Le candidature
Sono state annunciate oggi in diretta streaming le nomination degli Oscar 2016 da Guillermo Del Toro e Ang Lee per la prima tornata e John Krasinski con il presidente dell'Academy Cheryl Boone. Ecco tutto quello che dovete sapere:
I cosidetti front runner sono due: il prevedibile The Revenant raccoglie ben 12 nomination ma é tallonato a stretto giro da un film fantascientifico che non rientra nelle scelte canoniche dell'Academy, l'acclamatissimo Mad Max: Fury Road.
Per quantità la classifica prosegue con The Martian, Carol con sei e l'ex aequo di The Big Short e Star Wars: The Force Awakens con cinque.
Per gli amanti della statistica, altri numeri importanti: zero attori non caucasici nelle quattro categorie principali. La media dell'età dei nominati é di 43.4 per gli uomini, 37.4 per le donne.
Per la colonna sonora di Star Wars: il risveglio della forza, John Williams arriva alla cinquantesima nomination: é la persona vivente che ha ricevuto più nomination nella storia della manifestazione, a otto lunghezze dal record di Walt Disney. Roger Deakins, direttore della fotografia nominato per Sicario, fa impallidire Leonardo di Caprio: quest'anno arriva a quota 13 senza aver mai vinto una statuetta.
2 nomination su 5 per la costumista Sandy Powell, una leggenda vivente che spadroneggia nella categoria: vincerà per i costumi di Cenerentola o per quelli di Carol?
Oltre a Mad Max, amatissimo ma comunque ostacolato dalla storicamente difficile posizione di “film di fantascienza”, sorprende Room, un film molto amato che riesce a strappare a sorpresa non solo la nomination per la protagonista vincitrice di golden globe Brie Larson, ma anche una menzione per il regista Lenny Abrahamson, che davvero nessuno pronosticava.
Perfomance lodatissime ma che si pensava dimenticate sono anche quelle di Bryan Cranston in Trumbo e Charlotte Rampling in 45 Anni, che hanno generato stupore al momento dell'annuncio. Come si può non citare Sylvester Stallone, che agguanta una candidatura per Creed?
La categoria della sceneggiatura vede la grande sorpresa di Alex Garland, presente con un film piccolo e fantascientifico come Ex Machina.
Australiani in festa per il trionfo di Mad Max, ma anche gli irlandesi escono soddisfatti dagli annunci, con la giovane, bravissima Saoirse Ronan nominata per Brooklyn e Michael Fassbender che la spunta con il suo Steve Jobs. Sono irlandesi anche la sceneggiatrice Emma Donoghue e Lenny Abrahamson, che portano altre due nomination di peso a Room.
Per quanto riguarda l'Italia, non si può dimenticare la nomination di Ennio Morricone per la colonna sonora di The Hateful Eight
L'elenco degli esclusi é ancora più lungo di quello dei nominati. Le esclusioni più evidenti si trovano nella categoria dei registi, dove non figurano né Todd Haynes né Ridley Scott, con la differenza che il primo é stato snobbato per Carol anche dalla categoria di miglior film. Tra i nomi più celebri, colpisce la mancanza di Aaron Sorkins tra gli sceneggiatori per Steve Jobs. Peccato che a rappresentare le istanze degli afroamericani non ci sia la nomination per il giovane Michael B. Jordan in Creed.
Categoria personalissima per ogni cinefilo, ma per una volta ci permettiamo anche noi di tirare le orecchie all'Academy.
Innanzitutto, siamo tutti innamoratissimi di Jennifer Lawrence, ma forse la giovane attrice non aveva bisogno anche di una nomination per Joy, soprattutto in un anno tanto agguerito nella categoria delle protagoniste. Stesso discorso al maschile per Eddie Redmayne, che non ha nemmeno un film divertente ed emozionante alle sue spalle.
Stesso discorso per The Revenant: le recensioni all'uscita non erano state così positive e probabilmente ha giocato più l'effetto traino di Di Caprio. A parte alcune sacrosante nomination tecniche, non sarebbe stato il caso di prendere in considerazione altri film quotatissimi? Stesso discorso per Il Ponte delle Spie, che si porta a casa parecchie nomination forti escludendo spesso film che hanno segnato nel profondo il 2015: perché includerlo finendo poi per snobbare film molto più chiacchierati nella categoria regina?
