Le previsioni dei bookmakers
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Manca davvero pochissimo all'assegnazione degli Oscar e tutto il mondo cinematografico é impegnato nel sovrumano sforzo di presenziare a ogni tappeto rosso, premiuncolo e cena di gala officiata durante questa stagione dei premi in vista della notte delle stelle, che decreterà chi porterà a casa le tanto agognate statuette dorate. Se tutti si chiedono chi vincerà cosa in una delle annate più incerte, i bookmakers hanno già dato le loro risposte e scelto i probabili vincitori. Solitamente le previsioni degli scommettitori sono così accurate da sconfinare nello spoiler ma quest'anno, nonostante altri premi minori e indagini informali per capire che aria tira tra i membri dell'Academy, anche le loro quote riflettono un certo grado d'incertezza.
Nell'ultima settimana, complice la vittoria in numerosi premi che condividono lo stesso pubblico votante con gli Oscar o in occasioni prestigiose come gli inglesi BAFTA, The Revenant ha staccato i concorrenti nella corsa più difficile di quest'anno, quella a miglior film. La situazione rimane comunque più incerta degli anni passati, complice Spotlight che non perde troppo terreno e La Grande Scommessa protagonista di una sorprendente rimonta, pur rimanendo un black horse (un termine del mondo delle scommesse che designa non il favorito ma quello che potrebbe piazzare la sorpresa).
assodato, le categorie che premiano l'innovazione sono quelle delle sceneggiature e infatti qui la musica cambia e a tirare una corsa comunque ancora aperta sono rispettivamente La Grande Scommessa per migliore adattamento e Spotlight per la migliore sceneggiatura originale.
I giochi sembrano meno incerti per la regia, con Alejandro Gonzalez Inarritu che rimane favorito. In questo caso solo l'età e la carriera di George Miller potrebbero spingere i votanti a sorprenderci, ma non sperateci troppo.
Come da tradizione, le categorie attoriali non dovrebbero riservare nessuna sorpresa: a presenziare all'iconica fotografia dei quattro vincitori di categoria saranno quasi di certo l'attesissimo Leonardo di Caprio, Brie Larson, Sylvester Stallone (che però non é ancora riuscito a scrollarsi di dosso il cliente scomodo Mark Rylance, che continua a tallonarlo) e Alicia Vikander. Nel caso non passasse la straniera (danese), tornerebbero in gara addirittura in due, Kate Winslet (che in realtà io ritengo essere parecchio sottovalutata, dato che sta continuando a collezionare premi un po' ovunque) e Rooney Mara, che potrebbe rivelarsi silenziosa ma letale.
Sorpresa e ribaltone nella categoria dei costumi, una delle poche in cui il nominatissimo Mad Max Fury Road guida la corsa, forse aiutato dalla doppia nomination a Sandy Powell, che finisce per farsi concorrenza a vicenda. Altro premio incertissimo é quello per gli effetti speciali, in cui si sta consumando tra scommettitori un testa a testa tra il film di Miller e Star Wars: il Risveglio della Forza.
Passiamo alle vittorie quasi certe con una buona notizia per l'Italia.
A breve Ennio Morricone avrà anche la sua stella sulla Walk of Fame. quasi certo che potrà appoggiarci sopra il suo Oscar per la colonna sonora di The Hateful Hate, che farà il paio con quello vinto qualche anno fa come menzione di merito per la sua lunga carriera.
Altra granitica certezza, l'Oscar per miglior film d'animazione alla Pixar con Inside Out. Anomalisa é così amato da non essere ancora stato cancellato del tutto dalla corsa, ma nessuno, tra pubblico e scommettitori, se la sente di scommettere contro una tale corazzata.
Nell'ultima settimana, complice la vittoria in numerosi premi che condividono lo stesso pubblico votante con gli Oscar o in occasioni prestigiose come gli inglesi BAFTA, The Revenant ha staccato i concorrenti nella corsa più difficile di quest'anno, quella a miglior film. La situazione rimane comunque più incerta degli anni passati, complice Spotlight che non perde troppo terreno e La Grande Scommessa protagonista di una sorprendente rimonta, pur rimanendo un black horse (un termine del mondo delle scommesse che designa non il favorito ma quello che potrebbe piazzare la sorpresa).
assodato, le categorie che premiano l'innovazione sono quelle delle sceneggiature e infatti qui la musica cambia e a tirare una corsa comunque ancora aperta sono rispettivamente La Grande Scommessa per migliore adattamento e Spotlight per la migliore sceneggiatura originale.
I giochi sembrano meno incerti per la regia, con Alejandro Gonzalez Inarritu che rimane favorito. In questo caso solo l'età e la carriera di George Miller potrebbero spingere i votanti a sorprenderci, ma non sperateci troppo.
Come da tradizione, le categorie attoriali non dovrebbero riservare nessuna sorpresa: a presenziare all'iconica fotografia dei quattro vincitori di categoria saranno quasi di certo l'attesissimo Leonardo di Caprio, Brie Larson, Sylvester Stallone (che però non é ancora riuscito a scrollarsi di dosso il cliente scomodo Mark Rylance, che continua a tallonarlo) e Alicia Vikander. Nel caso non passasse la straniera (danese), tornerebbero in gara addirittura in due, Kate Winslet (che in realtà io ritengo essere parecchio sottovalutata, dato che sta continuando a collezionare premi un po' ovunque) e Rooney Mara, che potrebbe rivelarsi silenziosa ma letale.
Sorpresa e ribaltone nella categoria dei costumi, una delle poche in cui il nominatissimo Mad Max Fury Road guida la corsa, forse aiutato dalla doppia nomination a Sandy Powell, che finisce per farsi concorrenza a vicenda. Altro premio incertissimo é quello per gli effetti speciali, in cui si sta consumando tra scommettitori un testa a testa tra il film di Miller e Star Wars: il Risveglio della Forza.
Passiamo alle vittorie quasi certe con una buona notizia per l'Italia.
A breve Ennio Morricone avrà anche la sua stella sulla Walk of Fame. quasi certo che potrà appoggiarci sopra il suo Oscar per la colonna sonora di The Hateful Hate, che farà il paio con quello vinto qualche anno fa come menzione di merito per la sua lunga carriera.
Altra granitica certezza, l'Oscar per miglior film d'animazione alla Pixar con Inside Out. Anomalisa é così amato da non essere ancora stato cancellato del tutto dalla corsa, ma nessuno, tra pubblico e scommettitori, se la sente di scommettere contro una tale corazzata.