Nightmare: Freddy Krueger compie 39 anni. La genesi del film che lo rese una star

Alla scoperta della genesi di Nightmare e Freddy Krueger, interpretato da Robert Englund

Nightmare Freddy Krueger compie 39 anni La genesi del film che lo rese una star

Wes Craven ha scritto la storia del genere horror, e del cinema in generale. Perché quando uscì il suo Nightmare - Dal profondo della notte, il 9 novembre del 1984 (in edizione limitata, seguita poi da una distribuzione massiccia il 16 novembre), tutto cambiò.

Freddy Krueger diventò uno dei mostri cinematografici più famosi e amati di tutti i tempi grazie a quello humour nero con cui nessuno, prima di allora, aveva osato spingersi tanto in là.

Serial killer, assassino di bambini: Freddy Krueger incarnava il Male. Nessun killer prima di lui meritava una fine dolorosa quanto la sua… Ma anche la sua fu troppo. Perché avrebbe determinato il corso di vite innocenti, prese di mira perché nate dove era stato eliminato Freddy.

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Robert Englund fu il primo attore, dopo tanto tempo - dopo gli horror della Universal degli anni ’30 e quelli della Hammer degli anni ’50 - a diventare una star per aver dato vita a un mostro. Capitolo dopo capitolo, la saga di Nightmare divenne uno show costruito su misura per Englund, con Freddy sempre più protagonista, sempre più provocatorio, sempre più irriverente. E il pubblico apprezzava.

Nella vita terrena, Freddy Krueger lavorava presso una fornace. Profondamente malvagio, rapiva e uccideva i bambini su cui riusciva a mettere le mani e venne ucciso da un gruppo di genitori, stanchi di stare a guardare mentre la polizia non faceva nulla per fermarlo.

Scritto e diretto da Wes Craven, il primo film di Nightmare presenta alla platea cinematografica, e in seguito televisiva, il mostro con i guanti forniti di micidiali artigli, la maglia a righe e il cappello in testa che ha il potere di entrare nei sogni dei ragazzi di Elm Street e ucciderli nei loro incubi.

La trama di Nightmare

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Il poster di Nightmare, 1984

L’adolescente Tina Grey (Amanda Wass) si sveglia in preda al panico: ha avuto un incubo in cui un mostro con il volto deforme e delle lame al posto delle dita le dava la caccia. Parlando con l’amica Nancy Thompson (Heather Langenkamp) e il suo ragazzo Glen Lantz (Johnny Depp al suo debutto cinematografico), scopre che anche loro sono stati tormentati in sogno dallo stesso uomo. Quando Tina viene uccisa in sogno sotto gli occhi del suo ragazzo Rod Lane (Jsu Garcia), il padre di Nancy, il poliziotto Don Thompson (John Saxon), arresta Rod per omicidio.

I ragazzi, terrorizzati, cercando di smettere di dormire ma Nancy si addormenta in classe e sogna che il mostro le dà la caccia. Per svegliarsi, Nancy si procura un’ustione al braccio che ritrova quando si sveglia bruscamente in classe. Va a trovare Rod alla stazione di polizia e parlando con lui capisce che quel mostro degli incubi ha ucciso Tina.

Nancy fa di tutto per restare sveglia, ma si addormenta nella vasca e finisce quasi affogata. In un incubo, vede il mostro che si prepara a uccidere Rod e non può fare nulla per salvarlo: il ragazzo viene trovato in cella impiccato con le lenzuola, ma Nancy sa che non si è suicidato. Al funerale di Rod, i genitori di Nancy - preoccupati dal racconto della ragazza - prendono una decisione. Marge Thompson (Ronee Blakley), la madre, porta Nancy in una clinica del sonno. Durante l’incubo, Nancy riesce a sfuggire al mostro e a prendergli il cappello, portandolo nel mondo reale: sopra c’è scritto Fred Krueger.

Marge racconta a Nancy che Fred Krueger era un assassino. Aveva ucciso venti bambini ma era stato rilasciato per un tecnicismo, per colpa delle autorità. I genitori dei bambini uccisi si erano riuniti e gli avevan dato la caccia, bruciandolo vivo per assicurarsi che non uccidesse più. Nancy capisce che Krueger si sta vendicando. È diventato una sorta di fantasma vendicatore, che dà la caccia ai ragazzi che vivono nella stessa strada in cui accadde tutto.

