccanici, l’input in game sarà limitato alla corsa stessa del pulsante, ma nulla vieta di cambiare le percentuali dell’input stesso e, magari, tenendo la pressione a un terzo della corsa potremo selezionare di avere la pressione massima, come se invece stessimo premendo il grilletto al 100%. Ovviamente anche in questa situazione entra in gioco quel che serve nello specifico al giocatore in un dato momento, ma è facile capire che con la giusta sensibilità nelle dita, il FUSION Pro 4 potrebbe darci un’arma in più, ad esempio, nel nostro FPS preferito.
Hall Effect: il futuro dei controller?
Sempre osservando il retro del controller, notiamo il pulsante dedicato alla programmazione dei profili, con cui potremo muoverci tra massimo tre configurazioni che potremo impostare tramite app. Non ultimo, citiamo il grip gommato dell’impugnatura, che sfruttanto una texture formata da tanti piccoli loghi della azienda (un po’ in stile DualSense che ha i simboli PlayStation) risulta efficace e permette una presa salda anche per chi tende ad avere un po’ troppa sudorazione delle mani. Torniamo a parlare della app PowerA Gamer HQ, che si è dimostrata un’alleata utilissima e ci ha permesso di customizzare tantissimi elementi, compresa la deadzone degli stick analogici e la loro sensibilità, i volumi audio in cuffia, il livello della vibrazione, senza scordare che potremo anche compiere vari test o ricalibrare il tutto. Con un po’ di pazienza, se siete tra i giocatori che vogliono avere davvero tutto sotto controllo, potrete raggiungere il vostro setting definitivo. Altro fiore all’occhiello del FUSION Pro 4 è la presenza della tecnologia Hall Effect, cioè un sistema che dovrebbe evitare, anche sui lunghi periodi, il presentarsi del tanto temuto drifting.
Se nei classici controller le leve analogiche e i grilletti inviano input ali sensori tramite movimenti e collisioni delle parti meccaniche, l’Hall Effect permette che tutto ciò avvenga sfruttando il magnetismo, limitando così il normale deterioramento fisico che, a lungo andare, può portare a contatti e sfregamenti dei meccanismi. Naturalmente solo il lunghissimo periodo potrà dirci se l’Hall Effect azzera qualsiasi rischio di drifting, ma stiamo parlando di una tecnologia già ampiamente utilizzata in altri campi e rappresenta un ulteriore asso nella manica per questo controller. Dopo diverse settimane di gioco con i titoli più disparati, il FUSION Pro 4 Wired si è dimostrato un controller di alta qualità che, a ben vedere, non ha mostrato alcun difetto sostanziale se non la connessione cablata, fattore necessario per mantenere il prezzo (69,99 dollari sul sito ufficiale) accessibile a fronte di quanto offerto. Niente orpelli estetici (niente led, niente parti o cover intercambiabili), ma tanta concretezza e solidità costruttiva, il tutto unito a un corredo adatto al gaming di alto livello, tra analogici regolabili in altezza, grilletti gestibili in ogni funzione, tasti dorsali programmabili e l'ottima app a corredo. Se la presenza del cavo non è un problema per voi e la croce direzionale senza diagonali non vi spaventa, difficilmente troverete un controller “pro” di questa qualità a questo prezzo. Assolutamente un best buy!