Oscar 2023, chi vincerà? Le previsioni della vigilia vedono un netto favorito

A 24 ore dalla notte degli Oscar, c’è un super favorito della vigilia: Everything Everywhere All At Once potrebbe fare jackpot. Tutti i pronostici aggiornati degli Oscar 2023.

Oscar 2023 chi vincerà Le previsioni della vigilia vedono un netto favorito

A meno di 24 ore dalla cerimonia di premiazione di degli Oscar 2023, c’è un super favorito sulla bocca di tutti. Se gli Academy Awards si svolgeranno come pronosticato da insider e scommettitori, la domanda da porsi non è chi vincerà, ma quanto.

Everything Everywhere All At Once dei Daniels con protagonista Michelle Yeoh è il super favorito alla vittoria finale. Non potrebbe essere altrimenti. Nelle ultime settimane il film si è imposto nettamente sulla concorrenza, vincendo tutti i premi delle gilde formate dai votanti dell’Academy - DGA, PGA, SAG e WGA ovvero registi, produttori, interpreti e sceneggiatori - lo hanno ricoperto di premi. Gli stessi professionisti di questi quattro importanti premi, che hanno votato separatamente, lo hanno poi fatto tutti insieme per gli Oscar.

Quanto vincerà Everything Everywhere All At Once?

La matematica quindi è a favore di Daniels. Le attese della vigilia non sono tanto sul se vincerà, se sul quanto: è da qualche anno infatti che manca l’asso piglia tutto, il film che riesce a portare a casa tutte o quasi le statuette a cui è nominato. Everything Everywhere All At Once è un candidato molto, molto forte in questo senso. I giochi sembrano già fatti in miglior film e miglior regia per i Daniels.

Potrebbe esserci spazio per i colpi scena, considerando quanti sono nell’Academy ma non votano nei premi dedicati alle professioni. È improbabile, ma secondo Variety bisogna tenere d’occhio chi vincerà in migliori effetti speciali e miglior canzone originale. Se Lady Gaga con Hold My Hand vince contro Naatu Naatu di RRR (brano dato al momento come favorito), significa che i fan di Top Gun: Maverick hanno fatto blocco. A quel punto tutti i non entusiasti del film dei Daniels potrebbero convergere proprio sul campione del botteghino. Non dimentichiamo in questo senso il potere immenso che ha una figura come Tom Cruise in Academy.

Se invece a inizio serata saranno Gli Spiriti dell’Isola o Niente di nuovo sul fronte occidentale a fare incetta di premi, si può pensare a uno zoccolo duro abbastanza numeroso che voti compatto.

Nella categoria registica invece il grande avversario dei Daniels è Steven Spielberg, che negli ultimi anni è rimasto senza statuette pur essendo candidato più volte con regie notevoli. I Daniels sono ad inizio carriera e molto giovani: ci sarà sicuramente chi preferirà votare un veterano con un film tanto personale e riuscito.

La lotta invece è decisamente più agguerrita nelle categorie attoriali.

Oscar 2023: quali attori porteranno a casa la statuetta?

La sfida più bella di quest’edizione, ripetutasi in ogni premio importante, è quella tra Cate Blanchett per Tár e Michelle Yeoh, protagonista di Everything Everywhere All At Once. Secondo i pronostici alla fine la spunterà quest’ultima, ma la loro è stata veramente agguerrita e Blanchett è tutto fuorché fuori da giochi. Personalmente credo che alla fine Blanchett la spunterà, forte di una performance strepitosa e di uno status di stella non trascurabile.

Per la statuetta di miglior attore protagonista invece c’è più indecisione. Il favorito sembra Austin Butler per Elvis, che ha dominato per quasi tutta la stagione dei premi. Brendan Fraser però ha vinto il SAG, il premio dato dagli interpreti, per il suo ruolo in The Whale. Questi ultimi però pesano solo per il 14% sul corpo votanti dell’Academy. Stando alle voci raccolte da Variety nelle ultime ore, in molti avrebbero votato Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola. Quest’ultimo potrebbe essere la vera sorpresa.

