Doppiare Deadpool è difficile? Non troppo, ma richiede tempo: intervista a Francesco Venditti

Il doppiatore italiano di Deadpool Francesco Venditti racconta com'è stare dietro a Ryan Reynolds in sala doppiaggio. L'intervista.

Doppiare Deadpool, ovvero il supereroe più sboccato e logorroico del Marvel Cinematic Universe, è più facile o difficile rispetto a un altro personaggio del fumetti standard? Dipende da una serie di fattori abbastanza sorprendenti. Ce l'ha rivelato Francesco Venditti, attore e doppiatore italiano, che ha dato voce al personaggio di Ryan Reynolds nel film in uscita in queste ore in sala. 

Infatti è lui, nell'edizione italiana di Deadpool & Wolverine, a stare dietro alla raffica di battute scorrettissime del protagonista del film. Abbiamo incontrato Francesco alla prima italiana del film, tenutasi ai Bagni Misteriosi di Milano. La folla e le star sul red carpet erano quelle delle grandi occasioni. Tutti, dalla cantante Chiara alla comica Katia Follesa, passando per Fabio Rovazzi e Federico Russo, erano impazienti di scoprire i tanti camei che un film così immerso nel multiverso e nella metanarrazione prepara per sorprendere il suo pubblico. Spider-Man e Charles Xavier erano tra i ritorni più attesi da VIP di casa nostra, impazienti di vedere la pellicola, ma c'era anche chi sperava in un'apparazione dell'attrice Blake Lively (la moglie di Reynolds) nei panni della misteriosa, affascinante Lady Deadpool. 

A sorprenderci però è stata la passione e la disponibilità con cui Francesco Venditti ci ha raccontato il dietro le quinte del doppiaggio italiano della pellicola. Dopo un lungo abbraccio con il collega Maurizio Merluzzo (doppiatore della "concorrenza", che ha prestato la voce a Shazam della DC), Francesco Venditti ha risposta a qualche domanda da profani dell'arte del doppiaggio, guidandoci nella lavorazione di un film atteso come una nuova uscita estiva targata Marvel Studios. 

Intervista a Francesco Venditti, il doppiatore italiano di Deadpool

Con tutte le sue parolacce, i soliloqui e i dialoghi velocissimi, Deadpool non sembra un personaggio semplice da doppiare. 

In realtà la difficoltà principale del dare la voce a Ryan Reynolds in questo ruolo è data dal fatto che per buona parte del minutaggio è impossibile vedere i suoi occhi e quindi riuscire a stare "dentro la sua testa", per via della maschera che indossa per la maggior parte del tempo.

Quindi è la maschera il problema. Non dovrebbe essere più facile, dato che non c'è un labiale da seguire? 

In realtà doppiare personaggi mascherati come Deadpool è una grande sfida per ogni doppiatore, perché fatichi a "sentirli" dietro la maschera. Per questo motivo durante il doppiaggio di "Deadpool & Wolverine" ho spesso chiesto di mettermi sullo schermo delle immagini o delle clip di Reynolds senza maschera, in modo da avere sempre un punto di partenza, del materiale di riferimento. 

Quanto sei rimasto in sala di doppiaggio per questo film?

Più o meno due settimane. 

È tanto? 

Beh, è stata una lavorazione abbastanza lunga, sì. 

Faticosa?

Sicuramente ci vuole molto impegno e concentrazione, ma no, non la definirei faticosa. Soprattutto quando poi vedi il risultato dei tuoi sforzi in sala, sapendo cosa significa per tanti spettatori. Anche mentre stai lavorando sei consapevole che stai facendo qualcosa che ha una sua importanza specifica. 

Per gli spoiler invece come ti regoli? Alcuni doppiatori dicono di essere subissati di richieste di anticipazioni, da amici ma anche da sconosciuti sui social?

Spoiler, cosa sono gli spoiler? Non so nemmeno più cosa voglia dire la parola (ride). Sono molto rigoroso e, con film come questo, è necessario esserlo.