Abyss e True Lies – Le edizioni 4K sono tutta un'altra cosa
Girati analogico su pellicola, questi due film sono mutati in creature ibride digitali che stanno facendo molto discutere
Abyss e True Lies sono splendide “creature” di James Cameron, tra fantascienza e commedia ricca d'azione, spettacolari nella messa in scena e realizzate rispettivamente nel 1989 e 1994. Come qualsiasi altra sua opera hanno rappresentato l'apice della tecnologia dell'epoca applicata agli effetti speciali, dimostrazione della maestria nel far sognare a occhi aperti grazie all'impegno in primis della ILM, la Industrial Light & Magic di George Lucas.
In anni in cui la computer grafica poteva concentrarsi solo su pochi elementi costringendo a ingenti investimenti per creare grandi illusioni - per True Lies si arrivò alla costruzione del famoso, costosissimo, modello robotizzato di jet in scala 1:1 pilotato da Schwarzenegger - ebbero ruolo determinante il "grande artigianato" di Hollywood (di cui Cameron fece parte in gioventù, per esempio come Matte Painter per 1997: Fuga da New York) e gli effetti ottico visivi integrati nelle scenografie.
Un Home Video troppo avaro
A 35 anni di distanza dall'avventura sottomarina e 30 dall'adrenalinica spy story sembrava giunto il momento di gustarsi le edizioni 4K, a lungo attese dai fan. Se n'è parlato tanto, in passato è circolato qualche scatto di una grande console con immagini di Abyss, durante una pausa dalla produzione del franchise di Avatar.
Per questi due film nel corso del tempo si sono succedute numerose edizioni Home Video tra videocassette, LaserDisc, D-VHS/D-Theater, DVD, lasciando perlopiù a bocca asciutta coloro che attendevano i Blu-ray 2K. Per quest'ultimo formato e nel caso di True Lies è presente un'uscita apocrifa spagnola, così come prima ancora circolò negli Stati Uniti su D-VHS una versione 1080i (video interlacciato). Ciò ha caricato ulteriormente l'hype dei collezionisti, che verso fine anno a partire dagli USA si sono buttati a mani basse a recuperare l'uscita 4K di questi due film assieme ad Alien – Scontro finale, da noi in arrivo a maggio 2024.
Quel pasticciaccio brutto di Terminator 2
Fatta eccezione per la riproposta 3D di Titanic, quella di Terminator 2 – Il giorno del giudizio con aggiunta della stereoscopia e rivisitazione dell'originale negativo non aveva ottenuto consensi positivi.
Girato al solito in pellicola, il film del 1991 aveva subito un pesante trattamento di eliminazione della grana, innescata dagli stock di negativo impiegati (50/250/500 ASA) con l'idea di “modernizzare” l'immagine. Il risultato? Un'obbrobrio talmente inguardabile da far gridare allo scandalo. L'impressione quella di un pesante impiego di DNR, filtri di riduzione del rumore che hanno restituito un quadro dal retrogusto maledettamente sintetico.
Come mai prima d'ora...
La nuova post-produzione messa in atto per Abyss e True Lies è andata molto oltre. Il risultato finale sono due film completamente diversi, “nuovi”, che a coloro che non hanno mai avuto occasione di vederli paradossalmente potrebbero anche piacere. Diverso il riscontro per chi invece li vide in sala prima e ne seguì il percorso in Home Video poi, specialmente Abyss che come Alien – Scontro finale beneficiò di un rimontaggio con aggiunta di svariate sequenze inedite: si passò dalla theatrical di 140' minuti alla “Special Edition” di 171' minuti.
Prendendo in parola affermazioni come “La nuova edizione 4K darà l’opportunità di vedere The Abyss, True Lies ed Aliens come mai prima d’ora” in effetti c'è di che restare sorpresi, perché realmente non sono più gli stessi. Il radicale cambiamento muove da una diversa color correction, per Abyss e ancor di più per True Lies, caricando toni maggiormente bluastri al punto da alterare l'intero feedback cromatico.
IA e Deep Learning
Qui però la rielaborazione si è spinta molto oltre: non ci si è limitati a rivedere i colori o a contenere eventuali esuberanze di grana, si è intervenuti con una rivisitazione aggressiva dell'intera opera. Attraverso algoritmi di IA, Deep Learning e l'ausilio di schede grafiche, ogni singolo frame dei film è stato ricostruito al computer, con la risultante di un quadro visivo ancor più irreale (rispetto a T2). Plauso per essere riusciti a porre un risalto incredibile a elementi inquadrati che altrimenti sarebbero stati illeggibili o meno evidenti, ma lo scotto da pagare è quello di transizioni dal pesante retrogusto fittizio.