Davvero appassionante e imprevedibile la sfida per miglior attrice non protagonista, perché quattro delle cinque candidate sono ancora in gara. La differenza di voti tra la vincitrice e le altre sarà davvero minima. La corsa è tra due veterane come Angela Bassett e Jamie Lee Curtis (entrambe in cerca di una consacrazione a lungo attesa) e la nuova arrivata Kerry Condon. Nelle ultimissime ore sembra aumentare il consenso su Curtis, nonostante inizialmente sia stata criticata per aver “osato” dire di voler vincere la statuetta. La differenza però è davvero minima. Occhio anche a Stephanie Hsu,tutt’altro che fuori dai giochi.

A spuntarla alla fine potrebbe essere Kerry Condon grazie alla pratica sempre più diffusa di non concentrare troppi voti su un solo film, in tutte le categorie. Dovessi dare una previsione però, punterei su Jamie Lee Curtis.

In miglior attore non protagonista invece c’è già un vincitore quasi sicuro: Ke Huy Quan, che ha vinto praticamente tutto il vincibile durante la stagione dei premi. L’unico che potrebbe insidiargli questa vittoria è Barry Keoghan, ma è davvero improbabile come scenario.

Notte degli Oscar 2023: tutto quello che devi sapere:

Oscar 2023: tutti i pronostici

Miglior sceneggiatura originale

Anche qui il favorito è Everything Everywhere All at Once ma, considerando lo status di “Oscar consolatorio” di questa categoria, non è difficile immaginare una vittoria di Gli spiriti dell'isola.

Martin McDonagh ha vinto sia Golden Globe sia il BAFTA per la sua sceneggiatura e tradizionalmente questa combo garantisce la vittoria. Gli insider fanno però notare che avevo vinto entrambi anche per Tre manifesti a Ebbing, Missouri, perdendo poi la statuetta in favore di Jordan Peel per Get Out.

Si rifarà questa volta? Non è il favorito, ma se Everything Everywhere All at Once non sfonda in tutte le categorie, questa è una delle statuette che potrebbe perdere.

Miglior sceneggiatura non originale

Il favorito è Women Talking, che attrae il voto delle votanti donne sull’unico film a tematica femminile e diretto da una regista. Attenzione però a Living che, secondo gli insider, ha raccolto un notevole numero di voti.

Un’altra possibile sorpresa difficile da pronosticare è Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Miglior film internazionale

Non c’è gara: Niente di nuovo sul fronte occidentale ha raccolto una marea di nomination in tante altre categorie, compreso miglior film. Qui il film tedesco di Netflix non dovrebbe avere problemi, passeggiando verso la vittoria.

Miglior film d'animazione

Anche qui non c’è gara: la vittoria è già di Del Toro per Pinocchio di Guillermo del Toro. Sommate un grande nome dell’Academy che ha già vinto anche come miglior film, una pellicola animata con recensioni strepitose, la forza di Netflix a condurre la campagna e la certezza data da non aver perso un singolo premio in tutta la stagione. Oscar blindato.

Miglior documentario

Il favorito è Navalny: ottima campagna, grandi recensioni, la possibilità di mandare un messaggio politico con la sua vittoria. Il documentario sul dissidente russo è il grande favorito, ma impensierisce il fatto che Fire of Love abbia vinto il DGA. Significa che ha un numero non indifferente di voti su cui contare.

Vincerà la politica o l’amore? Tutti puntano su Navalny, ma è tutt’altro che una vittoria sicura.

