Dal libro al film

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La trilogia di Jurassic Park, ampiamente descritta e riassunta in questo speciale dalla nostra bravissima Francesca Perozziello, come sicuramente saprete, non nasce dall'idea di Steven Spielberg, ma da una serie di romanzi scritti dall'abile mano di Michael Crichton.

In questo speciale cerchiamo di ripercorrere le orme del libro e quanto quest'ultimo é stato importante per la trasposizione cinematografica. Come spesso accade nelle trasformazione di questo tipo di prodotti, scoprirete che le incongruenze sono molte di più di quelle che uno può anche solo lontanamente immaginare.



Dal libro al film, cosa cambia?



Jurassic Park esce sul mercato americano nel 1990, ben tre anni prima della trasposizione cinematografica. Sebbene lo si percepisca in maniera meno incisiva anche nella pellicola, lo scopo del libro era quello di far riflettere il lettore su quello che é in grado di fare l'avanzamento tecnologico dell'ingegneria genetica, e le conseguenze che possono scaturire dal potere della creazione nelle mani dell'uomo.

L'idea nacque e si sviluppo nella mente dello scrittore di Chicago dopo una chiacchierata con il matematico Marvin Minsky - figura che, guarda caso, troveremo anche nel film e nel libro rappresentata da Ian Malcom - sugli argomenti sopracitati, in cui però al posto dei dinosauri si usavano gli automi come esempio.
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Precedente Crichton aveva pensato ad una storia in cui uno studente universitario riusciva attraverso le sue conoscenze a ricreare i dinosauri. Unendo il discorso fatto con Minsky alla sua idea iniziale, nacque alla fine Jurassic Park.

Quando Steven Spielberg senti parlare di questo libro, si interessò subito ai diritti (il tutto fu anche favorito dalla collaborazione tra i due per la creazione della famosa serie tv E.R. - Medici in prima linea), e dopo una lunga trattativa riuscì ad acquisirli.

Inizialmente, fu chiesto allo stesso scrittore di adattare il suo romanzo al cinema, anche se a conti fatti, prima di iniziare a girare, lo script passò per le mani di altri sceneggiatori. Proprio per questo motivo, molto probabilmente, il Jurassic Park cinematografico prende le distanze in maniera abbastanza significativa da quello letterario.

La più grande differenza riguarda sicuramente l'atmosfera. Sebbene nel film si possa percepire una direzione dark e matura (citiamo ad esempio l'incontro con il T-Rex o la scena dei Velociraptor) il libro aveva molti più elementi violenti e a tratti quasi horror per le descrizioni minuziose usate dallo scrittore, che si sono di fatto perse nella trasposizione. Una scelta che probabilmente é stata fatta per favorire la fruibilità del film nelle sale a più pubblico possibile, ma che in ogni caso si allontana, in parte, dal libro.

Questo é solamente un esempio delle tante differenze che possiamo osservare nel film se abbiamo avuto modo di aver letto il libro. A quella dell'ambientazione se ne affiancano altre piuttosto importanti.

Non possiamo non citare ad esempio la parte in cui Tina - bambina americana - viene assalita dal gruppo di Compsognathus. Elemento presente nel libro ma utilizzato da Spielberg come scena di apertura nel seguito, Il Mondo Perduto.

Anche i personaggi non sono immuni al cambiamento, e oltre a figure che dalla carta alla pellicola sono letteralmente sparite (come quella di Marty Gutierrez, medico costaricano che appare in tutte e due i libri), anche quelle conosciute sono differenti. Nel libro ad esempio Grant ha un ottimo rapporto con i bambini, cosa che invece non si riesce a percepire guardando la pellicola.

Non esiste inoltre nessuna relazione amorosa tra Grant e la Sattler che nel racconto scritto sono descritti semplicemente come ottimi amici. Incongruenze che per cause di forza maggiore si trascinano anche nei film successivi della serie, come quella che vede Ian Malcolm dichiararsi divorziato e con tre figli nel film (tant'é che una figlia la vedremo protagonista nel seguito del film) quando nel libro viene descritto come scapolo e senza figli.



Infine non possiamo citare non una scena iconoica come quella dell'incontro con il triceratopo malato. Nel libro infatti, la Sattler non soccorreva il dinosauro munito di corna, bensì uno stegosauro.

Chiudiamo parlado ovviamente una figura importantissima come quella di John Hammond capo della InGen e creatore del folle progetto chiamato Jurassic Park. Vi ricordate il vecchio John interpretato da Richard Attenborough che all'inizio de Il Mondo Perduto chiede a Malcolm di viaggiare verso Isla Sorna per bloccare i piani del nipote? bene, sappiate che tutto questo nei libri non é mai avvenuto, perché alla fine di Jurassic Park, Crichton decide di far morire il personaggio di Hammond.

Questi sono solo gli esempi più lampanti che dimostrano come tante volte, per esigenze di copione o di costi di produzione, i libri originali vengono riadattati sul grande schermo. Ovviamente le scelte fatte da sceneggiatori e registi si “ripercuotono” anche nei relativi seguiti.

Nel caso di Jurassic Park, nel momento in cui é uscì nelle sale Il Mondo Perduto (anch'esso ispirato all'omonimo libro di Crichton uscito nel 1995) oltre agli esempi sopracitati ce ne furono molti altri che “subirono” le conseguenze delle scelte fatte nel primo film e di ulteriori adattamenti operati sullo script.

Parlando di questi elementi quelli sicuramente più importanti riguardano la InGen che a seguito dei fatti accaduti nel primo libro, nel seguito non viene mai citata perché fallita. Nel film invece, molti di voi ricorderanno ricoprire un ruolo fondamentale. Oppure la presenza di Nick Van Owen (Vince Vaugh) che sostituisce quella di Doc Throne nel romanzo. La stessa isla Sorna nell'opera letteraria ha una conformazione totalmente differente rispetto a quella che possiamo ammirare nel film. Quest'ultima infatti nel libro é descritta come una bocca vulcanica inattiva e non come una vera e propria isola.

Infine, la famigerata scena del T-Rex che semina il panico per le strade di San Diego, nel romanzo non é mai stata descritta. Tante scelte che dimostrano quanto detto poche righe sopra: molte volte quello che leggiamo non corrisponde a quello che ci aspettiamo di vedere su schermo…ma questo non vuol dire che non sia altrettanto piacevole.

Il fatto che Jurassic World, sia libero da qualsiasi vincolo letterario potrebbe essere un punto a favore del regista e della serie. Molto spesso, infatti, i fan rimangono scottati quando nel passaggio da libro a film, vedono personaggi ed elementi a loro cari, venire trasformati o addirittura cancellati (vi ricordate la polemica scaturita all'uscita del primo capitolo de Il Signore degli Anelli riguardante la mancanza di un personaggio amato come quello di Tom Bombadil?).

Ormai non manca molto all'uscita del film e solo allora potremo capire se la mancanza di un romanzo a cui ispirirasa si rivelerà un elemento positivo per Jurassic World.