Cerca di avvertire Rod di non dormire, ma non ci riesce e il ragazzo viene ucciso - in sogno e nella realtà - da Krueger. Nancy è rimasta sola. Decide di affrontare il mostro e fa scattare una trappola per trascinarlo nel mondo reale e dargli fuoco un’altra volta. Ma le cose non vanno come previsto e Krueger uccide Marge. Nancy capisce che Krueger si nutre della paura ed è convinta di averlo sconfitto. Ma si sbaglia…

Le colpe dei padri ricadono sui figli: le tematiche di Nightmare

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Il cast con Robert Englund sul set

Nigthmare e Fred Krueger, che si presenta “amichevolmente” come Freddy, colpiscono moltissimo l’immaginario collettivo. L’idea stessa che ciò che accade in sogno possa avere effetti sulla realtà apre la strada a moltissimi sviluppi futuri e fa di Krueger uno dei mostri più temibili della storia del cinema.

Al tempo stesso, il film si occupa della giustizia fai da te, mostrando come le colpe dei genitori di Elm Street che bruciarono vivo Krueger, ricadano oggi sui figli di Elm Street.

A Freddy non interessa chi siano le sue vittime: sa solo che ha potere su di loro e può tornare a uccidere, in modi sempre più spaventosi e astuti, per vendicare la propria atroce morte.

C’è una riflessione profonda fatta da Craven in questo film: per quanto una persona compia atti indicibili, rimane sempre una persona. E non spetta ai vigilantes fare giustizia, bensì al sistema. Agire al di fuori di esso porta a conseguenze irreparabili.

Si tratta di un concetto profondo e impattante sulla società, considerando che siamo nella prima metà degli anni ’80 e ancora non avevamo visto molti dei futuri orrori del mondo di oggi.

Ma c’è anche altro. Nancy nel primo film di una saga lunga e sempre fortunata - chi scrive ha visto al cinema alcuni dei sequel - capisce che Freddy si nutre della paura delle proprie vittime. In questo senso, Freddy diventa un’incarnazione pura del Male, che affonda le proprie radici in ciò che gli esseri umani temono e che finiscono per trasformare in realtà. Si dice che non ci sia nulla da temere, se non la paura stessa, e Nightmare costruisce la propria storia attorno a questo concetto.

E la scelta di trasformare le sue vittime da bambini in adolescenti è una chiara metafora dell’orrore dell’adolescenza, con tutti i cambiamenti fisici ed emotivi che sconvolgono gli ex bambini pronti a transitare verso il mondo degli adulti.

La storia di Freddy e quella di Wes Craven: le origini di Nightmare

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Wes Craven insieme ai ragazzi protagonisti di Nightmare

È noto - grazie a diverse interviste e ai molti testi su Nightmare e il cinema di Craven disponibili fin dagli anni ’80 - che il primo film contiene diversi elementi provenienti dall’infanzia di Wes Craven.

Lo sceneggiatore e regista infatti ricordava una serie di articoli del Los Angeles Times che negli anni ’70 raccontavano la storia dei rifugiati del popolo Hmong, accolti negli Stati Uniti per la guerra in Vietnam, Laos e Cambogia. I rifugiati soffrivano di incubi, incubi così spaventosi che si rifiutavano di dormire. Alcuni morirono durante il sonno. I medici parlarono di Asian Death Syndrome (Sindrome della Morte Asiatica), un dramma che colpiva uomini fra i 19 e i 57 anni e che alcuni associavano alla Sindrome di Brugada, la sindrome della morte notturna improvvisa a seguito di cause sconosciute.

Tutto questo colpì moltissimo il giovane Wes, che non smise mai di rimuginare su quegli eventi fino a quando scrisse Nightmare. Prima ancora, aveva realizzato un progetto cinematografico all’università, nel 1968, sempre ispirato agli stessi fatti.

La figura di Freddy Krueger, il mostro del film, viene da un altro episodio legato alla giovinezza di Craven. Una notte, mentre era ancora sveglio, vide dalla finestra un anziano che camminava sul marciapiede. Sembrava sonnambulo ma si fermò, si girò a fissare Wes e poi tornò indietro. Sonnambulismo, incubi, morti notturne: c’era tutto. Voleva che il suo killer fosse un molestatore di bambini, ma lo trasformò in assassino senza fare riferimenti ad alcuna molestia perché nel periodo in cui iniziò la produzione di Nightmare, la California fu funestata da una serie di casi di molestie su bambini e Craven non voleva che si creasse un eventuale legame fra i fatti e il suo film.

Wes Craven voleva dare corpo all’Uomo Nero: quello con cui i genitori terrorizzano i figli. Quello che arriva di notte, e viene a prenderti anche se stai dormendo.

