Le Bond girl

di Francesca Perozziello

Oh, James…



Fra le caratteristiche principali di 007, oltre ai fantastici gadget forniti da Q e oltre al Vodka Martini agitato-non mescolato, dobbiamo ovviamente citare le Bond girl.
In tutti i film della saga, James Bond é sempre stato circondato da donne bellissime e affascinanti, a volte sue alleate ed altre sue antagoniste, spesso molto ambigue. Le “donne di Bond”, in realtà, compaiono fin dai romanzi di Ian Fleming, ma sono sicuramente le loro interpreti cinematografiche ad averle tanto rese famose.

Prendiamo per esempio Honey Ryder, interpretata da Ursula Andress in Licenza di uccidere. La scena in cui Honey esce dall'acqua cantando, con le conchiglie in mano e il costume bianco, é ormai diventata un'immagine immortale nella storia di 007 e nella storia del cinema. Al punto che, a molti anni di distanza, Halle Berry citò questa scena in La morte può attendere, indossando un costume identico a quello della Andress ma di colore arancione.



Donne sensuali che cedono al fascino di 007, le Bond girl hanno spesso caratteristiche comuni, quasi stereotipate, che ritroviamo in tutti i film della saga. La loro età media é di solito 35 anni, anche se Bond si “concede” qualche eccezione, ad esempio la 25enne Tatiana Romanova (Daniela Bianchi), caporale dell'intelligence sovietica che incontra in Dalla Russia con amore, oppure Solitaire, interpretata da una giovane Jane Seymour, che in Vivi e lascia morire é una veggente che riesce a stregare Roger Moore.

Forti, aggressive, con fisici da modelle e spesso un'abbronzatura invidiabile, le donne di Bond si dividono in due grandi categorie: quelle che hanno un ruolo ai fini della trama e quelle con il solo scopo di essere belle. Della prima categoria possiamo citare Elektra King (Sophie Marceau), che in Il mondo non basta ha un compito tutt'altro che secondario, o Vesper Lynd di Casino Royale (Eva Green).
Fra le tante bond-girl “decorative” ricordiamo invece Sylvia Trench (Eunice Gayson), che nei primi due film di 007 venne inserita quasi unicamente per aumentare il numero di donne che cadevano ai piedi di Bond.



Quanto alla loro provenienza geografica e alle caratteristiche somatiche, non si può dire che Bond faccia favoritismi. Bionde, brune, rosse, americane, russe o cinesi, 007 sembra non disdegnarne nessuna. Purché, ovviamente, rispondano ai canoni a cui accennavamo prima. Da Kissy Suzuki (Mie Hama) a Natalya Simonova (Izabella Scorupco), da Pussy Galore (Honor Blackman) a Camille Montes (Olga Kurylenko), é evidente che James Bond abbia avuto donne provenienti da quasi ogni angolo del pianeta.

Ma fra tutte queste donne, ce ne sarà pure una per la quale Bond ha davvero perso la testa? Sembra impossibile, ma anche 007 si é innamorato, qualche volta. In Al servizio segreto di sua maestà, con George Lazenby nei panni dell'agente segreto, 007 conosce la contessa italiana Teresa Di Vincenzo, nota come Tracy Bond, interpretata da Diana Rigg.

Figlia di un boss mafioso, Tracy cerca di suicidarsi all'inizio del film, ma viene salvata dall'intervento tempestivo di 007. Fra l'agente segreto e la contessa scocca subito l'amore, tant'é che Bond le farà una proposta di matrimonio. Dopo la cerimonia in Portogallo, i due partono per il viaggio di nozze, ma vengono raggiunti da Blofeld (Telly Savalas), capo dell'organizzazione criminale SPECTRE, che spara a Tracy colpendola mortalmente…

Oltre a Tracy, 007 può vantare un buon numero di Bond girl morte a causa e sua, prima fra tutte Vesper Lynd, che troviamo in Casino Royale con il volto di Eva Green. Ed é proprio vero che i nemici di 007 sembrano sbizzarrirsi, quando si tratta di eliminare le donne dell'agente segreto.