Miglior fotografia

Mandy Walker sarebbe la prima donna a vincere in questa categoria se portasse a casa la statuetta per Elvis. Purtroppo però alcuni segnali positivi in merito sono arrivati proprio negli ultimi giorni di votazione agli Oscar, quando i giochi erano in parte già fatti. Il favorito rimane Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Miglior montaggio

Sarà un importante indicatore di possibili sorprese (o assenza di) nella serata. I votanti statunitensi dovrebbero fare blocco su Top Gun: Maverick, ma occhio a Everything Everywhere All at Once, che ha vinto parecchi premi di categoria. Se riuscisse a spuntarla anche qui, ci sarebbe poco spazio per ribaltoni nelle categorie principali.

Miglior colonna sonora

Attenzione a questa categoria, perché scommettitori e insider divergono molto. Sembrerebbe una vittoria per John Williams, la quinta in carriera, con The Fabelmans. Tra i votanti pare che in molti però abbiano scelto Gli spiriti dell'isola e nemmeno Babylon (a cui però manca il traino di molte nomination) è fuori dai giochi.

Qui può succedere di tutto.

Miglior canzone originale

Come già detto, se vince (di nuovo) Lady Gaga con "Hold My Hand", occhio a Top Gun: Maverick in chiave miglior film. La lotta qui è davvero aperta, anche se si dà per favorita "Naatu Naatu" dal film RRR. Rihanna al SuperBowl può aver portato molti voti al mulino di "Lift Me Up" da Black Panther: Wakanda Forever. Qui Everything Everywhere All at Once rimarrà di certo al palo.

Miglior scenografia

I pronostici dicono Babylon, che però è indebolito dalla mancata nomination in miglior film. Occhio al trio femminile di Elvis: Catherine Martin, Karen Murphy, Bev Dunn. Martin è solita dare doppietta quanto vince e una così massiccia presenza femminile potrebbe attirare voti.

Babylon però dovrebbe spuntarla.

Migliori costumi

Una delle poche categorie in cui il film dei Daniels sembra destinato a perdere. I due favoriti Black Panther: Wakanda Forever ed Elvis. Il primo può contare sul voto della comunità afroamericana per la costumista, che però ha già vinto la statuetta per il primo film della saga.

Dovrebbe spuntarla Catherine Martin per Elvis, ma di misura.

Miglior trucco e acconciature

Dovrebbe spuntarla Elvis, aiutato dalla visibilità della performance di Austin Butler. In questa categoria però c’è da sempre un grande amore per il trucco prostetico di grande impatto, quindi Niente di nuovo sul fronte occidentale e sopratutto The Whale non sono fuori da giochi.

Miglior sonoro

Da anni la vittoria in questa categoria va in coppia con quella al montaggio. La mancanza della nomination a Everything Everywhere All at Once, favorito al montaggio, scompiglia le carte. Di questa indecisione dovrebbe beneficiarne Top Gun: Maverick. Magari chissà, in entrambe le categorie.

Una sorpresa potrebbe arrivare da Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Migliori effetti speciali

Sarà una categoria chiave per capire dall’inizio l’andamento della serata. Se Top Gun: Maverick la spunta, allora tutto può cambiare anche in miglior film. Per farlo dovrebbe battere il super favorito Avatar: La via dell’acqua. Se avrà la forza di farlo, i Daniels dovranno guardarsi le spalle.

Miglior cortometraggio (animato)

The Boy, the Mole, the Fox and the Horse gode della potenza di fuoco di Apple e J.J. Abrams, qui produttore. Occhio però a My Year of Dicks, che può compattare il voto femminile e che ha un titolo di sicuro richiamo. Il gigante e la bambina tra i corti. Sarà una lotta all’ultimo voto.

Miglior cortometraggio (live action)

Ci piacerebbe vedere l’italiano Le Pupille trionfare, ma sarà una gara tra The Irish Goodbye e The Red Suitcase. Dita incrociate comunque per una possibile sorpresa.

Miglior cortometraggio (documentario)

I corti sono sempre imprevedibili e il 2023 non fa eccezione. The Elephant Whisperers sembra il favorito, ma occhio a Stranger at the Gate, che ha avuto il supporto di Malala.

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