Addio, Val Kilmer: omaggio a una carriera e a un interprete straordinari
Un viaggio sul viale dei ricordi per omaggiare Val Kilmer

Per quelli della mia generazione, fu Top Secret! L’esilarante film della ZAZ (la premiata ditta Zucker-Abrahams-Zucker), nel lontano 1984: scoprimmo così al suo primo film Val Kilmer, bello come il sole, bravo e talentuoso, ma soprattutto tanto intelligente da non prendersi troppo sul serio - come invece facevano fin troppi “belli di Hollywood”.

L’attore diventato un’icona grazie al ruolo di Tom “Iceman” Kazansky - ripreso nel sequel con la sequenza che ha commosso tutti, perché era già malato di cancro alla gola - si è spento ieri, 1° aprile, a 65 anni. Un gran brutto scherzo per tutti noi, che l’abbiamo amato e seguito fin dall’inizio.
Val Kilmer se n’è andato per una polmonite, che ha stroncato il suo già compromesso fisico in lotta contro la malattia da tanti anni. Ma se n’è andato lasciando dietro di sé una carriera straordinaria e un’eredità indelebile per il mondo del cinema.
Dal debutto al ruolo-icona di Iceman

Nato e cresciuto a Los Angeles, aveva mostrato sin da giovane un’inclinazione naturale per la recitazione, passando dal teatro al grande schermo con un talento che lo avrebbe reso una delle star più riconoscibili di Hollywood.
Il suo debutto cinematografico, come già accennato, avviene con la commedia brillante Top Secret!. Poco dopo, si distingue in un'altra pellicola che ruota attorno all’ingegno e alla scienza, Scuola di geni, ma è con il ruolo del pilota di caccia dal carattere glaciale in Top Gun che conquista il grande pubblico e diventa una star internazionale. È il 1986. Dopo altri tre ruoli minori, nel 1988 è protagonista del fantasy epico Willow, in cui veste i panni di un avventuriero scanzonato. Il film lo consacra tra i volti più amati del cinema di genere. Ma è incarnando il carismatico leader di una leggendaria band rock, l’immortale personaggio di Jim Morrison in The Doors, che dimostra tutta la sua dedizione all’arte della recitazione, offrendo una delle performance più intense della sua carriera.
In seguito interpreta con altrettanta maestria un pistolero leggendario in un western che diventa un cult, Tombstone, per poi indossare il mantello e la maschera di uno degli eroi più iconici della cultura pop in Batman Forever nei panni di Batman. Poco dopo, lo si vede fianco a fianco con due giganti del cinema, Al Pacino e Roberto De Niro in un thriller d'azione che lascia il segno, Heat - La sfida.
Tanti, tanti ruoli...

Ma ci sono tanti, tanti altri ruoli e film da ricordare. Elvis Presley, interpretato “in incognito” in Una vita al massimo (1993), Cuore di tuono l’anno prima, La vera storia di Billy the Kid…
La sua filmografia si arricchisce di ruoli sempre diversi, a conferma del suo eclettismo e del suo talento: un ingegnere impegnato in una sconvolgente lotta contro la natura in Spiriti nelle tenebre, un ladro raffinato con mille identità ne Il santo, che riprende il ruolo storico di Roger Moore in TV, e persino la voce di un profeta in un film d’animazione di grande impatto emotivo, Il principe d’Egitto.
Negli anni successivi si cimenta in ruoli sempre più complessi e sfaccettati: un attore caduto in disgrazia in Kiss Kiss Bang Bang, un re del porno in Wonderland - Massacro a Hollywood, una figura misteriosa coinvolta in un intrigo noir in Spartan… E ancora: Pollock, Pianeta Rosso, Joe the King, A prima vista, L’isola perduta, Una bionda tutta d’oro, The Missing, Alexander… E le comparsate in TV che tanto lo divertivano, da Entourage a Psych, da Numb3rs al Saturday Night Live.

Oltre 100 ruoli per un attore che non ha mai smesso di mettersi alla prova, passando con disinvoltura dal thriller alla fantascienza, dal dramma carcerario con Felon - Il colpevole alla sperimentazione cinematografica con Twixt. Un documentario sulla sua vita, intitolato semplicemente Val (2021), ci ha offerto uno sguardo senza filtri sulle sue esperienze, sulle sue battaglie e sul suo amore sconfinato per il mestiere di attore.
Negli ultimi anni, ha avuto modo di riprendere uno dei ruoli che lo aveva reso celebre, in una produzione che ha reso omaggio alla sua carriera e al suo impatto sulla cultura pop, Top Gun: Maverick. Con quella scena di fronte alla quale tutti noi, che l’abbiamo seguito fin dall’inizio della sua carriera, abbiamo pianto calde lacrime. Le stesse lacrime che piangiamo oggi, ricordandolo. E ricordando anche che la sua eredità artistica resterà viva per sempre nelle interpretazioni che hanno segnato generazioni di spettatori, confermando il suo posto tra i grandi del cinema.