Oceania
di
Roberto Vicario
Si chiama Oceania, e arriverà nelle nostre sale il prossimo 22 dicembre, giusto in tempo per le festività natalizie. Si tratta nientemeno che del 56esimo film d'animazione Disney, ed é diretto da due pilastri dell'animazione e degli studi di Topolino: Ron Clements e John Musker.
Nel film vivremo la storia di Vaiana, una giovane sedicenne che come spesso accade in queste pellicole, é alla ricerca della sua identità. Molto più particolare é invece il contesto all'interno del quale questa storia si sviluppa. Un evento in quel di Milano organizzato da Disney ci ha permesso di vedere in anteprima alcuni spezzoni della pellicola, e di scambiare quattro chiacchiere con la produttrice del film: Osnat Shurer.
Oceania é ambientato all'interno di una cultura, come quella polinesiana, affascinante ma allo stesso tempo a noi molto lontana. Proprio per questo motivo ci é stato spiegato che i due registi hanno deciso, insieme ad un team di esperti, di compiere una serie di viaggi che li hanno portati ad esplorare la cultura, la natura e le tradizioni dei popoli di isole come: Fiji, Samoa, Tahiti e persino Nuova Zelanda.
Il lavoro svolto é stato incredibile, e vivere tutte queste esperienze culturali, culinarie, storiche e artistiche, é stato fondamentale per poter portare all'interno della pellicola una serie di elementi che rispettano la tradizione polinesiana. Non solo elementi visivi, ma anche anche musicali. I registi hanno infatti partecipato (insieme al trio che si occupa delle musiche: Lin-Manuel Miranda, Mark Mancina e Opetaia Foa'i) al Pasifika Festival che si tiene ad Auckland, così da carpire anche elementi che riguardano la danza e le influenze musicali di questa splendida e affascinante cultura.
Tutto questo, durante la realizzazione del film, é stato condensato all'interno dell'Oceanic Story Trust, un gruppo di esperti che ha collaborato con il team creativo di Disney per assicurare la fedeltà assoluta e soprattutto rispetto verso questi popoli.
Lo scopo di Oceania, non é quindi solamente quello di intrattenere con una bella storia, ma di raccontare anche un po di quelle culture a noi così lontane, ma non per questo meno affascinanti. Significativi, in questo senso, una frase che é stata pronunciata da un anziano dell'isola Mo'orea al duo di registi:"Per anni siamo stati travolti dalla vostra cultura. Questa volta potreste farvi travolgere voi dalla nostra?".
Una frase semplice, ma ricca di significato e che é diventata il mantra per il team creativo di Disney durante tutta la lavorazione di Oceania.
Tornando per un attimo al film vero e proprio, Oceania - come vi abbiamo raccontato in apertura - é incentrato sulla figura di Vaiana, ma la storia prende spunto da un fatto realmente accaduto duemila anni fa e tramandato dai popoli dell'Oceania. Dopo anni di grandi navigazioni, nonostante una grande tradizione di viaggi per mare, per circa mille anni i mari cessarono di essere solcati senza un motivo reale.
Proprio da questo spunto si sviluppa la trama del film. In Vaiana troviamo lo spirito dei grandi navigatori e un fortissimo legame con l'oceano, mentre il padre, Capo Tui, non vuole che nessuno si avventuri al di là della barriera corallina per evitare pericoli che arrivano proprio dal grande mare.
Tutto cambierà quando la nonna di Vaiana, Tala, le racconterà la vera storia del suo popolo e qual é la leggenda che potrebbe liberare definitivamente la sua tribù. Inizierà così, insieme al suo animale di fiducia Pua (un maialino tenerissimo) e ad un gallo non troppo sveglio di nome Heihei, una grande avventura che la porterà persino a conoscere Maui, un Dio muta forma caduto in disgrazia, che si rivelerà fondamentale per far si che la leggenda si avveri…
Dagli spezzoni che abbiamo potuto osservare durante la presentazione (e di cui non vi diciamo nulla per evitare inutili e fastidiosi spoiler) abbiamo notato che l'avventura avrà la solita dose di azione, comicità e ovviamente una serie di nemici che metteranno i bastoni tra le ruote alla nostra eroina, come ad esempio i pericolosi Kakamora, dei mostriciattoli piccolini, bardati con armature ricavate dalle noci di cocco.
Grazie agli spezzoni proposti in anteprima abbiamo anche potuto osservare una qualità visiva di assoluto rispetto. Sotto l'aspetto stilistico la riproduzione dell'ambiente in cui si muovo é estremamente credibile, e pur avvicinandosi quasi completamente alla realtà, mantiene comunque una sorta di leggera caricatura tipica dei cartoon. I colori, inutile dirlo, sono davvero splendidi e questo non fa altro che risaltare il calore che le immagini riescono a trasmettere. Inoltre, la realizzazione dell'oceano é praticamente perfetta... oceano che, come scoprirete durante la visione, é molto di più di un semplice elemento...
