Berlinale 75, il norvegese Dreams vince l'Orso d'Oro: tutti i vincitori dell'edizione 2025

Si era intuito che potesse essere il favorito della giuria di Todd Haynes e infatti il norvegese Dreams porta a casa l'Orso d'oro.

di Elisa Giudici

In tanti avevano puntato sul film brasiliano O Último Azul di Gabriel Mascaro come vincitore annunciato dei questa Berlinale: si ferma al gran premio della giuria. Hanno avuto ragione quanti, tra cui la sottoscritta, puntavano sulla presenza di un regista attento alle tematiche raccontate da Dreams (Drømmer) di Dag Johan Haugerud, toccante coming of age di una giovane che affronta il primo amore sbocciando sia come donna, sia come scrittrice. Un racconto multigenerazionale da tre prospettive femminili memorabili, che ha colpito e toccato la giuria presieduta dal regista di Carol. 

"Vivete, fate esperienze: è la cosa più importante" dice Dag Johan Haugerud (che abbiamo intervistato). Con Dreams chiude una trilogia di film dedicati al sentimento amoroso nata e cresciuta in ambito festivaliero. Lo scorso Love era stato presentato a Venezia nel 2024. Il resto del Palmares si divide tra premi attoriali a nomi in zona Hollywood e premi tecnici per promettenti cineasti internazionali. 

L'inglese Andrew Scott vince come miglior interprete non protagonista per la sua performance del compositore Richard Rodgers nel film biografico di Richard Linklater Blue Moon. Attenzione anche a Rose Byrne, che con questo premio per l'interpretazione materna e sull'orlo di una crisi di nervi in If I had legs I'd kick you si candida a una grande annata di riconoscimenti e rivalutazione generale, complice il fatto che il film è prodotto da A24, che saprà di certo valorizzarlo sul mercato statunitense. 

Non sorprende nemmeno l'orso alla regia per il cinese Huo Meng, che con Living the Land ha realizzato alcune delle riprese più belle e toccanti dell'intera Berlinale, a partire dall'incredibile pianosequenza finale del suo film. Per la sceneggiatura invece la spunta un habitué della Berlinale, il romeno Radu Kude per il suo dissacrante Kontinental '25, rielaborazione caustica di Europa '51 di Rossellini.

L'Italia, che non aveva film in concorso, si consola con due piccole menzioni. Orso d'argento per il miglior contributo artistico va a La Tour de glace di Lucile Hadihalilovi, produzione franco-tedesca con una piccola partecipazione italiana. Il documentario Canone effimero di Gianluca De Serio e Massimiliano De Serio conquista una menzione d'onore nella categoria dedicata. 

Berlinale 2025, tutti i vincitori

Concorso

  • Orso d'oro - Drømmer di Dag Johan Haugerud (Norvegia)
  • Orso d'argento, premio della giuria - O Último Azul di Gabriel Mascaro (Brasile)
  • Orso d'argento - El mensaje di Iván Fund (Argentina)
  • Orso d'argento per il miglior regista - Huo Meng per Living the Land (Cina)
  • Orso d'argento per la miglior interpretazione da protagonista - Rose Byrne in If I Had Legs I'd kick you (Stati Uniti)
  • Orso d'argento per la miglior interpretazione da non protagonista - Andrew Scott in Blue Moon
  • Orso d'argento per la migliore sceneggiatura - Kontinental '25 di Radu Jude (Romania)
  • Orso d'argento per il miglior contributo artistico - La Tour de glace di Lucile Hadihalilovi (Francia)

Premi onorari

  • Orso d'oro alla carriera - Tilda Swinton
  • Berlinale Kamera - Rainer Rother

GWFF Best First Feature Award

  • Miglior film - The Devil Smokes (and Saves the Burnt Matches in the Same Box) di Ernesto Martínez Bucio (Messico)
  • Menzione speciale - On vous croit di Arnaud Dufeys e Charlotte Devillers )Belgio)

Premi della giuria documentari

  • Miglior documentario - Holding Liat DI Brandon Kramer (Stati Uniti)
  • Menzione speciale - La memoria de las mariposas di Tatiana Fuentes Sadowski Perù e Canone effimero di Gianluca De Serio e Massimiliano De Serio (Italia)

Premi della giuria Cortometraggi

  • Orso d'oro per il miglior cortometraggio - Lloyd Wong, Unfinished di Lesley Loksi Chan (Canada)
  • Orso d'argento, premio della giuria - Ordinary Life di Yoriko Mizushiri (Giappone)
  • Orso Cupra premio speciale - Koki, Ciao di Quenton Miller (Paesi Bassi)