Anora riporta la Palma d'Oro agli Stati Uniti: tutti i vincitori di Cannes 2024
La Palma torna negli Stati Uniti, l’India vince un premio storico e Emilia Pérez si conferma uno dei grandi titoli dell’edizione. Sorrentino rimane a bocca asciutta. Il commento al Palmares.
La Palma d’Oro del 2024 va a un regista statunitense, per uno dei film più belli visti in questa edizione povera di grandissimi film. La Giuria di Greta Gerwig incorona Anora di Sean Baker come il vincitore dell’edizione 77 del Festival di Cannes. Sarà la svolta di carriera per un regista connazionale da sempre molto amato nel circuito festivaliero, ma quasi sconosciuto per il grande pubblico. Baker da anni è fiero alfiere del cinema indipendente, capace di raccontare con empatia e incredibile fruibilità l’America degli emarginati ricchi di ironia, sex appeal e speranza. Gli eroi e le eroine di Sean Baker sono sopra le righe, ma non si arrendono mai.
La geopolitica del Palmares: tanti Stati Uniti, India e Portogallo fanno la storia
Anora è un film che parte come Pretty Woman, diventa un thriller a la Diamanti Grezzi e corona in un finale davvero, davvero memorabile. In Italia lo porterà Universal e c’è da scommettere che farà davvero parlare di sé, perché è decisamente disinibito: la stellare protagonista Mikey Madison interpreta una “danzatrice erotica” e squillo a chiamata che d’innamora del giovanissimo figlio di un oligarca russo. Seguono molti, molti incontri tra i due che faranno sicuramente discutere.
A contendersi la Palma fino all’ultimo con Sean Baker c’è stato il film indiano All We Imagine as Light, che conquista il Gran premio della giuria: un traguardo storico per il cinema indiano, che non ha mai centrato un premio così importante nel festival francese. Anche qui una storia di donne: corale, quotidiana, toccante, diretta dalla regista Payal Kapadia. Il super favorito della vigilia, il regista esule e fuggitivo iraniano Mohammad Rasoulof, si accontenta del premio della giuria per il suo The Seed of the Sacred Fig, una storia di protesta nell’Iran dittatoriale che si fa dramma familiare intensissimo, inarrestabile.
Il premio alla regia va al Portogallo e anche qui è una prima volta: lo conquista Miguel Gomes, che ha diretto il suo sognante e lirico Grand Tour (presto in Italia con Lucky Red) quasi completamente da remoto, durante la pandemia globale. Una circostanza che rende ancora più meritorio questo traguardo.
La Francia, come sempre, fa il pieno. Il vincitore morale dell’edizione è Emilia Pérez, il film dell’inossidabile Jacques Audiard, 72 anni e non sentirli. Il suo incredibile musical in lingua spagnola ambientato tra i cartelli del narcotraffico messicano vince il premio speciale della giuria e quello per la miglior interpretazione femminile, diviso tra le tre protagoniste Zoe Saldana, Selena Gomez e l’incredibile protagonista Karla Sofía Gascón. L’interprete trans, che porta un’esperienza di transizione su grande schermo davvero spiazzante, incarnando anche la versione maschile del suo personaggio, si commuove sul palco. Gascón ci ricorda che: “tutti possiamo ancora cambiare e diventare persone migliori, anche gli uomini, che possono imparare a proteggere le donne.”
La Francia non sbaglia, l'Italia fa un buco nell'acqua
Premio pesante anche per la sceneggiatura alla regista francese Coralie Fargeat con il suo body horror The Substance. Al suo secondo film, conquista una menzione nel Palmares con un film estremo e non facile da digerire, ma che ha convinto la giuria nel suo ritratto grottesco di Hollywood.
Arriva a Hollywood il premio per il migliore attore: Jesse Plemons, a cui Lanthimos ha regalato un triplice ruolo da protagonista nel suo Kinds of Kindness, vince la prima menzione di rilievo della carriera. Una curiosità: la moglie Kristen Dunst, anni fa, vinse lo stesso premio qui a Cannes.
L’Italia con Paolo Sorrentino e le produzioni Marcello Mio e Limonov rimane invece a bocca asciutta. Ci consoliamo con il premio per la miglior regia a Roberto Minervini per I dannati, in concorso nella sezione Un Certain Regard.
La Palma e gli altri: tutti i vincitori di Cannes 2024
- Palma d'oro - Anora di Sean Baker (Stati Uniti)
- Gran Premio della Giuria - All We Imagine as Light (India)
- Premio speciale della Giuria: Emilia Pérez di Jacques Audiard (Francia)
- Premio alla regia - Miguel Gomes per Grand Tour (Portogallo)
- Premio alla sceneggiatura - Coralie Fargeat per The Substance (Francia)
- Premio all'interpretazione femminile - Il cast di Emilia Pérez
- Premio all'interpretazione maschile - Jesse Plemons in Kinds of Kindness
- Premio della giuria - The Seed of the Sacred Fig di Mohammad Rasoulof (Iran)
Palma d'oro onoraria - Meryl Streep e George Lucas