Ciao, Wes

di Luca Pinchiroli

1, 2 Freddy's coming for you



Ci sono certe mattine in cui ti svegli con una strana sensazione addosso, di quelle sensazioni fastidiose e appiccicose che non se ne vogliono andare.
Poi apri facebook e solo una notizia invade la bacheca, ripetuta più e più volte in stili e forme differenti ma la sostanza é sempre la stessa: Wes Craven se n'é andato, il tumore al cervello che lo ha accompagnato negli ultimi anni ha infine avuto la meglio portandosi via quello che era a tutti gli effetti uno dei pochi Maestri della paura rimasti.




3, 4 better lock your door



E' sempre sconveniente utilizzare termini assolutisti ma senza tema di smentita il più grande bardo cinematografico della paura se n'é andato. Il più grande, si, perché come lui nessuno mai aveva preso la paura, quella ancestrale che governa gli incubi irrazionali dell'uomo dalla notte dei tempi e l'aveva plasmata in maniera magistrale. Dichiarerà lui stesso che i suoi film erano il modo che aveva a disposizione per esorcizzare le sue paure e i suoi demoni, in ogni forma e dimensione.

5, 6 grab your crucifix



Il pensiero corre subito a Nightmare: dal profondo della notte, l'opera più iconica della sua lunga e fortunata carriera che spalancò le porte di hollywood al cinema horror nel 1984, vera e propria messa in scena dell'uomo nero, quello che infesta sogni agitati e turbolenti e ti aspetta sotto al letto non appena il sonno ti accoglie nelle sue dolci braccia.

Ma Wes Craven é stato molto di più di Nightmare.
Dal suo primo film, L'ultima casa a sinistra, Craven ha sempre fatto discutere detrattori e critici cinematografici. Questo però non gli ha impedito di continuare sulla sua strada, regalandoci autentici capolavori del cinema di genere come il già citato Nightmare, Le colline hanno gli occhi fino a Nightmare: Nuovo Incubo, perfetto esempio di metacinema dell'orrore che racchiude tutto quello che il cinema é stato per la sua carriera.



7, 8 better stay up late



Craven riuscirà anche a prendersi una piccola rivincita verso la censura che tanto aveva ostracizzato i suoi film con la saga di Scream, dove soprattutto il primo episodio rimane una piccola perla di critica alla società bacchettona e bigotta che si era schierata contro il mondo del horror soprattutto negli anni ‘80 e ‘90.

Molti sono quelli che gli devono molto (se non tutto) per la loro carriera cinematografica, da Robert Englund, impareggiabile Freddy Krueger a Sean Cunnigham, produttore dell'Ultima casa a sinistra che diventerà famoso al grande pubblico per essere il papà di un'altra icona dell'horror: il mascherato Jason Voorhees di Venerdì 13; da David Hess, terrificante Krug nell'Ultima casa a sinistra fino ad arrivare a Heather Langenkamp, indimenticabile Nancy in tutta la saga di Nightmare.

9, 10 Never sleep again!



Ma più di tutti gli attori, produttori e collaboratori che hanno lavorato con Craven nella sua carriera la sua mancanza sarà un vuoto incolmabile soprattutto per chi, come chi vi scrive, é cresciuto con i suoi film.
Film che abbiamo amato e ci hanno terrorizzato.
Film che ci hanno cullato nello spigoloso abbraccio dell'angoscia nelle notti passate con l'interruttore della luce sottomano, pronti ad accenderla per scacciare i mostri che Craven aveva reso reali grazie alle sue pellicole.
Molti brividi lungo la schiena devono la propria esistenza a lui: Wes Craven, Maestro dell'Incubo.
Ci mancherai…