Jill Masterson (Shirley Eaton), che fa la sua apparizione in Missione Goldfinger, oltre ad essere una delle bond girl più amate di sempre, vanta un assassinio piuttosto cinematografico, degno della saga. Assistente personale di Auric Goldfinger (Gert Frobe), gioielliere e contrabbandiere ossessionato dall'oro, Jill tradisce il capo perché si é innamorata di Bond. Per vendicarsi del tradimento di Jill, Goldfinger la fa uccidere ricoprendola interamente di vernice d'oro, una vernice in grado di soffocarla. La scena più famosa del film é probabilmente quella in cui Bond ritrova la ragazza, distesa sul letto come se dormisse, cosparsa di vernice dorata da capo a piedi. Per realizzare questa scena, la povera Shirley Eaton si sottopose a diverse ore di trucco, durante le quali fu sempre assistita da un medico.

Dato l'imminente arrivo nelle nostre sale Spectre, é chiaro che, come spettatori italiani, siamo felici di avere Monica Bellucci accanto a Daniel Craig. Ma la Bellucci non é certo la prima attrice italiana a recitare in un film di 007, anche perché, in tempi recenti, non possiamo non ricordare Maria Grazia Cucinotta in Il mondo non basta.

Il film si apre con 007 (Pierce Brosnan) a Bilbao, durante un meeting con un banchiere svizzero: deciso a indagare sulla morte di un collega, Bond cerca di ricevere informazioni dall'uomo, che però non collabora. Ed ecco arrivare l'affascinante segretaria del banchiere (Cucinotta), che porge a Bond una scatola di sigari. La donna lavora in realtà per un terrorista e riuscirà ad uccidere il banchiere colpendolo alle spalle, per poi scappare via. Ma non preoccupatevi: 007 la ritroverà a Londra, dove avrà luogo un inseguimento nelle acque del Tamigi, inseguimento in motoscafo in puro stile 007.

Qualche anno dopo, nel 2002, esce al cinema La morte può attendere, che abbiamo citato in apertura per la presenza di Halle Berry e per l'omaggio alla Andress. In questa pellicola troviamo anche Madonna nei panni di Verity, maestra d'armi che Bond conosce al circolo di scherma dove sta indagando su Gustav Graves (Tim Stephan). Oltre a questo cameo, Madonna é l'interprete della colonna sonora del film, Die another day, scritta da David Arnold, autore di altre colonne sonore della saga.



Accanto ad Halle Berry troviamo una Bond girl molto diversa, un personaggio freddo e calcolatore il cui nome, non a caso, é quello di Miranda Frost ("gelo", appunto), interpretata da Rosamund Pike. Agente dell'MI6 dal comportamento ambiguo e assistente di Graves, Miranda é una promessa della scherma, infatti Bond la conoscerà al Blades Club dove insegna Verity.
Riguardo al suo personaggio e alle Bond girl in generale, Rosamund Pike dichiarò che nei film interpretati da Brosnan i personaggi femminili erano decisamente cambiati (in meglio) rispetto agli albori. Non più donne con il solo scopo di essere belle, bensì donne forti e intelligenti al pari dello stesso agente segreto.

A proposito di Bond girl degli ultimi anni, é doveroso citare Olga Kurylenko e il suo ruolo in Quantum of Solace, secondo film con Daniel Craig nei panni di 007. Qui, l'attrice ucraina (naturalizzata francese) interpreta la bella Camille Montes, agente dei servizi segreti boliviani e amante di Dominic Greene (Mathieu Amalric), falso ambientalista che mira in realtà a impadronirsi di terreni in Sud America. Camille vuole vendicarsi del generale Medrano (Joaquin Cosio), un militare che, oltre ad avere mire dittatoriali, aveva ucciso in modo brutale la famiglia della ragazza, appiccando poi fuoco alla casa in cui Camille viveva con i genitori e la sorella.

Insomma, le Bond girl sono un elemento costante nella storia di 007. Le donne di 007 sono e continueranno sempre ad essere fondamentali nelle missioni segrete dell'agente al servizio di sua maestà.