I numeri
I cosidetti front runner sono due: il prevedibile The Revenant raccoglie ben 12 nomination ma é tallonato a stretto giro da un film fantascientifico che non rientra nelle scelte canoniche dell'Academy, l'acclamatissimo Mad Max: Fury Road.
Per quantità la classifica prosegue con The Martian, Carol con sei e l'ex aequo di The Big Short e Star Wars: The Force Awakens con cinque.
Per gli amanti della statistica, altri numeri importanti: zero attori non caucasici nelle quattro categorie principali. La media dell'età dei nominati é di 43.4 per gli uomini, 37.4 per le donne.
Per la colonna sonora di Star Wars: il risveglio della forza, John Williams arriva alla cinquantesima nomination: é la persona vivente che ha ricevuto più nomination nella storia della manifestazione, a otto lunghezze dal record di Walt Disney. Roger Deakins, direttore della fotografia nominato per Sicario, fa impallidire Leonardo di Caprio: quest'anno arriva a quota 13 senza aver mai vinto una statuetta.
2 nomination su 5 per la costumista Sandy Powell, una leggenda vivente che spadroneggia nella categoria: vincerà per i costumi di Cenerentola o per quelli di Carol?
Le sorprese
Oltre a Mad Max, amatissimo ma comunque ostacolato dalla storicamente difficile posizione di “film di fantascienza”, sorprende Room, un film molto amato che riesce a strappare a sorpresa non solo la nomination per la protagonista vincitrice di golden globe Brie Larson, ma anche una menzione per il regista Lenny Abrahamson, che davvero nessuno pronosticava.
Perfomance lodatissime ma che si pensava dimenticate sono anche quelle di Bryan Cranston in Trumbo e Charlotte Rampling in 45 Anni, che hanno generato stupore al momento dell'annuncio. Come si può non citare Sylvester Stallone, che agguanta una candidatura per Creed?
La categoria della sceneggiatura vede la grande sorpresa di Alex Garland, presente con un film piccolo e fantascientifico come Ex Machina.
Nazionalità
Australiani in festa per il trionfo di Mad Max, ma anche gli irlandesi escono soddisfatti dagli annunci, con la giovane, bravissima Saoirse Ronan nominata per Brooklyn e Michael Fassbender che la spunta con il suo Steve Jobs. Sono irlandesi anche la sceneggiatrice Emma Donoghue e Lenny Abrahamson, che portano altre due nomination di peso a Room.
Per quanto riguarda l'Italia, non si può dimenticare la nomination di Ennio Morricone per la colonna sonora di The Hateful Eight
I delusi
L'elenco degli esclusi é ancora più lungo di quello dei nominati. Le esclusioni più evidenti si trovano nella categoria dei registi, dove non figurano né Todd Haynes né Ridley Scott, con la differenza che il primo é stato snobbato per Carol anche dalla categoria di miglior film. Tra i nomi più celebri, colpisce la mancanza di Aaron Sorkins tra gli sceneggiatori per Steve Jobs. Peccato che a rappresentare le istanze degli afroamericani non ci sia la nomination per il giovane Michael B. Jordan in Creed.
Ma anche no
Categoria personalissima per ogni cinefilo, ma per una volta ci permettiamo anche noi di tirare le orecchie all'Academy.
Innanzitutto, siamo tutti innamoratissimi di Jennifer Lawrence, ma forse la giovane attrice non aveva bisogno anche di una nomination per Joy, soprattutto in un anno tanto agguerito nella categoria delle protagoniste. Stesso discorso al maschile per Eddie Redmayne, che non ha nemmeno un film divertente ed emozionante alle sue spalle.
Stesso discorso per The Revenant: le recensioni all'uscita non erano state così positive e probabilmente ha giocato più l'effetto traino di Di Caprio. A parte alcune sacrosante nomination tecniche, non sarebbe stato il caso di prendere in considerazione altri film quotatissimi? Stesso discorso per Il Ponte delle Spie, che si porta a casa parecchie nomination forti escludendo spesso film che hanno segnato nel profondo il 2015: perché includerlo finendo poi per snobbare film molto più chiacchierati nella categoria regina?