Il nome di Fred Krueger, anche questa è cosa nota, era il nome di un bambino che a scuola bullizzava il piccolo Wes. Il nome era già stato usato da Craven nel 1972, nel film L’ultima casa a sinistra, con il cattivo di nome Krug, abbreviazione di Krueger.

Infine ci sono i colori della maglia a righe di Freddy, il verde e il rosso. Wes Craven li scelse dopo aver letto su Scientific American nel 1982 che si tratta dei colori più contrastanti per la retina umana.

L’aspetto di Krueger, deformato dalle fiamme, veniva dalla necessità di dare una sorta di maschera al personaggio - andava di gran moda nell’horror: Michael Myers, Jason Vorhees, Faccia di Cuoio… - ma che gli permettesse di parlare, ammiccare, esprimersi. Le ustioni erano sia spaventose che “mascheranti”, ma gli permettevano anche di fare qualsiasi cosa.

Nightmare: Freddy Krueger compie 39 anni. La genesi del film che lo rese una star
Lo schema realizzato da Jim Doyle per i guanti di Freddy Krueger in Nightmare

Per quanto riguarda l’arma, a lungo Wes Craven pensò che una falce - come la Morte in persona - fosse quella più adatta, ma poi pensò a un coltello. Grazie alla collaborazione con Jim Doyle, l’esperto di effetti speciali del film, nacquero le lame multiple, attaccate ai guanti di Freddy. Artigli attaccati a una figura che una volta era un essere umano: perfetti.

Wes Craven aveva scritto la sceneggiatura del film nel 1981. L’aveva proposta a varie majors, ma nessuno era interessato a produrla. L’unico a mostrare un certo interesse fu lo studio di Walt Disney, affascinato dalla trama ma intenzionato a smorzare i toni e cambiare i contenuti per trasformarlo in un film per ragazzi. Wes Craven rifiutò.

Paramount, Universal, 20th Century Fox: a nessuno il progetto interessava abbastanza da metterci dei soldi. Alla fine, arrivò la neonata e indipendente New Line Cinema, fino a quel momento solo azienda di distribuzione, che decise di investire e realizzare il film. Oggi sappiamo come andò, tanto che la New Line Cinema - che non aveva abbastanza soldi e dovette cercare finanziatori esterni - venne soprannominata “La Casa di Freddy”.

Freddy Krueger e la ricerca dell’interprete perfetto

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Johnny Depp in Nightmare: il suo debutto cinematografico

Inizialmente, per dar vita a Freddy era stato scelto l’attore David Warner, noto ai fan del genere horror per i precedenti Frankenstein, Il presagio, La bottega che vendeva la morte, In compagnia dei lupi… Ma a causa di alcuni problemi relativi ad altre produzioni dovette abbandonare il film.

Arrivò quindi Kane Hodder (già interprete di Jason nella saga di Venerdì 13). Sembrava la scelta perfetta ma Craven non lo trovava abbastanza bravo nel creare sia paura che divertimento, con quello humour macabro che avrebbe fatto la fortuna del personaggio.

Cercava qualcuno che sembrasse feroce. Inizialmente pensava a un uomo grande e grosso, ma la direttrice del casting, folgorata dal provino di Robert Englund, lo convinse a cambiare idea. In fondo Freddy era già un mostro nella vita, e aveva un aspetto terrificante: non serviva che fosse anche un gigante.

Ecco quindi che la ricerca di Wes Craven era finita. Robert Englund stava per entrare nell’olimpo dei mostri del cinema e nemmeno se ne rendeva conto.

In quel momento, Englund stava già lavorando a un futuro cult televisivo: V - Visitors. Fortunatmente, le pause fra la lavorazione della miniserie e la successiva serie TV vera e propria gli avrebbero permesso di girare il film, senza costringere Craven a ricominciare la ricerca com’era già accaduto per via degli impegni produttivi con David Warner.

Freddy Krueger era nato. Il primo film di Nighmtare costò intorno a un milione e ottocentomila dollari. Si ripagò dei costi quasi completamente già durante il primo weekend di programmazione. E diventò un successo straordinario con gli incassi ai botteghini, che raggiunsero quasi i 26 milioni di dollari.

Nightmare avrebbe avuto diversi sequel, tutti scartati da Craven - impegnato in altri progetti - fino a Nightmare: Nuovo incubo (1994), realizzato esattamente dieci anni la comparsa di Freddy sugli schermi di tutto il mondo.

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