Se volete saperne di più l'appuntamento é per il 22 dicembre al cinema, e sulle nostre pagine per la recensione di questo Oceania!
Nel film vivremo la storia di Vaiana, una giovane sedicenne che come spesso accade in queste pellicole, é alla ricerca della sua identità. Molto più particolare é invece il contesto all'interno del quale questa storia si sviluppa. Un evento in quel di Milano organizzato da Disney ci ha permesso di vedere in anteprima alcuni spezzoni della pellicola, e di scambiare quattro chiacchiere con la produttrice del film: Osnat Shurer.
Una cultura da scoprire
Oceania é ambientato all'interno di una cultura, come quella polinesiana, affascinante ma allo stesso tempo a noi molto lontana. Proprio per questo motivo ci é stato spiegato che i due registi hanno deciso, insieme ad un team di esperti, di compiere una serie di viaggi che li hanno portati ad esplorare la cultura, la natura e le tradizioni dei popoli di isole come: Fiji, Samoa, Tahiti e persino Nuova Zelanda.
Il lavoro svolto é stato incredibile, e vivere tutte queste esperienze culturali, culinarie, storiche e artistiche, é stato fondamentale per poter portare all'interno della pellicola una serie di elementi che rispettano la tradizione polinesiana. Non solo elementi visivi, ma anche anche musicali. I registi hanno infatti partecipato (insieme al trio che si occupa delle musiche: Lin-Manuel Miranda, Mark Mancina e Opetaia Foa'i) al Pasifika Festival che si tiene ad Auckland, così da carpire anche elementi che riguardano la danza e le influenze musicali di questa splendida e affascinante cultura.
Tutto questo, durante la realizzazione del film, é stato condensato all'interno dell'Oceanic Story Trust, un gruppo di esperti che ha collaborato con il team creativo di Disney per assicurare la fedeltà assoluta e soprattutto rispetto verso questi popoli.
Lo scopo di Oceania, non é quindi solamente quello di intrattenere con una bella storia, ma di raccontare anche un po di quelle culture a noi così lontane, ma non per questo meno affascinanti. Significativi, in questo senso, una frase che é stata pronunciata da un anziano dell'isola Mo'orea al duo di registi:"Per anni siamo stati travolti dalla vostra cultura. Questa volta potreste farvi travolgere voi dalla nostra?".
Una frase semplice, ma ricca di significato e che é diventata il mantra per il team creativo di Disney durante tutta la lavorazione di Oceania.
Vaiana e il suo destino
Tornando per un attimo al film vero e proprio, Oceania - come vi abbiamo raccontato in apertura - é incentrato sulla figura di Vaiana, ma la storia prende spunto da un fatto realmente accaduto duemila anni fa e tramandato dai popoli dell'Oceania. Dopo anni di grandi navigazioni, nonostante una grande tradizione di viaggi per mare, per circa mille anni i mari cessarono di essere solcati senza un motivo reale.
Proprio da questo spunto si sviluppa la trama del film. In Vaiana troviamo lo spirito dei grandi navigatori e un fortissimo legame con l'oceano, mentre il padre, Capo Tui, non vuole che nessuno si avventuri al di là della barriera corallina per evitare pericoli che arrivano proprio dal grande mare.
Per anni siamo stati travolti dalla vostra cultura. Questa volta potreste farvi travolgere voi dalla nostra?
Tutto cambierà quando la nonna di Vaiana, Tala, le racconterà la vera storia del suo popolo e qual é la leggenda che potrebbe liberare definitivamente la sua tribù. Inizierà così, insieme al suo animale di fiducia Pua (un maialino tenerissimo) e ad un gallo non troppo sveglio di nome Heihei, una grande avventura che la porterà persino a conoscere Maui, un Dio muta forma caduto in disgrazia, che si rivelerà fondamentale per far si che la leggenda si avveri…
Dagli spezzoni che abbiamo potuto osservare durante la presentazione (e di cui non vi diciamo nulla per evitare inutili e fastidiosi spoiler) abbiamo notato che l'avventura avrà la solita dose di azione, comicità e ovviamente una serie di nemici che metteranno i bastoni tra le ruote alla nostra eroina, come ad esempio i pericolosi Kakamora, dei mostriciattoli piccolini, bardati con armature ricavate dalle noci di cocco.
Grazie agli spezzoni proposti in anteprima abbiamo anche potuto osservare una qualità visiva di assoluto rispetto. Sotto l'aspetto stilistico la riproduzione dell'ambiente in cui si muovo é estremamente credibile, e pur avvicinandosi quasi completamente alla realtà, mantiene comunque una sorta di leggera caricatura tipica dei cartoon. I colori, inutile dirlo, sono davvero splendidi e questo non fa altro che risaltare il calore che le immagini riescono a trasmettere. Inoltre, la realizzazione dell'oceano é praticamente perfetta... oceano che, come scoprirete durante la visione, é molto di più di un semplice elemento...
Se volete saperne di più l'appuntamento é per il 22 dicembre al cinema, e sulle nostre pagine per la recensione di questo Oceania!