A soffrirne maggiormente è True Lies, dove in alcuni passaggi ci sono parti anatomiche che sembrano quasi disegnate, a partire dalle mani. Alcuni fermo immagine potrebbero suscitare il ricordo di A Scanner Darkly, film girato in digitale e poi animato utilizzando il “rotoscope interpolato”, tecnica in cui si ripercorre il materiale originale dal vivo fotogramma per fotogramma, conferendo il caratteristico aspetto animato. Anche se non a questi livelli, specie per True Lies le immagini appaiono radicalmente diverse dal girato analogico.
The Abyss e True Lies - Video e Audio
Questo revisionismo digitale volto a “modernizzare” il passato ha condotto a risultati davvero inaspettati. Per entrambe le opere si è partiti da scan 4K dei negativi, formato immagine originale 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. A confronto il risultato complessivo per Abyss (sia il BD 4K che 2K offrono la versione theatrical ed estesa) resta tecnicamente più lusinghiero e con un retrogusto sintetico inferiore rispetto a True Lies. Entrambi mostrano per la prima volta dettagli e particolari mai visti prima, accendendo uno spettacolo che su grandi schermi lascia a bocca aperta. Nel caso del film del 1989 il grado di dettaglio e ricostruzione scenica impatta a partire dalle incredibili riprese subacquee e l'avvicinamento al sommergibile nucleare affondato, proseguendo al suo interno.
Quanto all'audio italiano se la passa meglio True Lies con traccia DTS lossy (full rate a 1509 kbps), per un ascolto nel complesso interessante, con una certa presenza scenica anche dai canali posteriori, così come il subwoofer. Il solo Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps) per Abyss fatica a sostenere la visione. Per uno spettacolo solido e aggressivo la scelta resta l'originale Dolby ATMOS (24 bit), dove a conti fatti se la cava meglio proprio Abyss rispetto alla traccia speculare in True Lies, meno esuberante.
The Abyss e True Lies - Gli extra
Per Abyss è presente un terzo Blu-ray con una montagna di extra, molti dei quali già inclusi in precedenti edizioni. Fanno eccezione una conversazione col regista che ne approfondisce la genesi (32') e un ulteriore focus sulla produzione e l'eredità dell'opera a cui partecipa anche il produttore Jon Landau (25'). Dal materiale d'archivio non è da meno lo storico documentario "Making The Abyss" di circa un'ora.
True Lies ha meno extra, molti già visti in passato eccetto un nuovo incontro con Cameron, assieme per esempio a Jamie Lee Curtis e Arnold Schwarzenegger sui personaggi, con focus sulla storia e la genesi della sceneggiatura. Tutto sottotitolato in italiano.
Addio al passato
Le edizioni di Abyss e True Lies 4K sono quindi sconsigliate? Affatto, ma sono un'altra cosa, “creature ibride” che evidentemente hanno incontrato il gusto di Cameron, almeno ci si augura che il suddetto sia al corrente del risultato finale. Uno spettacolo 4K che su grandi schermi 10 bit nativi, con ausilio soprattutto del Dolby Vision (in assenza di compatibilità c'è l'HDR-10) non potrebbe essere più preciso ed esaltante in termini assoluti.
Al netto di eventuali problemi di banda e compressione, lo streaming 4K è praticamente identico. Un'esperienza che però sta incontrando grosse critiche, a cui il sottoscritto si unisce gridando (nuovamente) allo scandalo, pensando a quanto sia andato perduto per sempre del girato originale.
L'opera appartiene al suo creatore
Leggendo di IA e Deep Learning si sperava che l'intelligenza artificiale avrebbe dato una mano a rendere più reali e vibranti gli effetti speciali, senza snaturare il DNA dei film, come nel caso delle affascinanti creature marine di Abyss. Del resto “l'opera è dell'artista e ne può fare ciò che vuole”: corretto, se non si ha il passato a fare da cartina al tornasole col presente.
Immaginando un redivivo Leonardo, come si reagirebbe se recandosi al Louvre a vedere la piccola e meravigliosa Gioconda la si trovasse con i baffi alla francese e i capelli blu? Certo non si può dire che sui suoi vecchi film Cameron non abbia apportato innovazione, ma a modesto parere di chi scrive sarebbe stato meglio evitare.